La World Photography Organisation ha finalmente svelato i nomi dei fotografi arrivati in finale e nella shortlist del concorso Professional dei Sony World Photography Awards 2024 e siamo felici di vedere tra loro diversi autori italiani.
Giunto alla 17a edizione, il concorso Professional è uno degli appuntamenti più importanti del settore fotografico internazionale, premia le opere che si distinguono per eccellenza tecnica e originalità nell’esporre storie e tematiche e continua a crescere in qualità e iscrizioni. L’edizione 2024 ha segnato di nuovo il più alto numero di iscrizioni (che, ricordiamo, sono gratuite), mai registrato per il concorso Professional, con oltre 395.000 candidature provenienti da più di 220 Paesi e territori.
Il vincitore assoluto del titolo Photographer of the Year 2024 sarà selezionato dal gruppo di finalisti del concorso Professional e annunciato il prossimo 18 aprile a Londra: si aggiudicherà un premio in denaro di 25.000 dollari e una serie di attrezzature fotografiche digitali Sony, oltre a essere protagonista di una presentazione monografica in occasione dei Sony World Photography Award del prossimo anno. Un’opportunità unica per sviluppare ulteriormente il progetto vincente o anche esporre nuovi lavori, conquistando ancora più visibilità e aprendosi nuove porte per la carriera.
Inoltre, dal 19 aprile al 6 maggio 2024, una selezione delle opere dei finalisti e dei fotografi inseriti nella shortlist verrà esposta presso la Somerset House di Londra, prima di essere spostata in altre sedi nel mondo, tra le quali l’Italia con una collettiva curata dal direttore di EyesOpen! Magazine Barbara Silbe. Nella stessa sede della capitale britannica sarà esposto il lavoro di Sebastião Salgado, che in questa edizione ha vinto l’Outstanding Contribution to Photography, premio alla carriera che ogni anno viene attribuito a un grande maestro dell’obiettivo.
Di seguito, i tre finalisti per ogni categoria pro e i relativi progetti selezionati quest’anno:
ARCHITETTURA E DESIGN
In Sala Mayor (Living Room), Siobhán Doran (Irlanda) presenta, attraverso una serie di scatti che ritraggono i salotti, le case delle famiglie che si sono arricchite grazie al commercio dello zucchero nelle Filippine. In Tehran Campus Town, Yaser Mohamad Khani (Repubblica Islamica dell’Iran) esplora i nuovi quartieri in costruzione nella periferia di Teheran in una serie di suggestive fotografie dello sviluppo urbano all’interno di un paesaggio dominato da rocce e montagne. Con il progetto Spa Island, invece, Karol Pałka (Polonia) documenta il ruolo delle strutture termali in Slovacchia, diventate ormai parte integrante della vita comunitaria in qualità di luoghi di incontro e interazione.
FOTOGRAFIA CREATIVA
In The Gay Space Agency, Mackenzie Calle (USA) reinventa la storia della NASA, che non ha mai fatto viaggiare un astronauta apertamente LGBTQ+, proponendo invece l’idea di un’agenzia spaziale che accoglie e valorizza tutti gli astronauti, a prescindere dalla loro identità di genere. La serie Gilded Lilies: Portraits of Cut Flowers di Tine Poppe (Norvegia) affronta il tema dell’impatto ambientale dei fiori recisi attraverso accurate immagini di bouquet su sfondi di paesaggi devastati dal cambiamento climatico. Con il progetto A Thousand Cuts, Sujata Setia (UK) indaga il dolore e la resilienza delle vittime di abusi domestici nella comunità asiatica del Regno Unito, attraverso una serie di particolari ritratti che riportano delle incisioni sulla superficie, lasciando intravedere uno strato di carta rossa al di sotto.
DOCUMENTARISTICA
Critical Minerals – Geography of Energy, il progetto fotografico di Davide Monteleone (Italia), offre uno spaccato sull’attività di estrazione dei minerali necessari per produrre energie rinnovabili, osservando da vicino l’estenuante lavoro dei minatori che estraggono il cobalto nella Repubblica Democratica del Congo. In Spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women, Juliette Pavy (Francia) indaga gli effetti a lungo termine della campagna di controllo delle nascite condotta dalle autorità danesi in Groenlandia tra il 1966 e il 1975, durante la quale a migliaia di giovani donne sono stati impiantati dispositivi intrauterini senza il loro consenso, provocandone in molti casi la sterilità. Il progetto di Brent Stirton (Sudafrica), intitolato LGBTQIA Refugees: Fleeing Uganda documenta la vita delle persone che sono state costrette a lasciare l’Uganda a causa delle severe leggi che vietano l’omosessualità, e che ora stanno cercando di ricostruirsi una vita in luoghi protetti in Kenya.
AMBIENTE
Mahé Elipe (Francia) presenta Echoes of the Hive, un lavoro fotografico sugli sforzi compiuti dalla popolazione Maya del Messico meridionale per preservare una specie di api di importanza fondamentale per la loro cultura e religione, messa in pericolo dal massiccio uso di pesticidi. Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni (Italia) sono gli autori della serie Tropicalia, progetto fotografico sugli effetti del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature in Sicilia, che hanno spinto agricoltori e scienziati locali a sperimentare nuove tecniche agricole per la coltivazione di frutti tropicali. Partendo dagli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile stabiliti dall’ONU per contrastare la fame nel mondo, Maurizio Di Pietro (Italia), nel suo progetto Zero Hunger, si occupa invece della diffusione degli insetti come risorsa alimentare.
PAESAGGIO
In Wildfires of Palermo, Jim Fenwick (UK) cattura gli straordinari colori dei cieli di Palermo illuminati dai fuochi appiccati dai contadini nella campagna siciliana per bruciare le sterpaglie. Eddo Hartmann (Paesi Bassi) presenta The Sacrifice Zone, progetto realizzato in un’area remota del Kazakistan, dove un tempo avevano sede i principali impianti di sperimentazione nucleare dell’Unione Sovietica. Nelle immagini l’autore ricorre all’utilizzo di infrarossi per evocare l’impatto della contaminazione da radiazioni invisibile all’occhio umano. Infine, An Atypical Chinese Landscape, di Fan Li (Cina continentale), ritrae panorami enigmatici e scarni, popolati da oggetti e costruzioni abbandonate: frammenti di vite passate e sconosciute che lasciano segni permanenti nel paesaggio.
PORTFOLIO
In Quest for Coherence, di Aly Hazzaa (Egitto), l’attento occhio del fotografo si aggira per le strade del Cairo catturando una serie di scene originali e divertenti. Angelika Kollin (Estonia) è invece l’autrice di Parenthood, lavoro che esplora il concetto di famiglia come nucleo principale della vita attraverso una serie di ritratti in bianco e nero di genitori e figli. Con il progetto Portraits and Landscapes, Jorge Mónaco (Argentina) invita l’osservatore ad addentrarsi nelle storie intime dei suoi soggetti, offrendo uno spunto di riflessione sulla diversità umana.
RITRATTO
In seguito a un’ampia ricerca d’archivio e alla collaborazione con i genealogisti che lo hanno aiutato a rintracciare i suoi interlocutori, Drew Gardner (UK), nella serie Descendants of Black American Civil War Combatants, ricrea le fotografie dei combattenti neri della guerra civile americana attraverso ritratti in posa dei loro discendenti. Per realizzare Father and Son, Valery Poshtarov (Bulgaria) ha chiesto a padri e figli di Bulgaria, Georgia, Turchia, Armenia, Serbia e Grecia di tenersi per mano. Questo piccolo ma importante gesto di tenerezza familiare crea un ritratto intimo e commovente della mascolinità e delle relazioni padre-figlio. In The First Car, Adali Schell (USA) ritrae i suoi amici nelle loro prime auto, rievocando il senso di un viaggio condiviso, ricordi evanescenti e la sensazione adolescenziale dei giovani cresciuti a Los Angeles.
SPORT
In Finger Wrestling in Bavaria, Angelika Jakob (Germania) racconta la poco conosciuta disciplina del “wrestling con le dita”. Con umorismo e simpatia, le immagini di Jakob ritraggono i praticanti mentre si allenano con speciali pesi per le dita e l’atmosfera concitata delle gare. Thomas Meurot (France) è l’autore di Kald Sòl (Cold Sun), reportage fotografico di un viaggio all’insegna del surf nelle fredde acque dell’Islanda. Il bianco e nero è usato per enfatizzare le temperature gelide che persistono anche sotto il sole. A migliaia di chilometri di distanza, Surf in Dakar di Tommaso Pardini (Italia) racconta la florida scena del surf senegalese attraverso il viaggio di un giovane e promettente surfista che aspira a competere a livello internazionale.
NATURA MORTA
In Still Like Art, Peter Franck (Germania) presenta una serie di scatti in bianco e nero che ritraggono composizioni di natura morta dall’effetto straniante e surreale. Al centro di London Plane Tree, di Beth Galton (USA), c’è uno studio sulla stratificazione dell’identità umana, espresso attraverso la fotografia di strisce di corteccia d’albero sovrapposte ad autoritratti. Infine, il lavoro di Federico Scarchilli (Italia), Flora, evidenzia il ruolo vitale delle piante in medicina, giustapponendo fotografie di specie vegetali che sono state determinanti per lo sviluppo della medicina moderna a file ordinate di pillole disposte simmetricamente.
NATURA E ANIMALI SELVATICI
Protagoniste del progetto Suspended Worlds, di Eva Berler (Grecia), sono le tele di ragno, mondi dove il tempo e l’azione si congelano per regalare all’occhio dell’osservatore delle creazioni effimere intricate e irregolari che fanno pensare a opere d’arte. Attraverso la serie intitolata In the Footsteps of Giants, Jasper Doest (Paesi Bassi) descrive il delicato rapporto che lega umani ed elefanti nelle aree rurali dello Zambia, un fragile equilibrio che viene messo sempre più a rischio dalla scarsità di risorse per entrambe le specie. In King Without a Throne: Poached or Dehorned, Haider Khan (India) documenta la vita di due rinoceronti in cattività, uno in Germania e l’altro in India. La serie si concentra sulla pratica della “decornazione” che, se da un lato aiuta a tenere i rinoceronti al sicuro dai bracconieri, dall’altro li rende vulnerabili perché li priva del loro sistema di difesa naturale.
Per il concorso Professional, le opere arrivate in finale e in shortlist sono state giudicate da: Elena Navarro, curatrice fotografica, produttrice e consulente, Messico; Mutsuko Ota, direttore editoriale di IMA Magazine, Giappone; Elisabeth Sherman, curatrice senior e direttrice mostre e collezioni dell’International Center of Photography (ICP) di New York; Tanzim Wahab, curatore della Spore Initiative, Germania, e direttore del festival Chobi Mela, Bangladesh; Monica Allende, curatrice indipendente, consulente fotografica e Presidente di giuria.
FINALISTI E SHORTLIST DEL CONCORSO PROFESSIONAL
ARCHITETTURA E DESIGN
Finalisti
Siobhán Doran, Irlanda
Yaser Mohamad Khani, Repubblica Islamica dell’Iran
Karol Pałka, Polonia
Shortlist
Francesco Amorosino, Italia
Maciej Czarnecki, Polonia
Joseph Horton, Regno Unito
Marc Koegel, Canada
Julia Mustonen-Dahlkvist, Finlandia
Nick Ng, MalesiaAlbrecht Voss, Germania
FOTOGRAFIA CREATIVA
Finalisti
Mackenzie Calle, Stati Uniti
Tine Poppe, Norvegia
Sujata Setia, Regno Unito
Shortlist
Daniela Balestrin, Brasile
Diana Cheren Nygren, Stati Uniti
Peter Franck, Germania
Noru Innes, Finlandia
Lei Jiang, Cina continentale
Romain Laurendeau, FranciaQiu Yan, Cina continentale
DOCUMENTARISTICA
Finalisti
Davide Monteleone, Italia
Juliette Pavy, Francia
Brent Stirton, Sudafrica
Shortlist
Raphael Alves, Brasile
Ernesto Benavides, Perù
Natalia Garbu, Moldavia
Eddo Hartmann, Paesi Bassi
Jens Juul, Danimarca
Frankie Mills, Regno UnitoRenaud Philippe, Canada
AMBIENTE
Finalisti
Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, Italia
Mahé Elipe, Francia
Maurizio Di Pietro, Italia
Shortlist
Javier Arcenillas, Spagna
Aletheia Casey, Australia
Sachin Ghai, India
Jonas Kakó, Germania
Maximilian Mann, GermaniaKathleen Orlinsky, Stati Uniti
PAESAGGIO
Finalisti
Jim Fenwick, Regno Unito
Eddo Hartmann, Paesi Bassi
Fan Li, Cina continentale
Shortlist
Liang Chen, Cina continentale
Hendrik J. Hunter, Paesi Bassi
Kevin Kraugartner, Germania
Alessio Paduano, Italia
Ekrem Sahin, Turchia
Yevhen Samuchenko, UcrainaHaozheng Wu, Macao
PORTFOLIO
Finalisti
Aly Hazzaa, Egitto
Angelika Kollin, Estonia
Jorge Mónaco, Argentina
Shortlist
Paweł Bojarski, Polonia
Lydia Grizzle, Stati Uniti
Horst Kirstner, Germania
Anna Neubauer, AustriaMojtaba Radmanesh, Repubblica Islamica dell’Iran
RITRATTO
Finalisti
Drew Gardner, Regno Unito
Valery Poshtarov, Bulgaria
Adali Schell, Stati Uniti
Shortlist
Liang Chen, Cina continentale
Owen Harvey, Regno Unito
Jiatong Lu, Cina continentale
Michael O. Snyder, Stati Uniti
SPORT
Finalisti
Angelika Jakob, Germania
Thomas Meurot, Francia
Tommaso Pardini, Italia
Shortlist
Lorenzo Foddai, Italia
Oles Kromplias, Ucraina
James Rokop, Stati Uniti
Piotr Sadurski, Polonia
Kai Schwörer, Germania
Luis Tato, SpagnaLucas Urenda, Cile
NATURA MORTA
Finalisti
Peter Franck, Germania
Beth Galton, Stati Uniti
Federico Scarchilli, Italia
Shortlist
William Abranowicz, Stati Uniti
Raúl Belinchón Hueso, Spagna
Kristina Kulakova, Austria
Helen McLain, Stati UnitiMichael Young, Stati Uniti
NATURA E ANIMALI SELVATICI
Finalisti
Eva Berler, Grecia
Jasper Doest, Paesi Bassi
Haider Khan, India
Shortlist
Steven Begleiter, Stati Uniti
Kathryn Cooper, Regno Unito
Massimo Giorgetta, Italia
Kathleen Orlinsky, Stati Uniti
Jen Osborne, Canada
Jacques Smit, SudafricaLukas Zeman, Repubblica Ceca