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EXPOSED Grant for Contemporary Photography

Con l’opera Deep Green and Tide Series: The Island, Mónica de Miranda (Porto, 1976) vince la prima edizione di EXPOSED Grant for Contemporary Photography, la call for project su invito rivolta ad artisti internazionali indetta da EXPOSED. Torino Foto Festival, il nuovo festival internazionale di fotografia della città di Torino.

La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 4 novembre 2023 presso le Gallerie d’Italia di Torino nell’ambito di EXPOSED PRELUDE, il calendario di appuntamenti dedicato agli amanti della fotografia realizzato in collaborazione con le istituzioni d’arte torinesi in occasione di Artissima. EXPOSED PRELUDE costituisce un percorso di avvicinamento alla prima edizione del Festival intitolata New Landscapes – Nuovi Paesaggi che si svolgerà dal 2 maggio al 2 giugno 2024, con la Direzione Artistica di Menno Liauw e Salvatore Vitale, e che vuole raccontare i nuovi scenari creati dall’evoluzione dei linguaggi e delle prospettive contemporanee, dalle diverse narrazioni del mondo e dai paesaggi che lo costituiscono.

EXPOSED Grant for Contemporary Photography ha coinvolto più di quaranta personalità di spicco nel mondo della produzione culturale internazionale, invitandole a candidare due nomi di fotografi mid-career o dalla comprovata ricerca artistica. I partecipanti sono stati così chiamati a presentare progetti fotografici inediti e a lungo termine, con la possibilità di venire raccontati in una mostra. La giuria internazionale – formata dai direttori artistici del Festival, Menno Liauw e Salvatore Vitale, e da Antonio Carloni, Vicedirettore Gallerie d’Italia Torino, Davide Quadrio, Direttore del MAO Torino, Kateryna Radchenko, Curatrice di Odessa Photo Days, Mariama Attah, Curatrice associata presso Deutsche Börse Photography Foundation – ha scelto il progetto As if the world had no East di Mónica de Miranda.

“As if the world had no East di Mónica de Miranda colpisce per la sua ambizione, intricatezza e profondità. Ridefinisce la nostra percezione dei paesaggi, della storia e della memoria in Angola. Fondata sull’ecofemminismo e sulla ricerca di Augusto Zita, mira a creare nuovi paesaggi attraverso la filosofia non-occidentale, invocando metafore, catturando il sublime e promuovendo la consapevolezza ambientale. Attingendo alla cosmologia bantu e alla tradizione ideografica lusitana, svela storie nascoste, sfida la visione convenzionale della terra come mero territorio di estrazione ed esplora siti coloniali abbandonati e tradizione bantu per riscostruire narrazioni oscurate. Utilizzando diversi mezzi artistici, il progetto analizza l’interazione tra isolamento, paesaggio e connessione personale. Inoltre, il progetto fa riferimento al lavoro di Ruy Duarte Carvalho, sottolineando la connessione tra spazi sacri e grografici ed evidenziando l’importanza di recuperare storie perdute e immaginare futuri radicati nelle cosmogonie indigene. Questa proposta rappresenta una profonda esplorazione dell’identità, della storia e dell’ambiente. L’eccezionale qualità e bellezza delle precedenti mostre di Miranda infondono piena fiducia nel successo della presentazione del progetto a EXPOSED 2024.”

Risultata la candidata più meritevole tra i finalisti Mathieu Asselin, Lucas Foglia, Felicity Hammond e Carmen Wynant, Mónica de Miranda si è aggiudicata il premio in denaro di 20.000 euro e la possibilità di produrre una mostra per l’anno 2024 in collaborazione con il Festival. EXPOSED. Torino Foto Festival intende essere una piattaforma per i cambiamenti in atto nel panorama fotografico internazionale e fornire una prospettiva unica sulla storia della fotografia e sui potenziali scenari futuri, supportando concretamente la produzione di nuovi progetti fotografici.

 

MÓNICA DE MIRANDA (Porto, 1976) è un’artista visiva, ricercatrice e regista portoghese-angolana, che esplora le intersezioni tra politica, genere, memoria, spazio e storia. Lavorando ai confini tra documentario e finzione, indaga strategie di resistenza ed “ecologie di cura” attraverso il disegno, l’installazione, la fotografia, il cinema e il suono. I suoi lavori sono stati esposti in sedi rinomate di tutto il mondo, per citarne alcune FC Gulbenkian, MAAT, Barbican. CAIXA Cultural, Kadist Art Foundation.

EXPOSED è il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino che ogni anno porterà nel capoluogo piemontese, nel mese di maggio, mostre temporanee, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri, committenze artistiche ed eventi off declinati attorno a un tema, coinvolgendo le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine.  Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, EXPOSED nasce per rinsaldare il profondo legame tra Torino e la fotografia.  Visita il sito: https://exposed.photography

 

INFORMAZIONI

Fondazione per la Cultura Torino

Via Meucci n. 4, 10121 Torino, +39 011.01133915

 

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Vallisneri Photo Contest, un premio per la fotografia scientifica e naturalistica

Raccontare la crisi della biodiversità attraverso il linguaggio fotografico, è questa l’ambizione del Vallisneri Photo Contest, concorso nazionale per la fotografia scientifica e naturalistica istituito dal National Biodiversity Future Center, promosso e patrocinato dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova in collaborazione con Contrasto

Secondo il grande fotografo inglese Don McCullin “La fotografia non può cambiare la realtà, ma può mostrarla”. Per questo il National Biodiversity Future Center (NBFC), il Centro Nazionale per la Biodiversità istituito e finanziato dal PNRR, affida alla potenza del linguaggio fotografico, con un concorso aperto a tutti, il racconto del problema più urgente dei nostri tempi: la crisi climatica. Biodiversità in crisi è il tema scelto per l’anno 2023. I rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite continuano a misurare dati sempre più drammatici a ogni nuova pubblicazione: i sistemi biologici a tutti i livelli e latitudini del nostro pianeta stanno subendo impoverimenti, danni crescenti e non recuperabili dovuti ai cambiamenti climatici causati dall’essere umano. Il primo passo per affrontare il problema? Metterlo a fuoco e scegliere gli obiettivi giusti, letteralmente. Biodiversità in crisi è una call to action, dunque, per quanti confidano nella fotografia naturalistica come un mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica aumentando la consapevolezza di quanto sia importante proteggere la Terra.

Il concorso, a partecipazione gratuita, è stato lanciato lo scorso luglio in occasione di UNIfest – Scienza e Arte, la rassegna dedicata alla divulgazione scientifica organizzata da Unipd ai Giardini dell’Arena. In coerenza con le azioni e gli obiettivi di NBFC, per cui è prioritaria la salvaguardia di tutti gli ecosistemi, fotografi e fotografe, professionisti e non, sono invitati a presentare realizzazioni fotografiche che abbiano come soggetto i segnali biologici del cambiamento climatico, nell’areale geografico dell’Italia e del bacino del Mediterraneo. Con la libertà di spaziare dal mondo microscopico dei virus, fino a quello macroscopico degli ecosistemi, ciascun partecipante potrà iscrivere al massimo un’opera per la selezione foto singole o per la categoria “Intelligenza Artificiale”, o una serie di immagini per la sezione reportage, in bianco e nero o a colori, purché inedita e originale, scattata con apparecchio fotografico (macchina fotografica, smartphone, tablet, action camera, drone) o, limitatamente alla categoria “Intelligenza Artificiale”, creata con un apposito software.

Le opere dovranno pervenire entro il 15 gennaio 2024 all’indirizzo e-mail vallisneriphotocontest@contrastobooks.com. Le realizzazioni saranno valutate da una giuria composta da ricercatori e ricercatrici appartenenti alle aree delle Arti visive, Scienze Naturali e della Vita e da personalità prestigiose del mondo della fotografia. In palio, 7 premi in denaro: 3 per la foto singola, 3 per il reportage e 1 per l’Intelligenza Artificiale, che saranno conferiti da un grande nome della fotografia durante la cerimonia di premiazione organizzata nel 2024 nell’ambito delle celebrazioni per il quarantennale della fondazione del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova.

Le foto selezionate saranno stampate ed esposte in una mostra temporanea in una sede espositiva dell’Università e poi collocate permanentemente presso il Complesso Interdipartimentale di Biologia dell’Università di Padova dedicato al grande naturalista e scienziato Antonio Vallisneri, principale esponente della tradizione medica e naturalistica galileiana tra Sei e Settecento, a cui anche il concorso tributa omaggio.

Tutti i dettagli (termini, requisiti e modalità di partecipazione, informazioni tecniche e motivi di esclusione) sono consultabili al sito www.nbfc.it/vallisneriphotocontest.

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Open call “36 Shots About” – La tua storia in un rullino

Dalla collaborazione tra Lomography e Perimetro nasce un’interessante open call che invita i fotografi di tutta Italia a realizzare un progetto attraverso l’uso della fotografia analogica, in un viaggio libero e personale di 36 scatti che abbiamo il piacere di condividere come media partner. Si intitola “36 Shots About” e coinvolgerà sette fotografi in sette città per un contest gratuito dove la creatività è regina e dove tutti sono invitati a raccontare belle storie sul mondo che ci circonda usando il medium analogico. Per partecipare basta inviare un portfolio o un nuovo lavoro, accompagnato da una breve bio e il concept del progetto che vorresti realizzare (max 900 battute), trovate tutte le informazioni utili a questo LINK. C’è tempo fino al 30 Aprile. Verranno selezionati 49 fotografi, 7 per ogni città – Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino – che avranno poi due mesi di tempo per dare vita al proprio racconto su pellicola. Ciascuno di loro avrà a disposizione 1 rullino Lomography 35 mm a scelta tra le classiche Color Negative, le pellicole in bianco e nero e le LomoChrome per effetti color-shifting.

Non ci sono regole o temi da rispettare: decideranno i partecipanti come, quando e dove scattare con la consapevolezza che la fotografia analogica è sempre suscettibile all’imprevedibile. Vogliamo ammirare la massima espressione della creatività senza limiti! Al termine dei due mesi una giuria formata da personalità di rilievo nel mondo della fotografia partner del progetto (ci saremo anche noi di EyesOpen! Magazine), valuterà i progetti e selezionerà il vincitore che verrà pubblicato sulle piattaforme ufficiali di Perimetro e Lomography. Così si è espresso Sebastiano Leddi di Perimetro per introdurre l’evento: “36 scatti, una storia in un rullino fotografico, 36 fotogrammi per raccontare una situazione, un luogo, una persona, un evento, un’idea. Compattare tutto un mondo in quel piccolo cilindro di metallo”. 

Perimetro è un disegno immaginario. Lo spazio che racchiude i nostri interessi, le persone che li alimentano, gli episodi e le novità che nascono in continuazione. La community e tutto quello che le gravita attorno. Una storia che i suoi fondatori han deciso di raccontare in una maniera differente; per mezzo dell’immagine. Il focus di Perimetro è quello che ci sta vicino e che ancora, forse, non si conosce. Le persone in primis, i moti spontanei che portano la gente a ritrovarsi, la scena underground, gli imprenditori che tengono attiva la città, le iniziative, la cultura, i luoghi. Insomma tutte quelle storie che possono appassionarci, che hanno uno spessore e che possono aiutarci a comprendere la città in cui viviamo, in questo preciso istante con lo sguardo di alcuni tra i fotografi più talentuosi della nostra generazione.

Lomography nasce nel 1992 da un gruppo di studenti viennesi, il cui approccio alla fotografia si è tramutato fin dagli esordi in un movimento globale, diventando il lato ribelle della fotografia analogica che conosciamo oggi. Attualmente produce prodotti analogici sperimentali con i quali invita i fotografi di tutto il mondo a dimenticare le regole al fine di catturare la vita in tutta la sua gloria!

“Se sapessimo già tutto della vita, dove starebbe il divertimento? La cosa migliore di ogni giorno è che non hai idea di quello che ti capiterà. Sei totalmente libero di fare quello che vuoi! E lo stesso è la fotografia. Fotografiamo perché vogliamo trasmettere la passione, l’emozione, l’incertezza e il piacere di un particolare momento. Vai controcorrente, scatta una foto e vedi dove ti porterà!”

Estratto dalle 10 Regole d’Oro di Lomography.

Main Partner

Camera – Centro Italiano per la Fotografia @cameratorino

Partners Culturali

89 Books @89books; Baco @baco_about_photographs; Cfp Bauer @cfp_bauer; Contemporary Cluster @contemporary_cluster; Dito Publishing  @dito.publishing; Église @eglise.art; Humans of Naples @humansofnaples; IED @ied_milano @ied_roma @ied_torino; Istituto Italiano di Fotografia Milano @istitutoitalianodifotografia; KOBO Studio @kobo.roma; Laba @labafirenze; Leporello @leporello.books; Magazzini Fotografici @magazzinifotografici; Fondazione Studio Marangoni @fondazionestudiomarangoni; Naba @naba; Officine Fotografiche @officinefotografiche @officinefotografiche_milano; Palermo Foto @palermofoto; Marsèll Paradise @marsell.paradise; Raffles Milano @rafflesmilano; Spazio Labo’ @spaziolabo; Studio 125 @studio125napoli

Media partners

Artribune @artribune; Discorsi Fotografici @discorsifotografici; EyesOpen! @eyesopen_magazine; FOTO Cult @fotocult.it; Il Fotografo @il_fotografo_magazine; Mind Progetti Fotografici @mindprogettifotografici; Panzoo @panzoo.it; Pellicola Magazine @pellicolamag; Street Level Photography @street_level_photo_official;

Local Spots

Ars-imago @arsimago; Fabrica Features @fabricafeaturesbologna; Grande Marvin @grandemarvinstore; New Old Camera @newoldcamera; Sabatini Fotografia @sabatinifotografia; Speed Photo @speed_photo_bovisa; Yes We Lab @yes_we_lab; Yes We Scan @yes_we_scan

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In mostra a Milano i vincitori del Sony World Photography Award 2022

Dal 14 settembre al 30 ottobre, i prestigiosi spazi di Fondazione Stelline di Milano ospiteranno la mostra italiana dei vincitori di uno dei più seguiti contest internazionali, il Sony World Photography Award. Giunto alla 15esima edizione, e promosso da World Photography Organisation e Sony, il contest quest’anno ha visto in finale otto autori italiani, tra i quali Giacomo d’Orlando, Lorenzo Poli, Alessandro Gandolfi, Federico Borella, con oltre 340.000 immagini inviate, provenienti da 211 territori, e più di 156.000 presentate al solo concorso Professional, il numero più alto di concorrenti nella storia degli Awards. La collettiva, possibile grazie alla main partnership di Fondazione Fiera Milano e al grande impegno di Cristina Papis, responsabile comunicazione di Sony, dopo la tappa dello scorso aprile alla Somerset House di Londra, è stata nuovamente prodotta in Italia e curata da Barbara Silbe, direttore di EyesOpen! Magazine. Sarà un’occasione unica per ammirare da vicino alcune delle migliori produzioni fotografiche contemporanee, come il progetto “Migrantes” del fotografo australiano Adam Ferguson, che si è aggiudicato il titolo di Photographer of the Year; le opere di Federico Borrella sul traffico di animali esotici, premiato con il 2° posto per la categoria Wildlife and Nature all’edizione Professional, quelle di Giacomo Orlando e Alessandro Gandolfi, che si sono aggiudicati il 3° posto rispettivamente nella categoria Ambiente e Natura Morta, oltre al progetto di Antonio Pellicano, vincitore del National Award, Rise Up Again.

“Gli scatti proposti costituiscono testimonianze preziose del nostro tempo perché racchiudono storie che non conosciamo e che meritano di essere raccontate e condivise. Siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti conquistati ogni anno, e mai come in questa edizione, dai fotografi italiani grazie al valore culturale e all’eccellenza tecnica che distinguono le loro opere. È importante sottolineare la natura internazionale del concorso, aspetto che Sony desidera valorizzare attraverso le tappe locali di un tour globale che permette a un pubblico sempre più vasto di ammirare le fotografie premiate. E ricordare che Sony World Photography Awards rappresenta solo uno dei modi, sebbene sicuramente tra i più importanti, con cui Sony si impegna a sostenere il mondo della fotografia, attraverso la continua innovazione tecnologica da un lato e un supporto fattivo al lavoro dei fotografi di ogni livello dall’altro. Il premio, infatti, rappresenta una piattaforma internazionale di grande visibilità che ci auguriamo possa aprire per vincitori e finalisti nuove opportunità di lavoro”. Federico Cappone, Country Manager di Sony in Italia.

Il nostro direttore, Barbara Silbe, afferma: “I vincitori di questa competizione raccontano le storie dell’umanità e portano fino a noi frammenti di terre vicine e lontane, riassegnando alla fotografia il suo ruolo nodale, quello che da sempre mi incanta: la sua capacità di testimoniare gli avvenimenti contemporanei e consegnarli alla futura memoria collettiva. Le vicende che emergono dagli sguardi originali dei tanti fotografi premiati, riguardano segnatamente la natura, le migrazioni, la crisi climatica, l’inclusività, le fonti energetiche, la bellezza, i giovani, la scienza… Riguardano noi, i cambiamenti che abbiamo attraversato e che ci attendono. E selezionare l’insieme della produzione 2022 nelle sue dieci categorie, mi ha rinnovato la convinzione che gli Awards siano di grande valore, proprio perché il gran numero di progetti inviati da tutto il mondo sollecitano quell’empatia tra gli individui che talvolta sembriamo dimenticare. Negli altri ci riconosciamo, ci ritroviamo, e i fotografi lo sanno”. 

Tutto l’incasso della biglietteria, grazie anche alla collaborazione con Fondazione Fiera Milano e Fondazione Stelline, verrà totalmente devoluto a Fondazione Progetto Arca, onlus che lo scorso 30 marzo ha avviato una collaborazione con Fondazione Fiera Milano per supportare il popolo ucraino. La collaborazione ha visto a oggi l’invio di 22 tir con a bordo oltre 170 tonnellate di materiali (alimentari, prodotti per l’igiene personale, pannolini, stoviglie monouso, coperte, sacchi a pelo e altri beni di prima necessità, oltre a giocattoli e pelouche) e la recente realizzazione di un video nel quale sei fra i più famosi comici milanesi (Giacomo Poretti, Raul Cremona, Elio, Pucci, Enrico Bertolino e Andrea Pisani) invitano a donare per il sostentamento di due mense per gli sfollati gestite dai volontari di Progetto Arca, attive rispettivamente ai confini dell’Ucraina con Polonia e Romania. Fondazione Fiera Milano, insieme al Gruppo Fiera Milano, ha messo a disposizione di questo appello risorse, relazioni e capacità logistica, in linea con la propria missione che include il sostegno ai territori e alle comunità.

Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca: “È un onore essere partner in questo importante progetto artistico che vede la sua manifestazione finale a Milano, la città in cui Progetto Arca è nata e da cui siamo partiti per ogni missione umanitaria che abbiamo affrontato in questi anni di aiuto ai più fragili. Come quella in Ucraina, iniziata il giorno dopo l’inizio della guerra. Oggi siamo ancora lì: abbiamo dispensato aiuti, alimenti e conforto alle tante famiglie che abbiamo accolto, e abbiamo costruito in tempo record mense da migliaia di pasti al giorno per gli sfollati. Questo è stato possibile in particolare grazie al sodalizio con Fondazione Fiera Milano e oggi proseguiamo accompagnati da altri sostegni concreti come questo con Sony World Photography Awards. Grazie di cuore da parte mia e di tutti gli operatori e volontari che ogni giorno sono in prima linea con il loro tempo, le loro competenze e la loro energia”.

Creati dalla World Photography Organisation e acclamati in tutto il mondo, i Sony World Photography Awards rappresentano uno degli appuntamenti più importanti per il settore fotografico internazionale. Aperti a tutti a titolo gratuito, rappresentano un importante sguardo sul mondo della fotografia contemporanea e offrono agli artisti, sia affermati che emergenti, la straordinaria opportunità di esporre il proprio lavoro. Inoltre, oltre a consentire l’occasione per riconoscere i fotografi più influenti al mondo attraverso il premio Outstanding Contribution to Photography; tra i vincitori degli anni passati figurano Martin Parr, William Eggleston, Candida Hofer, Nadav Kander, Graciela Iturbide, Elliott Erwitt.

LA MOSTRA

Fondazione Stelline, dal 14 settembre al 30 ottobre 2022.

Orari: da martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 20 al costo di €12 (ridotto €8).

CREDITI FOTOGRAFICI, DA SINISTRA A DESTRA, PER RIGA:

© Adrees Latif, Stati Uniti, shortlist, concorso Professional, Portfolio, Sony World Photography Awards 2022

© Fabian Ritter, Germania, finalista, concorso Professional, Documentaristica, Sony World Photography Awards 2022

© Andrea Bettancini, Italia, shortlist, concorso Professional, Documentaristica, Sony World Photography Awards 2022

© Hugh Kinsella Cunningham, Regno Unito, shortlist, concorso Professional, Fotografia creativa, Sony World Photography Awards 2022

© Luca Locatelli, Italia, shortlist, concorso Professional, Portfolio, Sony World Photography Awards 2022

© Serena Dzenis, Australia, shortlist, concorso Professional, Architettura e Design, Sony World Photography Awards 2022

© Raphaël Neal, Regno Unito, finalista, concorso Professional, Fotografia creativa, Sony World Photography Awards 2022

© Anna Neubauer, Austria, finalista, concorso Professional, Portfolio, Sony World Photography Awards 2022

© Adam Ferguson, Austrialia, finalista, concorso Professional, Ritratto, Sony World Photography Awards 2022

© Georgios Tatakis, Grecia, finalista, concorso Professional, Ritratto, Sony World Photography Awards 2022

© Areshina Nadezhda, Federazione Russa, shortlist, concorso Open, Ritratto, Sony World Photography Awards 2022

© Phillip Walter Wellman, Stati Uniti, shortlist, concorso Professional, Ritratto, Sony World Photography Awards 2022

© Oana Baković, Romania, finalista, concorso Professional, Vita selvaggia e natura,  Sony World Photography Awards 2022

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Concorsi – torna URBAN Photo Awards 2022

C’è tempo fino a domenica 12 giugno per iscrivervi alla tredicesima edizione di questo contest promosso dall’associazione culturale dotART, ideatrice del festival TRIESTE PHOTO DAYS. Il concorso fotografico internazionale sarà presieduto da una giuria composta dai più importanti nomi della fotografia mondiale, tra cui Nino Migliori, Susan Meiselas e Shobha Battaglia. Per partecipare basta accedere al sito  www.urbanphotoawards.com e seguire la procedura.

Tre sono le categorie in cui si divide il concorso: Foto Singole, nelle quattro aree tematiche di Streets, People, Spaces, Creative, Progetti & Portfolio e URBAN Book Award, dedicato ai dummies, ovvero alle bozze di libri fotografici.

Nell’ambito della sezione Foto Singole Spaces s’inserisce il premio New Buildings, promosso per il terzo anno di fila in sinergia con il magazine Matrix4Design e dedicato alla fotografia architettonica contemporanea. Grazie alla collaborazione con il Comune di Palmanova, la città stellata patrimonio UNESCO ospiterà una mostra con una selezione di fotografie della sezione Foto Singole Creative e di Projects & Portfolios.

Tra le eccellenze di URBAN Photo Awards, spicca la giuria composta dai più importanti nomi della fotografia mondiale, tra cui Nino Migliori, decano dei fotografi italiani, Susan Meiselas, una delle più influenti documentariste a livello internazionale membro di Magnum Photos e Shobha, fotografa vincitrice di numerosi premi tra cui due World Press Photo.

La commissione giudicatrice vedrà anche la presenza di Jérôme Sessini (fotografo documentarista, membro dell’agenzia Magnum Photos), Manfred Baumann (ritrattista di fama internazionale), Nick Turpin (pioniere della street photography contemporanea), Sonia Jeunet (Education Director presso Magnum Photos a Londra), Sandrine Hermand-Grisel (fondatrice di “All About Photo”),  Federica Berzioli (coordinatrice editoriale de “Il Fotografo”), Max Houghton, (docente del Master in Fotogiornalismo e Fotografia Documentaria al London College of Communication), Gali Tibbon (fotografa pluripremiata, nominata Travel Photographer of the Year ai Sony World Photography Awards) e Andrea Boni (Fondatore del magazine “Matrix4Design”).

Il montepremi di €23.000 include i premi messi a disposizione dai partner di Urban Photo Awards: Fujifilm Italia, Stroppa, Vitec Imaging Group (Manfrotto e JOBY) e PhotographyCourse.net.

Le mostre-premio si terranno al Museo Sartorio di Trieste, alla Polveriera Napoleonica di Palmanova e al Museo di Parenzo (Croazia).

I vincitori saranno annunciati sabato 29 ottobre 2022, all’Auditorium del Museo Revoltella di Trieste, durante il festival Trieste Photo Days che ospiterà anche una collettiva con i lavori di tutti i premiati.

 

URBAN Photo Awards è uno degli eventi di Trieste Photo Days – Festival Internazionale della Fotografia Urbana, giunto alla IX edizione, in programma dal 28 ottobre al 6 novembre. L’iniziativa, ideata da dotART e Exhibit Around APS, con la consulenza artistica di Angelo Cucchetto, si presenta come contenitore creativo che riunisce mostre di artisti italiani e stranieri, workshop, proiezioni, contest, presentazioni di libri, incontri e altri eventi collegati alla fotografia. Il festival approfondisce tutte le forme di fotografia ambientate nel tessuto cittadino, dalla street photography alla fotografia urbana, passando per l’architettura, lo studio del territorio e l’impegno sociale grazie anche ai progetti lanciati sulla propria piattaforma www.exhibitaround.com.

Tra i partner: Ministero della Cultura Segretariato Regionale FVG, CRAF – Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia, Fondazione Nino Migliori, Comune di Palmanova, Museo del Territorio Parentino, Matrix4Design, Unicusano Trieste, Photographers.it

 

URBAN PHOTO AWARDS 2022

Iscrizioni fino a domenica 12 giugno  su

www.urbanphotoawards.com

 

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Il World Report Award di Fotografia Etica

Ha da poco aperto la XII edizione del World Report Award | Documenting Humanity 2022., concorso internazionale promosso dal Festival della Fotografia Etica che vuole rappresentare fotograficamente l’impegno sociale e si rivolge a tutti i fotografi italiani e stranieri, professionisti e non. Il soggetto è l’uomo con le sue vicende pubbliche e private, le sue piccole e grandi storie; i fenomeni sociali, i costumi, le civiltà, le grandi tragedie e le piccole gioie quotidiane, i cambiamenti e l’immutabilità. Il Festival lodigiano giunge quest’anno alla sua XIII Edizione. L’evento è diventato un’importante occasione di approfondimento e conoscenza, non solo all’interno della comunità dei fotografi, ma per tutta la società civile.

Premi sempre più importanti

Nella categoria Master quest’anno si è alzato il premio a 7.000€

Nella categoria Spotlight si è alzato il premio a 3.000€

E’ stato inoltre aggiunto un ulteriore premio in attrezzatura fotografica FUJIFILM.

Per partecipare al concorso è necessario registrarsi alla piattaforma Picter, iscrivendosi gratuitamente e creando un Profilo Fotografo. Uno strumento semplice e potente per i fotografi.

QUANTE RAGIONI PER PARTECIPARE

  • 10.000 euro di premi in denaro
  • Attrezzatura fotografica professionale FUJIFILM per un valore di oltre 6.500 euro 
  • Stampa ed esposizione della mostra durante il Festival della Fotografia Etica
  • Spese di viaggio e alloggio sostenute dall’organizzazione per soggiornare a Lodi nel mese di ottobre per presentare il progetto
  • Visibilità in Italia e all’estero per la durata di 3 anni grazie al progetto Travelling Festival
  • Visibilità sulla stampa internazionale e con i professionisti del settore
  • Pubblicazione nel catalogo annuale del Festival edizione 2022
  • Visibilità per un intero anno a tutti i progetti e alle pubblicazioni future dei fotografi vincitori attraverso i loro canali di comunicazione
  • Tutti i fotografi selezionati saranno presenti nella gallery online permanente sul sito del festival

La giuria internazionale decreterà solo un vincitore per categoria, ma se reputasse meritevoli altri lavori, oltre a quelli premiati nelle quattro categorie e previo consenso del fotografo, questi potranno essere proposti come mostre nel programma ufficiale della manifestazione.

Per partecipare al concorso è necessario registrarsi alla piattaforma Picter, iscrivendosi gratuitamente e creando un porfilo fotografo.

TIMELINE:

24 aprile 2022: chiusura concorso

28 giugno 2022: comunicazione dei 10 FINALISTI per ogni categoria e dei 30 FINALISTI per il Single Shot Award, tramite il sito del Festival

30 agosto 2022: proclamazione dei VINCITORI per ogni categoria, tramite il sito del Festival.

Per info:

wra@festivaldellafotografiaetica.it

© Jana Mai, winner of the Student Award in 2021 Fotografia Etica
© Jana Mai, winner of the Student Award in 2021 Fotografia Etica
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Nuova Open Call di Cortona on the Move

Si rivolge agli innovatori della cultura visiva ed è aperta da oggi fino al 16 maggio: stiamo parlando della nuova open call di Cortona On The Move, il festival internazionale di fotografia che si svolte nella città toscana e che è un vero e proprio laboratorio culturale che accogli gli autori e si impegna a fornir loro strumenti, possibilità e opportunità di sviluppare i loro progetti. Il premio è un’interessante occasione gratuita per relazionarsi a una giuria di esperti, il cui compito sarà selezionare dieci progetti finalisti che verranno presentati a metà luglio durante le giornate inaugurali del festival. Alla sua prima edizione, con la partnership di LensCulture e la collaborazione del Consorzio Vini Cortona, il premio si inserisce nella costante ricerca di narrazioni originali e innovative che da sempre connota Cortona On The Move. La partecipazione è a tema aperto, gratuita e accoglie progetti, in fase di sviluppo o inediti, con i più vari approcci fotografici alla contemporaneità: nuove prospettive e nuove visioni.

Ad esaminare le proposte inviate a questo link, dove trovate info e regolamento, una giuria di esperti del settore: Jim Casper, caporedattore e co-Fondatore di LensCulture; Veronica Nicolardi, direttrice di Cortona On The Move; Laura Sackett, direttrice Creativa di LensCulture e Paolo Woods, direttore artistico di Cortona On The Move.

I dieci lavori finalisti saranno proiettati durante l’inaugurazione di Cortona On The Move 2022. Tra questi, l’autore del lavoro primo classificato riceverà un riconoscimento economico del valore di € 5.000 e sarà esposto durante l’edizione 2023 del festival, mentre altri due artisti selezionati dalla giuria vedranno il proprio lavoro pubblicato sul sito web di LensCulture.

cortonaonthemove.com

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Sony World Photography Award 2022, otto autori italiani in finale

Di Barbara Silbe

Ci sono otto italiani, di cui due donne, nella rosa dei finalisti e dei nominati del Sony World Photography Award 2022 annunciati oggi. Complimenti a Giacomo d’Orlando, Andrea Bettancini, Lorenzo Poli, Luca Locatelli, Alessandro Gandolfi, Federico Borella, Paola Lai, Debora Lombardi, sparsi nelle varie categorie in gara.

Giunti alla 15° edizione, gli Awards premiano serie di opere degne di nota per la competenza tecnica e l’approccio originale ai soggetti contemporanei. Il vincitore di Photographer of the Year 2022 (Fotografo dell’anno 2022) viene selezionato tra i professionisti finalisti e sarà annunciato dalla World Photography Organization il 12 aprile. Una selezione di immagini scattate dai finalisti e dai fotografi selezionati sarà esposta durante i Sony World Photography Awards presso la Somerset House dal 13 aprile al 2 maggio 2022. Oltre 340.000 immagini provenienti da 211 territori sono state inviate ai Sony World Photography Awards 2022 e più di 156.000 sono state presentate al concorso Professional, il numero più alto di concorrenti nella storia degli Awards.

Divisi per categoria, ecco l’elenco dei tre finalisti e dei loro progetti in gara al Sony World Photography Awards 2022:

ARCHITETTURA E DESIGN
In NurSultan Javier Arcenillas (Spagna) presenta una serie di fotografie sulla straordinaria ed eccentrica architettura della capitale del Kazakistan. In Blueprint Yun Chi Chen (Taiwan) crea immagini
multistrato che imitano il processo di un progetto architettonico tradizionale o cianotipia per mezzo di tecniche di postproduzione. Dorf di Domagoj Burilović (Croazia) utilizza il fotomontaggio per esprimere
l’ironia di come la natura ha preso possesso delle case della Slavonia, una regione che si è arricchita nel XIX secolo tramite lo sfruttamento della foresta e dei terreni locali.

CREATIVITÀ

New Waves di Raphaël Neal (Regno Unito) giustappone scene di cambiamento climatico a ritratti di teenager; i dittici evidenziano le conseguenze devastanti per coloro che saranno maggiormente
interessati dai cambiamenti nel clima. Sometimes the Sky Above us is Open di Sarah Grethe (Germania) segue il viaggio della fotografa verso la città natale della madre nella Germania meridionale, in cui
esplora il loro rapporto attraverso ritratti e natura morta. Mellow Apocalypse di Alnis Stakle (Lettonia) riprende gli elementi visivi di collezioni opensource, come musei, istituti scientifici e banche di immagini
per creare collage dai dettagli intricati in cui elementi disparati si scontrano e urtano l’uno con l’altro.

PROGETTI DOCUMENTARI

The Long Days of Hanau di Fabian Ritter (Germania) documenta la comunità di Hanau, in Germania, in seguito agli attacchi razzisti avvenuti nella città il 19 febbraio 2020. The Children of the Financial Collapse
in Venezuela del noto fotoreporter Jan Grarup (Danimarca) raffigura scene di disperazione e povertà estrema dei venezuelani in Colombia. Insurrection del noto fotografo di cronaca Win McNamee (Stati
Uniti) cattura le scene drammatiche di quando una folla di sostenitori di Trump si è diretta verso il Campidoglio degli Stati Uniti ed è entrata con la forza nell’edificio il 6 gennaio 2021.

AMBIENTE

Living in the Transition di Shunta Kimura (Giappone) esplora gli effetti del cambiamento climatico in Bangladesh, in cui gli abitanti locali combattono sempre più alacremente le conseguenze come
l’erosione dei fiumi, le valanghe e l’aumento dei livelli della salinità. In Nemo’s Garden, Giacomo d’Orlando (Italia) documenta la prima serra subacquea al mondo, una soluzione possibile per l’esigenza disperata di trovare metodi alternativi e sostenibili per la coltivazione alimentare. Portraits in Ashes del rinomato fotografo Gideon Mendel (Sud Africa) raffigura famiglie e singole persone all’interno di strutture vuote di edifici sventrati, illustrando in modo commovente la distruzione causata dagli incendi in Grecia, Canada e negli USA.

PAESAGGIO

Creato durante un inverno di insolite pesanti nevicate a causa del cambiamento climatico, Solar Graphic di Andrius Repšys (Lituania) riprende dall’alto fonti di energia sostenibile come dighe, turbine
eoliche e batterie solari, riducendole ad astrazioni grafiche. Life on Earth di Lorenzo Poli (Italia) scava nella magia eterea della natura e nella misteriosa bellezza del mondo selvaggio, raffigurati attraverso
una serie diversificata di paesaggi. Quando il fotografo ritrattista Gareth Iwan Jones (Regno Unito) non ha potuto proseguire con il suo lavoro a causa del lockdown, ha rivolto l’obiettivo della sua macchina
alle figure degli alberi contro il cielo al tramonto, creando una serie di immagini simili a ritratti intitolata Tree.

PORTFOLIO

The Beauty of Humanity di Anna Neubauer (Austria) esplora il desiderio della fotografa di allontanarsi dagli stereotipi tradizionali e celebrare la diversità attraverso una serie di ritratti meditativi. In Portfolio
Hugh Fox (Regno Unito) cattura momenti tranquilli di vita quotidiana con familiari e amici durante la pandemia. Il fotografo commerciale ed editoriale Julian Anderson (Regno Unito) presenta una selezione di immagini ritratti, paesaggi e natura morta scattate per varie riviste.

RITRATTO
Caryatis 2021 di George Tatakis (Grecia) è uno studio dei costumi tradizionali delle donne greche relativo a vari periodi dell’intensa storia della Grecia, in cui in ogni fotografia è il frutto di una ricerca e
preparazione meticolose. Migrantes del noto fotoreporter Adam Ferguson (Australia) è una serie di autoritratti di migranti in Messico mentre attendono di passare il confine con gli Stati Uniti. Servendosi
di una telecamera montata su un treppiede e un cavo di scatto, Ferguson ha invitato i soggetti a scegliere il momento dello scatto, dando quindi loro il comando sulle immagini che li ritraggono. Bushmeat Hunters dello stimato documentarista Brent Stirton (Sud Africa) è costituito da una serie di ritratti di cacciatori di selvaggina ritratti con le loro prede e inquadrati in maniera da evocare dipinti tradizionali di cacciatori.

SPORT

Rappresentante il dramma e l’entusiasmo dei Giochi Olimpici, Tokyo Twenty Twenty One del noto fotografo sportivo Adam Pretty (Australia) mostra la forza e l’abilità degli atleti. Kuarup di Ricardo Teles
(Brasile) documenta un rito degli indigeni brasiliani Xingu per onorare i morti, che comprende un’arte marziale denominata Hukahuka; le persone commemorate quest’anno erano per lo più vittime del
Covid19. Loyal Fans di Roman Vondrouš (Repubblica Ceca) illustra lo zelo e la devozione dei fan della squadra di calcio Bohemians Prague 1905, i quali non si sono fatti dissuadere dalle restrizioni per la
pandemia e si sono muniti di scale a pioli per guardare le partite da sopra la recinzione.

NATURA MORTA

Nella serie From Nigeria to Nässjö, Cletus Nelson Nwadike (Svezia) fotografa oggetti nella neve che gli ricordano in particolare casa sua, un modo per piangere la madre morta che non è riuscita a ottenere
un visto per andare a conoscere la sua famiglia. Per Constellation Haruna Ogata (Giappone) e JeanEtienne Portail (Francia) hanno creato sculture astratte colorate che hanno poi fotografato come una serie di composizioni grafiche eleganti. Concordia di Alessandro Gandolfi (Italia) è incentrato su una serie di oggetti personali rinvenuti presso il relitto della Costa Concordia, una nave da crociere affondata nel 2012 in cui hanno perso la vita 32 persone.

FAUNA E NATURA

The Fox’s Tale di Milan Radisics (Ungheria) segue le osservazioni del fotografo nell’arco di otto mesi, durante i quali egli trascorse quasi ogni notte a fotografare una giovane volpe che si recava nel retro del suo giardino. Absolute Beginner di Oana Baković (Romania) consiste in una serie di immagini che esplorano la grande varietà e la bellezza della flora locale dell’area in cui vive il fotografo. Exotic Appetite Inside the Italian Exotic Animal Trade del fotoreporter e vincitore del Photographer of the Year 2019 Award, Federico Borella (Italia) prende in esame il commercio meno noto degli animali esotici vivi in Italia, in cui sono esposti e venduti in cambio di profitti elevati.
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Il lavoro dei fotografi finalisti e selezionati per il concorso per professionisti è stato giudicato da: Rahaab Allana, curatore ed editore, Alkazi Foundation for the Arts, Nuova Delhi; Ângela Ferreira, artista,  curatrice fotografica indipendente e ricercatrice PostDoc presso la Escola de Belas Artes Universidade Federal do Rio de Janeiro Brazil; Deborah Klochko, direttrice esecutiva e curatrice capo del Museum of Photographic Arts, San Diego, Stati Uniti; Richmond Orlando Mensah, Fondatore e direttore creativo, Manju Journal, Ghana; e Mike Trow, curatore indipendente ed editor fotografico, presidente della giuria.
Commentando per conto della giuria, il Presidente Mike Trow ha detto che: “I finalisti e le persone selezionate ai Sony World Photography Awards 2022 sono più diversificati, stimolanti e, credo, potenti
che mai. Lo standard di lavoro nel concorso per professionisti mi ha sorpreso per la sua profondità e varietà. Vi sono stati momenti in cui tutti abbiamo pensato che la crisi Covid in corso avrebbe comportato un arresto del mondo; tuttavia, prendendo in esame questi progetti è divenuto chiaro che non era affatto così. Avere la possibilità di vedere tutti questi lavori da tutto il mondo dà una lezione di
umiltà e al tempo stesso tanta energia. L’importanza della fotografia nell’interpretare il nostro mondo, nel mettere in primo piano temi umanitari, ambientali ed emotivi vitali, coprendo al contempo categorie diversificate come Sport, Creatività e Paesaggistica rende questo concorso assolutamente entusiasmante. Guardare le foto e spingersi a leggerle in maniera aperta e onesta è un privilegio e mi auguro che, con una giuria attenta, accademica e globale, abbiamo realizzato la nostra missione di continuare a mettere in risalto la vitalità e il potere della fotografia”. I vincitori generali del concorso per le categorie Studenti, Giovani, Open e Professional dei Sony World Photography Awards 2022 saranno annunciati il 12 aprile 2022 e le loro opere saranno esposte nell’ambito di una mostra presso Somerset House, a Londra, dal 13 aprile al 2 maggio 2022.
Per ulterioriinformazioni sui vincitori e le persone selezionate, visitare www.worldphoto.org
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(main picture by Adam Pretty, Australian photographer)
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ANDY ROCCHELLI GRANT 2021, premio al miglior dummy

C’è tempo fino al 1° settembre per candiarsi all’Andy Rocchelli Grant, premio fotografico internazionale promosso da CESURA in nome del suo cofondatore Andy Rocchelli, fotoreporter ucciso in Ucraina nel 2014. Andy era una fiamma insostituibile, e per fare in modo che i suoi valori come fotografo e come uomo possano continuare ad ardere, è stato istituito un importante grant in suo nome. Lo scopo è individuare il migliore dummy fotografico inedito e premiare il vincitore con la produzione e la pubblicazione del libro da parte di Cesura Publish, casa editrice del collettivo.

La giuria si riunirà a settembre 2021 per selezionare una short list di finalisti. A dicembre 2021 verrà annunciato il libro vincitore.

La prima edizione del grant è un progetto promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Il 24 settebre saranno annunciati i finalisti, a dicembre avverrà l’annuncio del vincitore e il lancio del libro fotografico.

 

La giuria

-David Campany, curatore, scrittore e Managing Director del Programs al Centro Internazionale di Fotografia a New York

-Tamara Corm, senior director alla Pace gallery di Londra

-Arianna Arcara, co-fondatrice di CESURA, fotografa e co-direttrice artistica di Cesura Publish

-Lucia Rocchelli, membro onorario della giuria, architetto

* un quinto giudice verrà annunciato a breve

-Alex Majoli, presidente di giuria, fotografo, membro di Magnum Photos, cofondatore di CESURA e co-direttore artistico di Cesura Publish

 

IN MEMORIA DI ANDY

Andy Rocchelli è stato un fotoreporter italiano, membro e fondatore di Cesura. Ha lavorato come fotogiornalista per otto anni, documentando l’Europa orientale, la Primavera Araba in Libia ed in Tunisia, le violazioni dei diritti umani in Kyrgyzstan e Inguscezia. In Italia, ha lavorato sul fenomeno del velinismo e il rapporto tra migranti e la criminalità organizzata. Al momento della sua morte, nei pressi della città di Sloviansk in Ucraina il 24 maggio 2014, stava documentando le condizioni dei civili intrappolati nel conflitto del Donbass. Russian Interiors, il suo libro fotografico, è stato pubblicato postumo da Cesura Publish. Era un esempio di integrità e correttezza: nel suo lavoro era animato da grande passione e costante determinazione, lo viveva in maniera fisica e intuitiva. I suoi valori sono ancora oggi una delle colonne portanti del nostro gruppo. Aveva la capacità di vedere grandi possibilità nelle piccole cose, e di creare molto da quel poco. La produzione editoriale stampata era un passaggio fondamentale della sua ricerca, in quanto strumento di diffusione e completamento del lavoro. Andy era una insostituibile pietra accendi fuoco e per fare in modo che i suoi valori come fotografo e come uomo possano continuare ad ardere, abbiamo voluto istituire un Grant in suo nome e di permettere a un autore o a un nuovo talento di creare un libro fotografico in piena libertà di espressione, come Andy avrebbe voluto.

 

CESURA

CESURA  è un collettivo fotografico, casa editrice ed un laboratorio attivo in Italia nel campo della fotografia documentaria, di ricerca e sperimentazione visiva il cui intento è creare una forza indipendente e autonoma nel panorama della fotografia nazionale ed internazionale. Dal 2008 è impegnata nel racconto dei fenomeni sociali della contemporaneità, come la documentazione della Primavera Araba e la più recente documentazione della pandemia di Covid-19. I suoi progetti sono stati pubblicati sui principali quotidiani e magazine nazionali e internazionali come Time Magazine, New York Times Magazine, The New Yorker, The Guardian, Le Monde, Internazionale, Repubblica, L’Espresso), ed esposti presso musei come Le Bal (Parigi), MoCP (Chicago), Nobel Peace Center (Oslo), Deichhtorhallen (Amburgo), Draiflessen Collection (Mettingen) e Kulturhuset (Stoccolma).

Per informazioni e contatti:

info@cesura.it  | andyrocchelligrant@cesura.it |+39 0523997198 | Via del Campo Sportivo, 6 Pianello V. T. (PC) 29010 Italy

 

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Romano Cagnoni Award, il tema della “Libertà” invita alla call 2021

Al via la seconda edizione del Romano Cagnoni Award, premio internazionale di fotogiornalismo rivolto ai fotografi di tutto il mondo che, fino al 15 novembre 2021, potranno presentare le proprie candidature. Promosso dalla Fondazione Romano Cagnoni, in collaborazione con Photolux Festival, il Premio nasce nel 2019, in memoria del grande fotoreporter Romano Cagnoni (1935-2018), con l’intento di supportare i fotografi che indagano, con profondità e partecipazione, argomenti legati alla condizione umana, al cambiamento sociale e ambientale, alle crisi umanitarie e alla violazione dei diritti umani nel mondo.Dopo la prima edizione del 2019, che ha premiato come vincitore Gianluca Panella, il Premio si presenta in una veste rinnovata, ad iniziare dal nome RCA-Romano Cagnoni Awardper sottolineare la matrice internazionale dell’iniziativa, che vuole accogliere candidature da tutto il mondo. «Romano è stato un fotoreporter che ha lavorato a livello internazionale, collaborando e pubblicando sulle testate che hanno fatto la storia del fotgoiornalismo, come LIFE Magazine, Sunday Times, The New York Times e tante altre-dichiara Patricia Franceschetti Cagnoni, Presidente della Fondazione Romano Cagnoni – l’idea che un premio porti il suo nome, vuol dire continuare a ricordare quelli che sono stati i valori alla base della sua ricerca e a trasmetterli anche alle giovani generazioni. Allo stesso tempo è un segnale importante per supportare il fotogiornalismo, in un momento di crisi e di cambiamento come quello chestiamo attraversando». Si conferma la fondamentale collaborazione della Fondazione con il Photolux Festival – Biennale Internazionale di Fotografia, co-diretta da Enrico Stefanelli, Chiara Ruberti, Rica Cerbarano e Francesco Colombelli e si instaura una nuova parternship con LensCulture, tra le principali piattaforme online dedicate alla fotografia contemporanea. La Giuria sarà composta da autorevoli esperti del settore: Martina Bacigalupo, fotografa e photo editor Revue 6MOIS; Elena Boille, vice-direttrice e photo editor della rivista Internazionale; Daria Bonera, fondatrice della DB Agency e visual editor di CESURA; Jim Casper, direttore di LensCulture; Manuel Rivera-Ortiz, fotografo e Presidente della Manuel Rivera-Ortiz Foundation (Arles); Moshe Rosenzveig, fondatore e direttore dell’Head On Photo Festival (Sydney); Patricia Franceschetti Cagnoni, Presidente di Giuria. Direttore del Premio è Benedetta Donato.

Il concept per questa edizione è: LIBERTÀ/FREEDOM. Tema che caratterizza la storia dell’umanità, come condizione acquisita dalla nascita o ideale da perseguire e da affermare attraverso i movimenti sociali, la libertà è oggi e mai come prima d’ora, al centro di una riflessione, che si svolge intorno a questioni più ampie. Il fotogiornalismo è innanzitutto una manifestazione della libertà di espressione e di movimento. Libertà che spesso sono ancora negate, se si pensa a fenomeni come i flussi migratori, la possibilità di accesso e la garanzia alle cure sanitarie, gli episodi di razzismo, l’impatto delle azioni intensive perpetrate dall’uomo sul territorio, a scapito delle risorse ambientali e delle popolazioni coinvolte in determinati luoghi della terra. Sono solamente alcuni degli aspetti su cui soffermarsi. Attraverso la narrazione fotografica, la libertà diventa un ambito da indagare ulteriormente per documentare la sua presenza, la sua assenza e il cammino per ricercarla, come condizione che dovrebbe riguardare ogni essere vivente. Al progetto vincitore verrà riconosciuto un premio in denaro del valore di 5.000 euro. Il lavoro primo classificato sarà protagonista di una mostra nell’ambito del Photolux Festival che si svolgerà dal 28 Maggio al 19 Giugno 2022 e di una pubblicazione nel catalogo ufficiale della manifestazione. Il vincitore riceverà inoltre una scultura simbolo del Premio, realizzata da Armen Agop, artista che opera a Pietrasanta, luogo di nascita di Romano Cagnoni. Il Premio prevede inoltre l’assegnazione di menzioni speciali e la pubblicazione, di uno dei lavori finalisti indicati nella shortlist, sulla rivista Internazionale. Il Premio Romano Cagnoni si avvale della media partnership del Photolux Magazine e del patrocinio del Comune di Pietrasanta.

Dead line per l’invio delle candidature: 15 Novembre 2021.

Pubblicazione della shortlist con i nomi dei 10 finalisti: febbraio 2022

Annuncio del vincitore: marzo 2022, in occasione della conferenza stampa del Photolux Festival Edizione 2022.

In quella stessa data verranno rese note le menzioni speciali e il lavoro scelto per la pubblicazione sulla rivista Internazionale. Premiazione e inaugurazione della mostra del primo classificato: maggio –giugno 2022

MATERIALE DA PRESENTARE TRAMITE PIATTAFORMA LENSCULTURE:

-20 Immagini corredate da didascalie, in formato jpeg, lato lungo 1500 pixel, risoluzionemassima 300 dpi, a colori e/o in bianco e nero;

-un testo introduttivo di presentazione del progetto (max 2.000 battute)

-una biografia (max 1.500 battute) e un cv aggiornato formato PDF

-tutti i testi dovranno essere redatti in lingua inglese.

Prima di iscriversi, i candidati dovranno aver preso visione del Regolamento, consultabile sul sito della Fondazione Romano Cagnoni, presentando il materiale come descritto e attenendosi alla procedura indicata: https://www.fondazioneromanocagnoni.com/it/romano-cagnoni-award/

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito e per ulteriori quesiti, è possibile scrivere alla Fondazione, tramite questo indirizzo mail: fondazioneromanocagnoni@gmail.com