Piccole Storie di EyesOpen! #1
Marzo 2017. Il viaggio d’istruzione di quinta liceo, meta: la Grecia. Le tappe da visitare prevedono le pietre miliari dell’arte occidentale: templi, statue e siti archeologici perfettamente conservati per migliaia di anni e considerati da sempre come ideale assoluto di perfezione, di bellezza inimitabile e irraggiungibile e per questo visitati ogni anno da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.
Quella che questi turisti visitano, così come noi studenti, è solo però una faccia della Grecia, quella del passato, quella che tutti desiderano vedere e fotografare. È una Grecia viva, forte, ricca di bellezza e armonia. Ma purtroppo questo non è il suo unico volto.
Infatti durante gli spostamenti da un luogo storico all’altro, l’atmosfera cambia e si fa carico del presente, della quotidianità di un Paese che prima di tutto sta vivendo duramente la crisi economica, ma che allo stesso tempo è parte di una contemporaneità virtuale e dinamica, dove tutto prende parte al continuo fluire del tempo, ciò che il sociologo e filosofo Zygmunt Bauman chiama “modernità liquida”.
“L’inganno della bellezza”, sviluppatosi durante una semplice e breve gita scolastica, intende affrontare proprio questo confronto tra due facce coesistenti di uno stesso Paese, una legata indissolubilmente al passato e l’altra al presente. Quest’ultima, apparentemente negativa, non deve essere ignorata, ma deve essere invece considerata, documentata e soprattutto accettata. Il nostro presente non deve essere abbandonato in virtù di un passato glorioso, ma deve essere curato e valorizzato allo stesso modo, perché questo stesso presente diventerà in futuro un passato che sta a noi determinare.
Riccardo Simoncini è nato ad Asti nel 1998. Frequenta la facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Torino. Fin da molto giovane coltiva le passioni della fotografia, della grafica e del cinema. Nel 2015 vince il Selected Works Prize al concorso fotografico International Filter Photo Contest organizzato da Kenko Tokina. Ha scritto e diretto due cortometraggi: Eyes for All (2015), selezionato dal Sottodiciotto Film Festival e Metamorfosi (2016) selezionato dal Central Film Festival (Missouri).