Questo progetto nasce da un esercizio, quello condiviso di un corso dedicato allo storytelling al quale Pierfranco ha scelto di partecipare qualche mese fa, nonostante il suo percorso di autore sia già avviato e consolidato da tempo. La serie di fotografie che pubblichiamo è frutto di una ponderata ispirazione e della scelta di narrare quanto di più intimo il fotografo avesse da donarci: la storia di suo figlio che sta spiccando il volo verso l’età adulta. Senza mai abbandonare il suo stile fatto di bianchi e neri carichi e contrastati, senza allontanarsi troppo né dalla sua cerchia personale né dalla strada che in tante declinazioni ha già riconsegnato al suo pubblico, questa volta altalena tra i due generi del ritratto e della streetphotography, per una serie evocativa ricca di spunti che arrivano forti a tutti noi. In poche fotografie avvia un dialogo con il figlio, analizza il suo ruolo di genitore, affronta le insicurezze di entrambi. I cambiamenti del suo ragazzo vengono concettualizzati da pose e rimandi, quest’ultimo come un fiore si schiude allo sguardo del padre, quasi che accogliesse queste immagini come una sorta di eredità che gli viene lasciata.
Queste le parole di Pierfranco Fornasieri:
Tra il bambino che era e l’uomo che sarà esiste uno spazio – uno spazio incerto, in cui ogni giorno energie potenziali si liberano in profondi cambiamenti e, sia dentro che fuori, si compiono grandi processi di trasformazione.
Tra il bambino che era e l’uomo che sarà esiste uno spazio – uno spazio incerto, in cui ogni giorno un genitore deve agevolare l’indipendenza del figlio, permettergli di acquisire sicurezza, di prendere consapevolezza della misura delle sue ali e del valore delle sue capacità.
Tra il bambino che era e l’uomo che sarà esiste uno spazio – uno spazio incerto, in cui Lui avvertirà il bisogno di una guida sicura, ma allo stesso tempo verrà calamitato da una voglia di identità, che lo porterà oltre i confini del nido a collezionare percorsi ed esperienze.
Lasciarlo andare significa permettergli di volare verso cieli sempre più lontani.