Torna il Colline Cultura Photo Festival

Si rinnova l’appuntamento all’insegna della fotografia d’autore che ormai da sette edizioni anima i suggestivi dintorni di Torino a inizio autunno: inaugura infatti il 5 ottobre il Colline Cultura Photo Festival, che per un’intera settimana porterà sul territorio nomi noti ed emergenti di questa giovane arte. Organizzato e ideato dal suo presidente Mario Sabatino e dall’associazione culturale Arketipo, curato da Barbara Silbe direttore di EyesOpen! Magazie, vanta il patrocinio della Regione Piemonte Consiglio Regionale del Piemonte, Città Metropolitana di Torino, dei Comuni di Gassino Torinese, San Raffaele, Rivalba, Cinzano, Sciolze e Castiglione, ed è in media partnership con la rivista di cultura fotografica EyesOpen! Magazine. Epicentro delle esposizioni e di tutti gli eventi in programma sarà sempre il Borgo per la fotografia San Raffaele Alto, che nei suoi spazi istituzionali e pubblici, dentro palazzi e chiese sconsacrate, così come lungo i suoi viali, ospiterà diverse installazioni e mostre d’autore, talk e momenti di approfondimento aperti a tutti i visitatori.

Riconfermato anche il tema scelto per fare da filo conduttore alla kermesse che ha un’adesione di pubblico e appassionati sempre in crescita: “Indagare la bellezza. L’uomo, la natura, il paesaggio”, intorno al quale si svilupperanno diverse iniziative, per una proposta culturale diffusa su tutto il territorio. Sulle molteplici declinazioni della bellezza, metafora per articolate interpretazioni, e sull’urgenza di salvaguardare la natura in ogni suo aspetto, si è impegnata la curatrice e giornalista Barbara Silbe (direttrice di EyesOpen! Magazine), per trovare rispondenze nei progetti di fotografi affermati ed emergenti da lei chiamati a prendere parte al festival.

Le molte mostre visitabili con ingresso libero ruotano intorno all’idea che la bellezza sia soggettiva e sull’ambizione che gli autori coinvolti possano spingersi ben oltre il fattore puramente estetico della questione. È trattato come un concetto individuale, regolato da alchimie misteriose, affidato dalle corde che fanno emozionare ciascuno di noi di fronte a ciò che riconosciamo. La bellezza si cela nella dolcezza di un sentimento o nello struggimento di un ricordo, nell’aprirsi al prossimo per aiutarlo, nel suo volto che ci racconta una storia, in uno scorcio urbano o nella fragilità di una geografia che va salvaguardata. Senza mai dimenticare che il fattore estetico è una componente opinabile regolata da diverse variabili: le nostre esperienze passate, l’educazione ricevuta, i bisogni che inseguiamo, la nostra stessa identità. Gli esseri umani cercano se stessi nell’arte come nella natura, ciascuno a proprio modo, e lo sanno bene i fotografi, che per mestiere tendono a indagare la complessità dell’esistenza per trovarne l’incanto e riportarlo fino a noi riletto dal loro sguardo e restituito in immagini indimenticabili che possono renderci più consapevoli.
Loro sono:

PAOLO DI CLEMENTE – RONDA DI CARITA’

Nell’inverno della pandemia, l’autore milanese formatosi all’Accademia di Brera ha trascorso quattro mesi a seguire le azioni sul territorio dell’associazione Caritas “Ronda Carità e Solidarietà Milano ODV”, uscendo con loro la notte per documentare gli interventi di sostegno ai senzatetto della città meneghina. Ricorda il freddo, i cinema del centro storico chiusi e le strade deserte a causa del coprifuoco imposto per tutelare tutti i cittadini contro la diffusione del virus, gli interventi per portare bevande calde, biancheria intima, alla ricerca di persone avvistate e segnalate dai cittadini, insistendo per lasciare loro cibo, sacchi a pelo, aiuti di ogni genere.

ELENA GALIMBERTI – CITTA’ SOSPESE
Architetto che ha lavorato per anni all’estero, è diventata oggi fotografa affermata ed è tornata a operare in Italia. Questa sua ricerca racconta attraverso frammenti di quotidianità sospesa all’interno delle città, momenti di silenzio e bellezza che aiutano a entrare meglio in relazione con i luoghi e le persone. Le città sospese sono un mondo pieno di misteri e desideri, una magnifica complessità fatta di infinite forme e colori, soggetti, particolari, persino incantesimi, tutti quotidiani e reali: la pelle di ogni città. Sono altrettanto le fotografie di Elena Galimberti che ci permettono di vedere il mondo attraverso i suoi occhi. Ognuna di esse racconta una storia che ne sospende (e contiene) altre, comprese le nostre personali, che l’autrice ci permette di raccontare sul suo stesso selciato, sulle sue stesse architetture, sui suoi colori.
VINCENZO PARISI – ON THE EDGE OF WATER BLUES
Vincenzo Parisi è un fotografo documentarista con sede a Bologna. I suoi lavori si concentrano principalmente su tematiche ambientali e culturali. Collabora dal 2019 con l’associazione “7MML” di Brescia nella produzione di documentari, libri, riviste e mostre su tematiche relative all’ambiente. I suoi primi due lavori personali “Down on the short road near the causeway” e “On the edge of water’s blues” hanno riscosso numerosi riconoscimenti e presentati in diversi Festival internazionali
Questo è il racconto della straordinaria siccità che ha colpito il Lago di Garda tra il 2022 e il 2023 e vuole trasmettere il senso di surrealismo e smarrimento, dove è il silenzio sovrasta ogni cosa, in un contesto inusuale per queste zone solitamente affollate di turisti e meta di divertimento. Le persone ritratte sono secondarie all’ambiente che le circonda, vero protagonista delle fotografie, e immerse in un paesaggio allo stesso tempo sinistro ma suggestivo.
RICCARDO PICCIRILLO – NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
Bluesman per circa 20 anni, prima di diventare uno dei più affermati ritrattisti del mondo musicale e dello spettacolo passato per Napoli, il suo principio ispiratore è la bellezza. Non quella esteriore, piuttosto “una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori umani” come la definì Ugo Foscolo. Unire due grandi passioni lo ha reso un uomo fortunato che scatta a tempo di quella musica che conosce bene fino a prevederne le pause di silenzio durante un live. Il suo studio nel cuore del capoluogo partenopeo è frequentatissimo. Le sue fotografie sono state pubblicate sulle principali testate giornalistiche nazionali e internazionali, così come su molte riviste di settore, cataloghi d’arte e vinili. Nel 2021 è uscito il suo primo libro “Il Silenzio che c’è fuori”, edizioni Emuse. Nel 2022 ha ottenuto la nomination agli International Musical Photography Award (Oscar della Fotografia musicale) nella categoria Best Photo agli Abbey Road Studios di Londra.

GIANLUCA PARTENGO – NATURE DEFENCE ANIMALS IN BLACK

Nature Defence è un magazine online dedicato alla natura, all’ambiente e alla conservazione degli animali, con l’obiettivo di informare, aggiornare, educare e mobilitare la comunità, anche attraverso la fotografia, sulle tematiche di tutela e protezione della biodiversità. Animals in Black (AiB), nato come progetto fotografico innovativo, ha l’ambizione di catturare l’essenza e la vulnerabilità delle specie animali a rischio di estinzione, portando alla luce le sfide che affrontano nel loro ambiente naturale. Oggi rimane il progetto principale e la fonte di ispirazione di ND, rappresentando l’impegno del fotografo verso la fotografia come potente mezzo di narrazione e sensibilizzazione

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Le altre mostre sono di Mario Sabatino, Francesco Maneo, Sara Crepaldi e di altri soci dell’associazione Arketipo, compresa quella che raccoglie le fotografe vincitrici del contest per smartphoneography “Mandami una foto del tuo mare”. Giornate imperdibili della kermesse saranno naturalmente i due weekend di apertura e chiusura, arricchiti da incontri, workshop, talk, presentazioni, aperitivi e sessioni fotografiche di ritratti stampati aperte a tutti i visitatori. L’inaugurazione è fissata per il 5 alle ore 16 presso il cortile di Palazzo Ateliè, San Raffaele Alto, alla quale parteciperanno, gli autori invitati e le autorità comunali e regionali. Alle 17 inaugurazione delle mostre in compagnia dei fotografi che vi accompagneranno e saranno disponibili per domande e approfondimenti.
Nel pomeriggio di sabato è fissato anche un talk con il fotografo ritrattista Riccardo Piccirillo e la curatrice del festival Barbara Silbe, che ha anche curato il primo libro dell’autore dal titolo “Il silenzio che c’è fuori”, edizioni Emuse.
Ore 19,30 – Cortile Palazzo Ateliè, Aperitivo Fotografico con degustazioni dei prodotti del territorio, e la sera si terrà un concerto Jazz con Max Gallo Trio, sempre nel cortile di Palazzo Atelie.

Domenica 6 e sabato 12 ottobre, alle ore 10 e alle ore 16.30, di  nuovo appuntamento a San Raffaele Alto per un talk che coinvolge tutti i fotografi esposti in mostra. Seguirà una sessione di ritratti realizzati gratuitamente e stampati al momento, che saranno esposti sul corso principale del borgo.

Domenica 13 ottobre, ore 11 – San Raffaele Alto – talk con gli autori della mostra “Viaggio intorno a casa”.
Ore 17 workshop con Massimo Giordani presidente, di AISM Associazione Italiana Sviluppo Marketing
dal titolo “Intelligenza artificiale e arti visive: nuovi punti di vista per guardare il mondo”

Prenotazioni e ulteriori informazioni: archetipo.to@libero.it

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