Le scelte stilistiche anticipano già molto dell’intento di un fotografo. Nel caso di Giuseppe Della Maria spiegano quasi tutto. Le sue inquadrature strette e il fondale scuro ripetuto, mettono ogni personaggio al centro della scena e tolgono tutti gli elementi superflui intorno. Spazio solo alle espressioni, ai segni lasciati dal tempo e alle storie che questi soggetti gli hanno raccontato. Di ritratti così, ne ha realizzati cento, per altrettanti volti di toscani centenari. Il risultato è un volume importante, edito da Silvana Editoriale, che è fatto di incontri e rivelazioni.
Giuseppe Della Maria ha investito due anni di lavoro in questo progetto e ha corredato il tutto da una cartina che ci mostra i luoghi in cui è stato a trovare i suoi anziani. Questi signori e signore che hanno compiuto o superato il secolo di vita, sono accomunati da una sola particolarità: vivono tutti in Toscana, che nel 2015 ha raggiunto il primato di regione più longeva d’Italia con il record di 1500 centenari. I soggetti si sono prestati all’obiettivo dell’autore per svelarci la loro stessa esistenza, i ricordi e le esperienze di vita, testimoni di un secolo (il Novecento) scosso da due guerre e, subito dopo, coinvolti negli stravolgimenti dei tempi moderni, dalle nuove rivoluzioni industriali fino all’era di internet. Il fondo nero ne esalta le pose, a volte oniriche, teatrali, quasi a volerli trasformare in attori che mettono in scena la loro doppia appartenenza a questo mondo e all’aldilà che li attende. Ci sono massaie e contadini, artigiani e commercianti, marinai e fornai, scrittori e cuoche, così come partigiani, fascisti, sfollati e sopravvissuti alle grandi alluvioni di Firenze e Grosseto. Nei loro sguardi leggi fierezza e dolori, paure e allegria. Alcuni sono inquadrati mentre mostrano una foto stampata di quando erano giovani, spesso le signore sono vestite e imbellettate come andassero a teatro. E gli uomini, lo stesso, con indosso magari una sciarpa o un cappello a rivelarci le abitudini e il carattere.
C’è Milena, che di mestiere faceva la sarta e che ancora oggi fuma dieci sigarette al giorno o Rodolfo, che dopo la guerra aprì con la moglie un negozio di alimentari che trasformò in una fiorente attività; c’è Angelo, vedovo dal 2007, che dice “non so nemmeno io come sono arrivato a questa età” oppure Ida, che era ricamatrice, o Caterina, nata in Garfagnana dove ha lavorato nei campi e ha fatto la sarta, poi con il marito ha aperto una bottega per vendere il carbone e così hanno tirato avanti…. Ogni volto è corredato da una biografia, testimonianza diretta e bell’esempio di indagine fotografica, in bilico fra il genere del ritratto, la sociologia e la documentazione, che contribuisce ad arricchire la ricerca dell’autore. Della Maria trasforma ogni scatto in una storia che ha attraversato un intero secolo.
“Tra le motivazioni che mi hanno spinto a iniziare questo libro fotografico – ci racconta l’autore – ci sono sicuramente la personale curiosità per delle persone così longeve, ma soprattutto la straordinaria occasione di raccogliere le loro singole esperienze di vita. Per tutto il 2016 ho girato la Toscana in lungo e in largo, Isola d’Elba compresa, per intervistare e fotografare nelle loro case queste persone a mio parere molto speciali. Ed è cosi che, attraverso ogni testimonianza, è emersa una ricostruzione corale della storia d’Italia del Novecento. Considerando l’età e quindi le relative date di nascita, ogni intervista raccoglie il periodo di storia nazionale prima e dopo la guerra. Ogni testimonianza è interessante, ogni vita è un piccolo romanzo con la comune cornice storica”
“Solo per fare alcuni esempi – prosegue Della Maria – ho intervistato l’ufficiale della guardia di finanza di Monticiano deportato nei campi di concentramento in Polonia, l’appuntato paracadutista dei carabinieri impegnato nelle campagne d’Africa e successivamente nel dopo guerra nelle missioni per la cattura del bandito Giuliano, il racconto dello scrittore pisano che ha conosciuto il filosofo Benedetto Croce, quella del questore di Polizia di Grosseto durante gli anni di piombo del terrorismo italiano. C’è il pittore viareggino di fama internazionale che ha conosciuto Pablo Picasso, la nobil donna fiorentina che ha incontrato Gabriele D’Annunzio, i gemelli centenari della Lunigiana separati dalla Seconda guerra mondiale. La parte storico-antropologica è stata redatta dal Prof. Fabio Dei dell’Università di Pisa mentre la relazione artistica dal Prof.Giorgio Pellegrini , docente di arte presso la facoltà di architettura di Cagliari. È in elaborazione il sito www.centenariditoscana.it , dedicato esclusivamente al libro”.
Giuseppe Della Maria, “Ritratti di centenari toscani”, a cura di Nicoletta Mafferi, 224 pagine, 100 illustrazioni, edizione bilingue italiano/inglese. Silvana Editoriale, 35 euro.