Fino al 1° agosto, il Museo MASI di Lugano espone per la prima volta in Europa la pregiata collezione Thomas Walther proveniente dal MoMA di New York: oltre duecento capolavori della fotografia risalenti alla prima metà del XX secolo, per un approfondimento focalizzato intorno ai fotografi attivi in quel periodo storico, momento contrassegnato da esuberante creatività e radicali sperimentazioni che hanno consentito loro di superare i limiti di capacità espressive della fotografia trasformando questa arte in un mezzo fondamentale per le arti visive. Non solo i fotografi dell’epoca, ma gli stessi artisti figurativi, approfondirono le potenzialità di questo medium di recente invenzione, avviando tecniche e metodologie che ancora oggi sono alla base di molte tendenze. Ciò non vale solo per l’impiego della fotografia nel giornalismo, in architettura, nella moda o in pubblicità: l’uso di elementi fotografici permeò ogni arte e conobbe una straordinaria diffusione proprio in quei decenni.
La selezione esposta a MASI offre una visione impareggiabile di queste evoluzioni Tra il 1977 e il 1997 il collezionista Thomas Walther raccolse le migliori stampe d’epoca dei più importanti esponenti dei movimenti modernisti, così come una sorprendente selezione di immagini di professionisti meno noti, attivi prima della Seconda Guerra mondiale, riunendole in una collezione unica che il museo newyorkese potè acquisire nel 2001 e 2017. Scattate in città, in campagna, in studio oppure realizzate per esposizioni importanti o per pubblicazioni d’avanguardia, tutte le immagini hanno un unico comune denominatore: le radicali innovazioni con le quali i più importanti fotografi del tempo hanno definito ed esplorato le loro visioni. Accanto a immagini iconiche di autori americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston, o di europei come Karl Blossfeldt, Brassai, Cartier-Bresson, André Kretész e August Sander, la Collezione Walther valorizza in particolare il ruolo centrale delle donne con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Lee Miller, Tina Modotti e altre. Sono infine raccolti qui i capolavori della fotografia del Bauhaus, del Costruttivismo e del Surrealismo, e più di cento pezzi di altri rappresentanti delle avanguardie fotografiche, che evidenziano come la fotografia abbia conquistato la propria posizione centrale nel campo delle arti visive.
La collettiva è a cura di Sarah Meister, curatrice del Dipartimento di Fotografia del MoMA; di Quentin Bajac, direttore del Jeu de Paume di Parigi; di Jane Pierce, assistente alla ricerca della Carl Jacobs Foundations del MoMA.
Catalogo Silvana Editoriale disponibile in inglese e in italiano.