Inaugura questa sera all’Acquario Civico di Milano, e resterà aperta dall’11 febbraio al 13 marzo, la personale di Luca Casonato a cura di Giovanni Pelloso al titolo “Riaffioramenti. Asia on my mind”. Si compone di novanta fotografie di piccole (21x15cm e 44x30cm), medie (60x45cm) e grandi dimensioni (85x60cm) e si propone di “ridar vita”, attraverso il ricordo e l’azione artistica, alle magnifiche carpe che popolano gli stagni del giardino Qinghui a DaLiang in Cina. E’ promossa dal Comune di Milano, settore Cultura e dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica.
Su sue stampe in bianco e nero, Luca Casonato interviene in molteplici sessioni colorando a mano con inchiostri di china il medesimo soggetto. Il progetto espositivo offre al visitatore, oltre all’espressività dell’intervento, una riflessione sulla memoria visiva e sull’inafferrabilità del colore, manifestazione di quelle vite che attraversano lo specchio d’acqua.
“Foglio dopo foglio, nella ricorsività del gesto, in quel continuo ritorno all’inizio, sempre uguale, nel suo cominciamento, e sempre diverso, nel suo epilogo, riporta a una dimensione dell’essere. Ciò che affiora alla mente non è una memoria ascrivibile a un’azione di duplicazione della realtà, tale da potersi ritenere oggettiva e cristallina, ma il risultato di un’esperienza della visione e della rievocazione filtrata da un carico emotivo ricco di suggestioni e di fascinazioni, di pulsioni dell’animo e di invenzioni immaginative che fa di quel vissuto non solo una storia personale e particolare, ma oltremodo incapace di rendersi definitiva poiché sempre in grado di accogliere nuove impressioni e reminiscenze. L’opera di Luca Casonato ci ricorda, in un mondo dove tutto si vorrebbe indubitabile e immutabile, dove a tutto è chiesto di cadere nella cesta della logica e del dato analitico, della contabilità e del metodo sperimentale, di quanto l’uomo sia un essere inafferrabile, capace di sottrarsi a ogni pretesa”.
Giovanni Pelloso
Un viaggio compiuto in Cina nel 2010 ha permesso all’autore di visitare il famoso Qinghui Garden nella regione del Guangdong. Ricco di alberi, fiori, rocce, padiglioni e bacini d’acqua, il classico giardino cinese in miniatura esprime pienamente l’armonia del rapporto tra l’uomo e il paesaggio naturale, ricreando artificialmente quegli equilibri visivi che si hanno in natura e che, fonte di ispirazione e di elevazione, nutrono lo spirito. Pur essendo ancora vivo il ricordo di quel luogo e di quegli istanti, l’autore non recupera mentalmente la certezza della sensazione cromatica, risultando invece indefinita, cangiante, in continuo mutamento. Pur concentrandosi, il colore, questo elemento distintivo, perdendo consistenza, oggettività, ridefinendosi ogni volta, sembra qui appartenere a una realtà soggettiva dipendente da una concatenazione emotiva.
Note biografiche
Luca Casonato (1977), conseguita la laurea in ingegneria edile e la specializzazione in fotografia, decide di completare la sua formazione professionale nel delicato ruolo di assistente: sarà Gabriele Basilico il suo mentore per alcuni anni (2004-2006). Sin dall’inizio, per scelta autoriale, affianca all’attività professionale di fotografo una costante ricerca artistica rivolta alla rappresentazione del frammentato paesaggio contemporaneo e all’estetica dell’ingegneria.
Nel 2019 è uno degli artisti segnalati dalla giuria al Premio Combat Prize 2019.
Nel 2017 vince due menzioni come finalista al One Eyeland Awards 2017, nelle sezioni “Architecture/Historic” e “Architecture/Industrial”.
Nel 2015 partecipa alla residenza d’artista Serre Salentine – Bitume Photofest. Nello stesso anno collabora con la Harvard Graduate School of Design e l’Università di Bergamo al progetto “Casoncelli: from the cow to the stomach (and viceversa)”, REAL Cities – Bergamo 2.035 | Smarter Citizens.
Nel 2014 riceve una menzione d’onore al MIFA, Moscow International Foto Awards.
Nel 2013 collabora al progetto “Watersheds” in mostra alla 2013 Bi-City Biennale of Urbanism\Architecture (UABB), Shenzhen, Cina.
Nel 2012 “Colliders” è primo classificato all’ International Photo Awards 2012 nella categoria “Architecture – Industrial”. Nello stesso anno è invitato a partecipare al festival internazionale “Darmstädter Tage der Fotografie” a Darmstadt, Germania; ed è fra i finalisti al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee.
Nel 2010 e nel 2011 è Visiting Expert presso la South China University of Technology, Guangzhou, Cina.
Nel 2010 col progetto “Colliders” è secondo classificato al Sony World Photography Awards nella categoria “Fine Art – Architecture”. Nello stesso anno è invitato a partecipare a “Le Cose e il Paesaggio”, premio fotografico istituito dal Sistema dei Musei di Valle Camonica.
Nel 2008 partecipa alla Biennale Fotografica di Cracovia nella sezione Voice OFF. È un autore segnalato al “Premio della Qualità Creativa in Fotografia Professionale” indetto dall’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti – TAU Visual.
Nel 2007 è fra i finalisti al premio “Atlante Italiano 007 Rischio Paesaggio” indetto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalla DARC.
Nel 2005 riceve una menzione a “Netshot”, premio di fotografia-web organizzato dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Milano).
Nel 2004 cura la riedizione della mostra “Nelle altre città” di Gabriele Basilico presso il Design Centre, San Donà di Piave (Venezia).
Riaffioramenti. Asia on my mind, di Luca Casonato e a cura di Giovanni Pelloso
Acquario Civico di Milano dall’11 febbraio al 13 marzo
Viale G. Gadio 2, Milano. (MM2 Lanza), Tel. 02 88465750
Orari: martedì – domenica, ore 10:00 – 17:30, ultimo ingresso ore 17:00 (con biglietto). Chiusura biglietteria ore 16:30. Chiuso il lunedì.
Ingresso: 5.00 euro intero, 3.00 euro ridotto, la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario.
Info: www.acquariodimilano.it, www.museicivicimilano.vivaticket.it