Torna a Milano la fotografia solidale di Ri-Scatti

Si apre domani una rassegna che ci piace e che ha valore. Si tratta di Ri-scatti, che quest’anno si trasforma in un invito a guardare oltre il pregiudizio e a scoprire la forza e la bellezza di chi convive quotidianamente con l’HIV. Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, insieme all’associazione di volontariato Ri-scatti ODV, presentano la decima edizione della mostra fotografica RI-SCATTI. L’esposizione, intitolata “Somebody to love”, si concentra quest’anno sulle storie di otto persone con HIV che hanno scelto di raccontarsi attraverso la fotografia. L’iniziativa, promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s, è realizzata in collaborazione con ASA – Associazione Solidarietà AIDS ODV, CIG Arcigay Milano ODV, Fondazione LILA Milano ETS e Milano Check Point ETS, e grazie a LCA Studio Legale, sostenitore della programmazione annuale del PAC.

“In questa mostra la fotografia, da sempre mezzo di auto-rappresentazione, assume una funzione ancor più profonda: diventa uno strumento per contrastare lo stigma che ancora oggi circonda le persone con HIV e, in questo senso, un veicolo di riscatto” dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi . “Al di là dei successi della scienza e dei metodi di cura, infatti, l’approccio sociale, culturale e mediatico a questa epidemia e alle sue vittime muove ancora, spesso, pregiudizi e approcci che provocano un ingiustificato e crudele isolamento. Le immagini esposte danno voce a chi troppo spesso rimane invisibile, offrendo una rappresentazione dell’HIV che porta allo scoperto i pregiudizi e promuove un approccio sensibile al tema”.

La collettiva, curata da Diego Sileo, mira non solo a indagare oggi la percezione sociale dell’HIV, ma anche a fornire un’opportunità per ripensare il modo in cui la società affronta la malattia. I progressi scientifici, infatti, hanno trasformato il virus in una condizione cronica e gestibile, come evidenziato dal principio “U=U” (Undetectable equals Untransmittable), secondo cui una persona in terapia stabile da almeno sei mesi con carica virale non rilevabile non può trasmettere il virus.

L’arte può contribuire a configurare nuovi regimi di uguaglianza, nonché nuovi scenari in cui il visibile e l’invisibile sono sfidati oltre la logica dell’inclusione-esclusione. Le storie raccontate in mostra sono quelle di 7 uomini e 1 donna che hanno accettato di condividere con il pubblico le loro esperienze, e le loro foto sono il frutto di un percorso formativo supervisionato da fotografi professionisti. Storie reali che testimoniano l’affettività di Pic(colo), la rivalsa sullo stigma di Andrés, la forza di Francesco, la creatività pop di Daphne, ma anche i timori di Alberto, il senso di colpa di alchÆmist e la sessuofobia di Soma. Indiscutibilmente è ancora vivo lo stigma nei confronti delle popolazioni chiave, maggiormente colpite dal virus, così come la tendenza a considerare le persone con HIV come
promiscue, spregiudicate, irresponsabili. Il semplice atto di amare qualcuno che vive con HIV per molti implica ancora il timore di mettersi a rischio. Questo nuovo progetto di Ri-scatti è un invito a continuare a parlare di HIV e di AIDS perché, oggi come ieri, Silence = Death.

RI-SCATTI. Somebody to love sarà visitabile gratuitamente fino al 27 ottobre al PAC di Milano. Le foto e il catalogo sono in vendita e l’intero ricavato sarà devoluto alle realtà coinvolte per sostenere le loro attività a favore delle persone che vivono con HIV.

L’edizione 2024 di RI-SCATTI segna un traguardo importante: il decimo anniversario del progetto, nato nel 2014 con l’obiettivo di promuovere il riscatto sociale attraverso la fotografia. Negli anni, RI-SCATTI ha raccontato storie di emarginazione e resistenza e affrontato tematiche scottanti – dalla prostituzione al cyber-bullismo, passando per la malattia oncologica in età pediatrica e i disturbi alimentari – dimostrando come l’arte possa offrire un’opportunità di espressione e rivalsa. Una sala speciale sarà dedicata alla celebrazione di questi dieci anni di successi, ricca di testimonianze e ricordi di coloro che hanno reso possibile le varie edizioni.

Da dieci anni, Tod’s sostiene l’Associazione Ri-Scatti che ha l’intento di promuovere i valori della solidarietà, sostenendo ogni anno una causa sociale differente. L’affiancamento decennale a Ri-Scatti ha lo scopo di rafforzare il ruolo sociale del Gruppo che, da sempre, riconosce alla solidarietà una parte fondamentale del fare impresa, obiettivo che nasce dall’importanza del “restituire” al territorio parte di ciò che proprio la comunità ha permesso di raggiungere.

EVENTI

Nel corso del mese di ottobre il PAC ospiterà alcuni eventi che declinano e approfondiscono il tema della mostra da più punti di vista. Il festival MILANoLTRE porterà al PAC alcuni estratti di Ballade: coreografie di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company (sabato 5 ottobre) e Femenine, il nuovo progetto di Gianmaria Borzillo ispirato all’omonima composizione musicale e alla vita di Julius Eastman (giovedì 17 ottobre). Completerà entrambe le serate una lecture di Stefano Tomassini.

Martedì 8 ottobre Elena Di Cioccio presenterà la sua autobiografia Cattivo sangue, condividendo anche la sua esperienza di persona con HIV, in dialogo con il curatore del PAC Diego Sileo.

Martedì 15 ottobre l’incontro AFTER LATEX – HOUSE OF CARE celebrerà la Ballroom scene, nata a New York alla fine degli anni Ottanta, e il suo impegno nella sensibilizzazione riguardo la prevenzione dell’HIV.

Sabato 19 ottobre il PAC e Le Cannibale presenteranno due performance musicali d’eccezione con Nicky Siano, storico resident del celebre Studio 54 di New York e attivista nella lotta contro l’HIV, e Hiroko Hacci, una delle dj emergenti più interessanti della scena elettronica internazionale.

Giovedì 24 ottobre il talk HIV OGGI, A CHE PUNTO SIAMO? racconterà nuove frontiere nell’ambito della terapia e della prevenzione. Dialogheranno con il pubblico medici infettivologi, attivisti e persone con HIV.

 

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