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Wadi AlFann, la Valle dell’Arte

Barbara Silbe

Esiste un luogo misterioso, pieno di suggestioni, dove il passato si mescola con il presente e con il futuro; dove natura, cultura e storia coesistono all’interno di un paesaggio monumentale che incanta gli occhi di ogni viaggiatore. Si tratta di AlUla, regione desertica dell’Arabia Saudita nord-occidentale, a circa 325 chilometri a nord di Medina e a 1.100 da Riyadh, che ora è pronta ad aprirsi ai viaggi internazionali e aspira a diventare iconica destinazione turistica e culturale mondiale. L’annuncio più recente viene dalla Royal Commission for AlUla, che ha rivelato i progetti per Wadi AlFann, ovvero la “Valle dell’Arte”, un nuovo contenitore per l’arte contemporanea, dove opere epocali di alcuni degli artisti più interessanti di tutto il mondo saranno collocate in modo permanente tra i canyon magici di AlUla pronte ad accogliere chi andrà laggiù. Le nuove grandi opere site-specific, ideate e create per questo spazio, sono di Manal AlDowayan (nata nel 1973, Arabia Saudita), Agnes Denes (nata nel 1931, Ungheria), Michael Heizer (nato nel 1944, Stati Uniti), Ahmed Mater (nato nel 1979, Arabia Saudita) e James Turrell (nato nel 1943, Stati Uniti), e saranno le prime cinque concepite per Wadi AlFann, una spettacolare valle di circa 65 chilometri quadrati. Queste prime cinque opere saranno completate e inaugurate entro il 2024, segnando l’inizio di un programma di commissioni ad altri artisti e di attività che saranno annunciati in futuro.

Creati da alcuni dei più celebri pionieri della land art e da artisti all’avanguardia nell’arte contemporanea, i concetti, la visione e la dimensione storica delle commissioni intergenerazionali di Wadi AlFann segnano un nuovo capitolo nella storia dell’arte. Accostata alle tracce storiche delle antiche comunità del deserto, questa vetrina senza precedenti, contemporanea, ambiziosa e visionaria di opere d’arte, continuerà a crescere negli anni a venire, aggiungendosi all’eredità di questo luogo millenario. Wadi AlFann offrirà una profonda opportunità di sperimentare l’arte in dialogo con la natura. Imparando dal deserto, gli artisti rispondono al paesaggio di AlUla, traendo ispirazione dalla sua topografia scenografica, dai panorami ondulati, dalle notevoli strutture geologiche e dal complesso ecosistema naturale. Le opere saranno realizzate nel rispetto del paesaggio, sullo sfondo delle stupefacenti formazioni di arenaria e dei canyon di questo vasto territorio.

Wadi AlFann offrirà alle comunità locali opportunità senza precedenti di sperimentare l’arte come fonte di educazione, arricchimento, dialogo. Attraverso la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo di competenze e l’impegno dei creativi locali, Wadi AlFann rafforzerà l’economia culturale di AlUla, ispirando una nuova generazione di artisti e incrementando la qualità della vita dei suoi residenti. Questa nuova destinazione epica accoglierà anche gli amanti dell’arte, gli avventurieri e gli esploratori di tutto il mondo in un viaggio culturale trasformativo in un luogo unico, contraddistinto dalla meraviglia creativa e geografica, dando seguito alla storia della regione con il suo ruolo di luogo di scambio interculturale.

Testimone attenta e sensibile delle metamorfosi culturali, la pratica dell’artista saudita Manal AlDowayan ruota attorno ai temi dell’invisibilità, della memoria collettiva e dello status e della rappresentazione della donna. La sua installazione labirintica The Oasis of Stories si ispira ai muri di fango della città vecchia di AlUla, invitando gli spettatori a camminare e a perdersi in una scultura architettonica che riproduce gli antichi spazi degli insediamenti arabi. Sulle pareti dei passaggi labirintici di AlDowayan saranno incise le storie personali e il folklore raccolti dall’artista nelle comunità di AlUla.

Figura di spicco tra gli artisti concettuali degli anni ’60 e ’70 e pioniera dell’arte ambientale, Agnes Denes con la sua opera artistica si distingue per la notevole estetica e per l’impegno con la scienza, la filosofia, la psicologia, la linguistica, la poesia, la storia, la musica e le idee sociopolitiche. Il suo nuovo lavoro continuerà la serie di piramidi monumentali: attraverso un attento esame delle caratteristiche delle rocce, queste nuove piramidi risveglieranno i canyon silenziosi in cui si trovano, rappresentando il passato, il presente e il futuro dell’umanità, esplorando la civiltà, l’avanzamento e la realizzazione, per creare un ambiente mozzafiato.

Influente nella seconda metà del XX secolo e nel XXI, Michael Heizer è noto per la produzione di grandi sculture di terra all’aperto e per il suo lavoro con la roccia, il cemento e l’acciaio presente sia all’esterno che all’interno di musei e gallerie. Le opere di terra, essendo all’aperto nell’ambiente, sono note per suscitare risposte non comuni alle opere d’arte architettoniche. A Wadi AlFann, l’artista introduce incisioni lineari nella roccia arenaria del tutto nuove, che si riferiscono direttamente alla straordinaria geologia della zona e alla varietà di dettagli dell’arenaria di Quweira. Visibili da lontano, la maggior parte di queste opere di grandi dimensioni cambierà aspetto man mano che gli spettatori si sposteranno nell’area. Heizer aprirà presto al pubblico, su base limitata, la sua scultura monumentale “City”, lunga un miglio e mezzo, realizzata a Garden Valley, in Nevada, nel corso di oltre cinquant’anni.

Il medico-artista Ahmed Mater, una voce culturale importante che documenta e analizza la realtà dell’Arabia Saudita contemporanea, crea la sua nuova opera Ashab Al-Lal che esplorerà lo spazio mitico tra l’immaginazione soggettiva e la realtà oggettiva generando un miraggio all’interno delle dune di sabbia. L’artista sfida l’idea del punto di riferimento come simbolo di status e autorità, considerandolo invece un luogo di trasmissione della conoscenza. Creando un’esperienza spirituale e trascendentale per lo spettatore, Mater ha tratto ispirazione dai grandi pensatori scientifici e filosofici dell’età dell’oro islamica. Una mostra di maquette e disegni che illustrano la visione di Mater per quest’opera ha aperto l’8 giugno 2022 ad AlJadidah Village, il quartiere artistico e culturale di AlUla.

Per oltre mezzo secolo James Turrell, figura di spicco del movimento Light and Space degli anni ‘60, ha dedicato la sua pratica all’arte percettiva, indagando la materialità della luce e i limiti della percezione umana. A Wadi AlFann, Turrell si baserà sull’esperienza sensoriale dello spazio, del colore e della percezione, creando una serie di spazi sul suolo del canyon. Sperimentando la consistenza della luce e gli elementi del cielo e del terreno, lo spettatore esplorerà questi spazi attraverso una serie di tunnel e scale.  L’opera esamina la natura stessa del vedere, creando un’esperienza di pensiero senza parole.

La presentazione delle prime cinque opere d’arte sarà accompagnata da un programma pubblico, dinamico e coinvolgente, che includerà spettacoli e visite guidate nella valle. In collaborazione con Madrasat AdDeera, le commissioni di Wadi AlFann offriranno opportunità educative alle comunità locali, tra cui un impegno pratico e basato sulle competenze nel processo di ideazione e installazione delle opere d’arte, sessioni con professionisti dell’arte per sviluppare le competenze e masterclass per i creativi locali con gli artisti incaricati da Wadi AlFann. Alla fine del 2022 è previsto un programma di mostre temporanee, residenze d’artista e simposi pubblici che riuniranno artisti, architetti, ambientalisti, archeologi, agricoltori e comunità locali.

Considerando la conservazione della valle come obiettivo principale, Wadi AlFann è sviluppato in linea con l’impegno della Royal Commission for AlUla nei confronti della biodiversità e il patrimonio naturale della regione, che comprende la reintroduzione di specie selvatiche e la protezione della flora e della fauna autoctone. I padiglioni, le passerelle e i punti panoramici del sito saranno realizzati utilizzando materiali di provenienza locale e saranno posizionati in modo da consentire il libero movimento delle mandrie di cammelli e di altre specie autoctone. Wadi AlFann collegherà anche le due capitali storiche di AlUla: Qurh, una delle sette grandi piazze di mercato dell’Arabia ed Hegra, costruita dai Nabatei oltre 2.000 anni fa, aggiungendo una nuova e ricca dimensione al viaggio attraverso AlUla che collega il suo passato con il suo futuro.

L’arte e la creatività sono una componente importante della Vision 2030 del Regno dell’Arabia Saudita e una parte fondamentale dell’esperienza di AlUla. Il progetto estende l’eredità del sito dalle antiche civiltà al presente, posizionando AlUla come crocevia culturale contemporaneo e destinazione forgiata da artisti. Parte di un nuovo polo di esplorazione, espressione e produzione artistica, Wadi AlFann è uno dei vari nuovi punti di riferimento creativi previsti per AlUla nell’ambito del Masterplan Journey Through Time, insieme alle Perspectives Galleries, all’Arts District e ai Water Pavilions. Il Masterplan Journey Through Time, presentato da Sua Altezza Reale il Principe Ereditario, prevede l’apertura di 15 nuove destinazioni per la cultura, il patrimonio e la creatività entro il 2035.

AlUla è una regione maestosa, ricca di patrimonio naturale e creativo, che vanta una grande eredità di scambi interculturali. Sede dell’antica città nabatea di Hegra, il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita, la regione è stata il crocevia degli scambi culturali per millenni, storicamente sulla via del commercio dell’incenso e un tempo capitale dell’antico Regno di Dadan. Oggi è un museo vivente DI arte e natura, che sta riaccendendo la sua eredità come destinazione culturale vitale. La vasta area, che copre 22.561km², include una valle ricca di oasi lussureggianti, imponenti montagne di arenaria e antichi siti culturali risalenti a migliaia di anni fa, ai regni di Lihyan e dei Nabatei. Il più importante sito di AlUla è Hegra, primo sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità dell’Arabia Saudita. Distesa su un’area di 52 ettari, Hegra era la principale città della parte meridionale del Regno dei Nabatei; attualmente conta oltre 100 monumenti funerari in ottimo stato di conservazione con facciate scolpite finemente negli affioramenti di arenaria che circondano l’insediamento urbano fortificato. Le ultime ricerche effettuate suggeriscono inoltre che Hegra fosse l’avamposto più a sud dell’Impero-Romano dopo la conquista dei Nabatei avvenuta nel 106. Oltre a Hegra, AlUla è sede di affascinanti siti archeologici come l’antica Dadan, capitale dei regni di Dadan e Lihyan, considerata una delle città più sviluppate della penisola arabica nel corso del primo millennio a.C. Si trovano inoltre migliaia di rocce in siti di arte rupestre tra incisioni e petroglifi a Jabal Ikmah. Altri siti di grande interesse sono la Old Town di AlUla, un dedalo di oltre 900 case costruite con mattoni di fango a partire da almeno il XII Secolo, la ferrovia di Hijaz e il forte di Hegra, luoghi fondamentali nella storia e nelle conquiste di Lawrence d’Arabia.

Per ulteriori informazioni visitare: www.livingmuseum.com

@artsalula

#wadialfann

 

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Pinterest come “musa”

E’ trascorso un po’ di tempo dal mio ultimo intervento qui, ma sono tornata carica di argomenti e tips utili per i vostri canali social.

Questa volta mi piacerebbe raccontarvi un po’ di Pinterest, un social ancora un po’ di nicchia, ma d’ispirazione per tanti, soprattutto per chi fa della fotografia la sua passione.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE LEGATA ALLA FOTOGRAFIA

Il web ci offre una svariata offerta  di piattaforme, per crescere, e accrescere, la nostra visione fotografica e Pinterest rientra perfettamente in questo meraviglioso e duttile pacchetto. La differenza, rispetto a social come Instagram, sta proprio nell’A.I. di Pinterest. La sua intelligenza artificiale sfrutta in modo incredibile la tecnologia legata alla fotografia.

Pinterest è forse la piattaforma che premia, stimola e aiuta la condivisione plurima di immagini o contenuti realizzati in contesti diversificati. Non a caso è stato il luogo prescelto per immagazzinare e discernere lavori di autori affermati come Vivian Maier – che difficilmente sono fruibili in altre piattaforme.

Il social dell’ispirazione per eccellenza dove il termine “adozione” di un lavoro altrui non porta magagne dal punto di vista morale o legale.

Basta un nome, un tag o un luogo e il gioco è fatto: ti si aprirà un mondo vastissimo che difficilmente si consumerà, o ti annoierà, nel breve termine.

 

LE AZIONI SU PINTEREST

All’interno di Pinterest, potrai compiere le seguenti azioni:

  1. Ricercare contenuti sulla search bar;                                                        2. Pinnare i contenuti;                                                                      3. Raccoglierli all’interno di una determinata Board.

Quando parlo di Pinnare (Pin) su Pinterest, faccio riferimento ad una azione molto semplice: salvare una determinata immagine.

Una volta cliccato infatti su “Salva” (anticamente definito come “Pin”) potrai scegliere in quale Board o Bacheca conservare l’immagine stessa.

Per creare una Board personalizzata dovrai semplicemente visitare il tuo Profilo Pinterest e cliccare sull’immagine a forma di croce scegliendo se creare una bacheca o un pin.

Ma la cosa eccezionale di questa piattaforma è la creazione di una bacheca dove promuovere la tua attività in pochi semplici passaggi:

  • convertire l’account in profilo aziendale, in modo da aver accesso ad una serie di dati da analizzare e che vi saranno d’aiuto per affermare la vostra presenza su questo social.
  • Compilare tutti i campi del profilo per aiutare le persone a capire chi siete e cosa fate.
  • Aggiungere il link del vostro sito ed eseguire la procedura di verifica dal menu impostazioni, sezione verifica.
  • Aggiungere il pulsante “salva” al vostro sito in modo da facilitare la condivisione dei contenuti.
  • Aggiungere il pulsante “segui” al vostro sito.

 

COMINCIAMO!

Ora siete pronti per cominciare.

Sarebbe bene salvare almeno 10-15 contenuti di valore tutti i giorni, non solo quelli propri, ma anche altrui, di cui è sempre raccomandato verificarne l’attinenza.

La cosa fantastica è che i post condivisi hanno un tempo di vita maggiore rispetto ad altri social. Un’immagine può diventare virale anche a distanza di 5-6 mesi dal salvataggio, mentre su Instagram, Facebook e Twitter un post ha una visibilità di circa 20-30 minuti dal momento della pubblicazione.

 

IL “GOOGLE” DELL’ISPIRAZIONE

Infine Pinterest può essere considerato un vero e proprio motore di ricerca per  trovare la propria ispirazione…quasi meglio di Google per alcuni.

Pinterest è uno di quei social insieme a YouTube ad essere dotato di una search bar interna davvero perfetta. Ti basterà utilizzare la keyword che preferisci, come ad esempio “still life”, oppure perchè no, per l’ambientazione del tuo servizio fotografico natalizio, e avere accesso ad una moltitudine di risultati differenti.

Idee, nuove proposte e nuova linfa vitale per la nostra mente, Un luogo sicuro dove poter riaccendere la miccia della nostra creatività, con l’obiettivo di condividere contenuti visivi.

Tutto questo è Pinterest!

 

Stefania La Rosa

email: info@stefanialarosa.com

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Conosci la Golden Hour?

Hai mai sentito parlare di Golden Hour?

Non mi riferisco a tecniche fotografiche, poiché per quelle siete più bravi voi, ma a quell’intervallo di tempo fondamentale per l’algoritmo per individuare se il tuo post è di valore e che vi consentirà di farlo vedere a più persone.

 

LA FORMULA MAGICA ESISTE?

Ma com’è possibile individuare il Golden Hour?!?

Purtroppo devo darvi una brutta notizia… non esiste una formula magica uguale per tutti per individuarla, ma entrano in gioco diversi fattori per far si che questo avvenga.

Innanzitutto, gli utenti non sono “zombie” che gravitano nello stesso posto tutto il giorno; perciò trattandosi di tempismo, è logico che sarà diverso per tutti, anche se i fusi orari non vengono considerati.

Non è possibile, quindi, raggrupparli tutti in un unico posto e orario durante il giorno o durante la settimana. I tuoi utenti sono vivi, attivi, insomma sono umani.

A questo punto qualcuno potrebbe obiettare dicendo che c’è un’orario in cui la maggioranza dei tuoi utenti sono online. Sbagliato!

Ad esempio, se in Italia la maggioranza è online durante la pausa pranzo, ma i tuoi prodotti sono specificamente destinati a un gruppo di clienti più ristretto che è più probabile che sia online all’ora di cena, ti perderai il tuo target ogni volta, perché hai deciso di affidarti a una soluzione unica per pubblicare per “maggioranza” di utenti online.

 

I COMPORTAMENTI E LE ABITUDINI PRIMA DI TUTTO

Il risultato delle tue pubblicazioni dipende quindi dalle persone che vorrai attirare a te in base a una serie di comportamenti e abitudini legate all’uso dei social del tutto particolari, variando così da individuo a individuo.

Devi quindi effettuare delle ricerche sulle abitudini del tuo target, nello specifico sull’orario in cui preferiscono connettersi durante la settimana.

Come puoi risolvere questo problema?

I social, ancor di più con la pubblicità a pagamento, ti consentiranno di visualizzare i risultati utili ad ottimizzare i tuoi contenuti per lavorare in modo più intelligente. Ti aiuteranno a migliorare e a presentarti nei modi e nei tempi giusti al tuo pubblico e, se qualcosa non funziona, potrai cambiarlo quando vuoi.

 

ATTENZIONE ALLA CONCORRENZA

Inoltre, bisogna anche considerare che, pubblicando nelle fasce orarie di maggior affluenza, si potrebbe correre il rischio di passare inosservati, con i propri post, a causa della forte concorrenza in quel dato momento.

La soluzione è quella di far caso agli orari di pubblicazione dei nostri competitors differenziandoti rispetto alle loro abitudini, al fine di aumentare la visibilità dei tuoi contenuti, non dovendosi disperdere nella moltitudine di post pubblicati in quello stesso momento.

 

GLI HASHTAG

Un altro consiglio, soprattutto, per Instagram, è quello di utilizzare, non solo gli hashtag più popolari, ma anche quelli un po’ meno diffusi, poiché ci sarà più probabilità di catturare maggiore quantità di attenzione, con gli hashtag di una nicchia di grandezza più piccola. In generale questa potrebbe essere una giusta combinazione nella scelta:

2-3 hashtag popolari > 100k.

12 hashtag di nicchia di grandezza media < 100k.

15 hashtag di nicchia più piccoli < 15k.

 

(Vedi anche: https://eyesopen.it/eo-news/2021/03/usare-gli-hashtag-in-maniera-professionale-sui-social/)

 

SPERIMENTA E VERIFICA

Non puoi fare supposizioni e raggruppare i tuoi follower in una folla di utenti che si limitano ad indugiare sul web. Devi sperimentare e provare continuamente, pubblicando diversi contenuti in diverse fasce orarie e paragona i risultati, troverai così le combinazioni migliori per il tuo pubblico.

 

In conclusione devi preoccuparti in primis di conoscere il tuo pubblico e capire quando abbia voglia e necessità di vedere i tuoi post. Questo richiederà un po’ di tempo, ma alla fine raggiungerai il tuo obiettivo di successo.

 

Stefania La Rosa

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Come e perché creare una community sui social

Dopo aver affrontato l’argomento hashtag, questa volta vorrei parlare dell’importanza di creare una community sul web, soprattutto sui social network.

Solitamente come obiettivo si pensa alla vendita o alla visibilità, ma quasi nessuno pensa a creare una vera e propria community online. Eppure, ciò che premia di più nel lungo periodo, è proprio avere una community affezionata, cioè persone che ti sceglieranno sulla fiducia.  In questo articolo, vedremo insieme perché è importante avere una community, come coltivarla e farla crescere nel tempo.

 

COSA SIGNIFICA “COMMUNITY”?

“Community” vuol dire creare un insieme di persone che condividono qualcosa: un ideale, una passione, quindi che hanno qualcosa in comune, che vada  aldilà dei confini geografici.

Il luogo d’incontro diventa lo spazio virtuale che può essere, oltre a Instagram, un forum, un gruppo Facebook, i gruppi Whatsapp e Telegram, le newsletter e, perché no, anche Youtube.

 

COSTRUISCI UNA RELAZIONE

 Ma come si costruisce, nella pratica, una relazione vera e autentica con il proprio pubblico?

 Bisogna sicuramente ascoltare i suoi bisogni e fornire contenuti che siano d’aiuto.

Si parte dalla strategia, quindi da obiettivi molto chiari.

Devi assolutamente analizzare il tuo target e capirne i desideri, per esempio seguendone le conversazioni online.

Cerca di generare conversazioni e interazioni sul tuo profilo, rispondi sempre ai messaggi privati e ai commenti. Segui i profili che ritieni più interessanti e affini a te o al tuo business e commenta il loro contenuti per avviare un dialogo.

Se vuoi testare i tuoi contenuti, coinvolgi i tuoi follower chiedendo opinioni o quali temi vorrebbero che tu trattassi. Questo è possibile attraverso quiz, sondaggi e box per le domande nelle stories.

Crea degli appuntamenti fissi con i tuoi follower, attraverso ad esempio delle dirette, che permettono l’interazione in tempo reale con la propria community.

 E’ importantissimo saper ascoltare chi ti segue, perché questo ti consentirà di trovare stimoli per nuovi contenuti.

Racconta di te… lo storytelling è importantissimo! Condividi le tue esperienze e le tue emozioni, entra in contatto con il tuo pubblico in modo profondo, questo consentirà di creare relazioni più solide.

 

IN CONCLUSIONE

 Molto importante, inoltre, è analizzare il rendimento di ciascun post. Quelli che hanno ricevuto più like, quelli che hanno avuto più commenti, sono quelli che sono piaciuti di più al tuo pubblico,  questo ti consentirà di creare sempre più contenuti di qualità per i tuoi follower.

Concludendo, se la tua strategia è ottenere più follower, inizerai a trascurare le persone che già ti seguono. Creare una community, invece, significa non chiedere solo a una persona di seguirti, ma di mettersi in  relazione con  te e questo di conseguenza porterà il tuo pubblico a fidarsi di te, entrare a far parte della tua community e a provare i tuoi prodotti/servizi che  di conseguenza condivideranno e consiglieranno ad altri.

 

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Stefania La Rosa – Personal branding per fotografi

Eccomi qui con il secondo appuntamento di tips sui Social.

Questa volta vorrei parlarvi del Personal Branding,, di che cos’è e di come può rivelarsi uno strumento potentissimo per il tuo business.

Innanzitutto, distinguiamo il Personal Brand, ovvero la tua identità personale o il tuo marchio e il Personal Branding, cioè l’insieme delle strategie che ti consentono di distinguerti dalla massa; ciò che ti differenzia dalla concorrenza o, meglio ancora, ciò che dovrebbe convincere un cliente ad affidarsi a te piuttosto che a un altro.

Non basta aprire un sito, un blog o una pagina social e gestirla senza alcun obiettivo e strategia, ma significa invece puntare su se stessi in quanto professionisti. Costruire una strategia per comunicare ai potenziali clienti un’identità precisa, forte e differenziante.

Per distinguerti devi prima di tutto decidere in quale ambito o ambiti specializzarti, in quanto è indispensabile definire esattamente cosa fai, in maniera chiara e che non possa dare adito a dubbi a chi segue la tua comunicazione.

Chiediti come impostare la strategia sui tuoi canali ponendoti delle semplici domande:

Quali sono i tuoi punti di forza e le tue debolezze? le minacce? e le opportunità?

Quali sono i tuoi obiettivi specifici, misurabili, ma soprattutto raggiungibili?

Studia il tuo pubblico per individuarne i loro bisogni, studia la tua concorrenza, individua i fotografi più affini a te e trai ispirazione per comunicare meglio il tuo brand.

Così facendo se sei un fotografo generalista come tanti altri puoi trasformarti, ad esempio, in un esperto di food  o un professionista della street photography.

Specializzandoti non aver paura di rivolgerti ad un pubblico troppo ristretto, ma anzi ti sarà più facile crearti diverse nicchie, ma soprattutto ti presenterai a loro con più competenze in quel preciso settore, un portfolio più vasto, maggiori casi studio ed attrezzatura più specifica.

E secondo voi quale potrebbe essere il mezzo migliore per fare personal brandig sul web se non i social?!?! Sicuramente Instagram è il miglior canale per pubblicare immagini, ma per chi di voi si rivolge ad un target “azienda” potrebbe essere estremamente efficace anche curare la propria presenza su Linkedin e perché no delle campagne con post sponsorizzati.

Il mio consiglio è quello di non improvvisare, lavora con metodo e con largo anticipo, crea il tuo piano editoriale, scegli gli argomenti, distribuiscili in maniera puntuale e sistematica.

Fai in modo che tutte le pubblicazioni abbiano lo stesso standard qualitativo, sia a livello di testo che di immagini (approccio, numero d’immagini, descrizione esaustiva).

Riuscire a padroneggiare al meglio il proprio personal branding sui social è un elemento fondamentale che ti contraddistingue e potrà finalmente far percepire ai tuoi potenziali clienti il tuo vero valore.

Se pensi di non riuscire a farcela da solo a gestire la tua comunicazione, non pensare che l’aiuto di un professionista, in questo caso di un Social media manager, significhi per forza affidargli la gestione completa dei tuoi profili, ma è possibile anche richiedere un intervento periodo per la creazione di un piano editoriale, per impostare la strategia oppure per una consulenza una tantum, questo ti aiuterebbe a ridurre sensibilmente i costi.

Stefania La Rosa

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