Il Nord è una geografia lontana, eppure è riferimento. Da lì viene l’attrazione, da quella stella polare che ha guidato migliaia di naviganti in ogni epoca. In quella direzione si va da sempre, con e senza bussola, per il nostro bisogno di conoscenza, conquista, riscatto. Se ci pensiamo bene però, non va dimenticato che c’è un punto più a settentrione per ognuno di noi. Il nostro è diverso da quello che percepisce un abitante dell’Etiopia, ad esempio. E noi siamo meridionali per chi ci osserva dalla Svezia, ad esempio.
Il Nord sa essere inospitale, per la poca accoglienza offerta a un migrante che sbarca in Grecia o per noi, impauriti dal freddo e da tutto quel bianco che invade l’Islanda o le Isole Svalbard, eppure quel punto magnetico ci viene incontro ricordandoci l’avventura più estrema e ambita, quella che ci porta negli ultimi spazi della wilderness e, forse, anche dentro ai nostri limiti.
È un luogo nella testa, una meta, un viaggio che è metafora stessa dell’esistenza e di tutti i suoi scogli.
Sembra puntare verso chi legge e travolgerlo, il Nord, anche in copertina di questo primo numero del 2016 che ospita una barca nel Mare di Bering in tempesta. L’immagine, dinamismo puro scevro da presenza umana, potrebbe farvi pensare che l’intero evolversi delle pagine siano dedicate al racconto di paesaggi glaciali. Qualcosa c’è, affidato all’arte dell’autrice finlandese Tiina Itkonen che manda galleggiando fino a noi gli iceberg della Groenlandia trattati come sculture testimoni dei cambiamenti climatici, ma questa uscita contiene cose che non ci si aspetta, per non smentire mai il taglio concettuale che EyesOpen! Magazine vanta fin dagli esordi.

Abbiamo invitato grandi nomi a sviluppare il tema scelto. La cover story è firmata da Corey Arnold, fotografo e pescatore nell’oceano di fronte alle coste dell’Alaska che descrive la pesca più estrema con un tratto artistico indimenticabile e ci confessa, in una lunga intervista, che ancora non sa decidersi a quale delle due professioni appartiene. Un viaggio lungo le spiagge calde e fredde dell’Europa è il regalo che Paolo Verzone e Alessandro Albert fanno ai nostri lettori, per un progetto ironico e umanista focalizzato sulle differenze e che valse ai due autori una vittoria nella sezione ritratti del World Press Photo 2001. Da segnalare, perché ne andiamo orgogliosi, è la presenza di Eric Lafforgue nella sezione fotogiornalismo: è famoso per i suoi reportage di popoli lontani e per essere stato espulso a vita dalla Corea del Nord avendola rivelata con immagini che il regime di quel Paese ha censurato. EyesOpen! vi svela proprio quelle.

Il nuovo anno ha portato anche dei cambiamenti. Rivoluzioniamo i temi, che avranno un focus sul paesaggio indagato come luogo, come società che lo abita, come stato che lo governa con tutti i suoi cambiamenti e le contraddizioni. Alla rosa dei nostri collaboratori si aggiungono firme autorevoli del mondo della fotografia, prima fra tutte quella del fotogiornalista Francesco Cito, che ogni trimestre produrrà un pezzo di commento la nostra sezione dedicata
al fotogiornalismo. Benedetta Donato invece, curatrice indipendente molto apprezzata, tratterà la fotografia più documentale, concettuale, artistica. Infine a Erminio Annunzi, docente dell’Istituto Italiano di Fotografia e fotografo che da anni fa ricerca sul paesaggio, è affidata una nuova rubrica di pensieri e filosofia.