Nelle suggestive fotografie di Massimo Valentini, non il rumore del mare ma il silenzio dei muri. Queste immagini eloquenti di un abitato salentino ci mostrano (di-mostrano) la desolazione delle strade senza il respiro umano, delle mura slabbrate o splendenti di calce, delle tracce di movimenti bloccati: una moto in attesa di evasione, carrelli sbilenchi, strumenti di lavoro senza mani lavoranti. Le finestre sono serrate, vuoti i balconi e, se una porta si apre, è su un assordante silenzio. Il cielo non è che un ritaglio, manca il respiro, lo sguardo si affretta su un vicolo stretto d’un bianco abbagliante in cerca di luce. Si medita su una edicola con l’icona mariana rinchiusa sottovetro come un giardinetto d’inverno di fiori e di foglie; spuntano accanto immagini di quotidiana devozione e un drammatico crocefisso attorniato dal nodo scorsoio di un rosario. E si apre il dialogo tra l’umanità scomparsa e l’uomo del dolore. “Ecce homo!”: sentiamo l’eco di una voce, in attesa di una resurrezione e del ritorno degli uo-mini. “Ecce homines!”
Prof. Vincenzo Cazzato – Università del Salento
NOTE BIOGRAFICHE
Massimo Valentini è nato nel 1964. Inizia a fotografare come autodidatta circa venticinque anni fa. Predilige la fotografia di architettura e di paesaggio urbano, antropizzato, in cui dell’uomo sono presenti, spesso, esclusivamente i segni. I suoi scatti ci parlano del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente, senza retorica. Racconti senza pregiudizi che pongono interrogativi, lasciano dubbi.
Partecipa a numerose mostre, in questo momento il lavoro “18,45 mt.” è esposto al Centro Italiano Fotografia d’Autore di Bibbiena per Portfolio Italia 2020.
È in uscita il libro “La Quarta Roma” realizzato a quattro mani con lo scrittore Marcello Fiori per proporre una diversa idea di città. Sono pietre e ricordi tenuti insieme da uno sguardo particolare, attento, penetrante e sempre pervaso da un amore incrollabile per Roma.
(Portfolio segnalato da Antonio Verrascina)