L’universo femminile, i suoi sogni, le paure, le emozioni che lo attraversano, è questo il focus del racconto di Daniela Iraci, compiuto attraverso soggetti inanimati, delle bambole, ma intenso e forte come avverrebbe nella vita vera. Le sue bambole sono modelle in posa, sono passanti che attraversano una piazza, sono in un viaggio che percorre spazi, luoghi, dimensioni. Piangono, ridono, pensano e provano gioia o timori, si nascondono dietro inquadrature di taglio, ombre sul volto o abiti vistosi, proprio come delle ragazze incontrate per la strada o le modelle che la fotografa ritrae sulle passerelle o in studio.
Questo lavoro, che l’autrice ha iniziato nel 1997 ed è sempre in evoluzione, attinge alla sua formazione nel mondo della moda, così come al suo essere donna che vive e si muove per questi stessi paesaggi urbani. Le sue bambole sono elemento di fuga dalla realtà, proiezione di una vita senza tempo e senza età che le permette di osservare la realtà con uno sguardo scevro da sovrastrutture. “Guardare il mondo attraverso gli occhi di una bambola – ci racconta – è come osservare la vita con grande onestà e libertà, senza costrizioni e pregiudizi. La figura della bambola che rappresenta la fanciullezza, l’ingenuità, la meraviglia entra a far parte del macrocosmo umano scontrandosi e adattandosi alla nuova realtà”.
“Quando viaggio, spesso porto con me alcune bambole e alcuni look da fotografare – prosegue Daniela – Loro rappresentano me stessa, ciò che vedo, il mio punto di vista, la mia visione e così diventano interpreti e protagoniste di luoghi, contesti, situazioni. Sono una proiezione del mio viaggio di vita. In ciascun ritratto c’è un ricordo, un pensiero, una sensazione provata. Questa è la funzione della fotografia: immortalare attimi fugaci dell’esistenza. Io provo a farlo usando questa proiezione, dove ciascuna donna può riconoscersi e trovare frammenti di se stessa”.
NOTE BIOGRAFICHE
Daniela Iraci lavora nella moda da molti anni, prima come assistente e poi come fotografa. Ha fatto esperienze nel campo della grafica e dell’art direction in alcuni studi di Milano e, dal 1997, si è concentrata sulla realizzazione di immagini fotografiche come ricerca artistica parallelamente all’attività che svolge.
Nelle sue opere è evidente una forte presenza di colori mediterranei, ma non sono assenti sottili contaminazioni di gusto dal Nord Europa e dall’Estremo Oriente. A volte tutto questo viene realizzato con il “collage”, mescolando fotografie di moda con vecchie cartoline, tessuti, fiori e altri materiali.
Alcune di queste immagini sono pubblicate sul libro “Fashion Leftovers” edito da Crash Magazine (Francia) e Diesel, Biz Magazine (Turchia), Addict! Magazine (Belgio). La sua ricerca artistica ha due direzioni: le bambole e la moda interpretata con la tecnica del collage: le prime sono animate da una fervida e fantastica vita interiore e rappresentano la sua ricerca di un mondo perduto e idealizzato; il collage rappresenta la volontà di costruire e decostruire un contesto ricercato e senza tempo intorno ad alcune immagini.
Ha pubblicato editoriali per molte riviste in tutto il mondo, tra queste Cosmopolitan, Marie Claire, Flair, Biz, Vanity Fair, Io Donna, Vogue
MOSTRE
“Altre Visioni” (collettiva) ABC Spazio Consolo – Milano – 1997
“Rencontres Internationales de la Photographie” (collect.) – Arles – 1998
“BAMBOLA” fotografie e video (personale) – Magazzini Generali – Milano 1998
“Come se fossi una bambola”, Palalido di Milano 1998
“PISTILLI” (personale) Foyer del Teatro di Casale Monferrato – 1999
Collettiva Galleria EOS – Milano – 2000
“I nuovi Paesaggi dell’Ufficio” CMR project, Roberto Mutti curatore,
Skira Editore – Milano – 2000
“Il Chiaroscuro delle Violenze” (collettiva) Palazzo della Triennale, Milano, 2000
“Mutation” (collettiva) Ad!dict Gallery – Bruxelles –2000
“Ritrovarsi nello specchio: frammenti di consapevolezza” (collettiva),
Museo Ken Damy – Brescia – 2001 – Roberto Mutti curatore
“HYPE” (collettiva) – Publicis – Milano – 2005
“ORIZZONTI “ (collettiva) – Bel Art Gallery – Milano 2007
“ BOXING” Complesso del Vittoriano – foto e video – Roma – Maggio 2010
“Scatti per bene”a favore del C.A.F. Onlus – casa d’Aste di Sotheby’s – 2012
“Light Chain” Spazio Nour, Viale Bligny 42 – Milano Ottobre 2018 Popdam Magazine
Da aprile 2011 pubblica Popdam Magazine, rivista online dal taglio sperimentale, no profit, che ha l’obiettivo di dare voce e visibilità a chi voglia mostrare il proprio talento creativo: www.popdam.org