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Festival – Torna “Corigliano Calabro Fotografia”

Dopo lo stop forzato dalla pandemia, torna più fertile che mai il Festival Corigliano Calabro Fotografia giunto alla XVIII edizione. L’edizione 2020/2021 si terrà dal 3 al 5 settembre presso il Castello Ducale di Corigliano Rossano, con mostre allestite fino al 31 ottobre.. Autore dell’anno sarà Lorenzo Cicconi Massi. L’evento di cui è Direttore Artistico Gaetano Gianzi, diventa maggiorenne, ma mantiene sempre la formula che ne ha decretato il successo negli scorsi anni: un contenitore di mostre, presentazioni di libri, workshop in aula e sul campo, proiezioni e chiacchierate di fotografia e lettura di portfolio.

Di seguito illustriamo il programma.

PORTFOLIO JONICO XIV EDIZIONE

Il Festival contiene la quattordicesima edizione del PORTFOLIO JONICO della Fiaf che si svolgerà sabato 4 e domenica 5 di mattina al castello Ducale. Numerosi e di prestigio saranno i lettori: Angelo Cucchetto, Giorgio Galimberti, Maurizio Garofalo, Elena Givone Cosmo Laera, Attilio Lauria, Lorenzo Cicconi Massi, Massimo Mazzoli, Fulvio Merlak, Roberto Strano, Valentina Tamborra,

 

CORIGLIANO CALABRO BOOK AWARD II EDIZIONE

Verrà premiato dalla giuria (Gaetano Gianzi, Francesco Cito, Angelo Cucchetto) il lavoro “Non è l’America” di Stefano Pia. il progetto vincitore del secondo Corigliano Calabro Fotografia Book Award, lanciato in partnership con Photographers.it.

 

MOSTRE

Le mostre autoriali di questa edizione saranno di: Michele Di Donato, Antonello Di Gennaro, Danilo Garcia Di Meo, Lorenzo Cicconi Massi, Maria Cristina Comparato, Francesco Faraci, Giorgio Galimberti, Rosa Mariniello, Pierpaolo Mittica, Raffaele Petralla, Roberto Polillo, Clorinda Scura (autrice del circolo organizzatore Corigliano per la Fotografia), Roberto Strano, Valentina Tamborra.

 

WORKSHOP

I workshop di quest’anno saranno due:

Il primo di Francesco Cito dal titolo «MARE NOSTRUM barche pescatori e pesca, il racconto della notte dei tempi» (3-4-5 settembre)

Il secondo di Angelo Ferrillo dal titolo: «Dal progetto al portfolio, tre giorni per raccontare una storia». (3-4-5 settembre).

 

PRESENTAZIONI DI LIBRI

Numerose saranno anche le presentazioni editoriali, con proiezione:

Giuseppe Cardoni, Vita e Morte Rapsodia Messicana

Angelo Cucchetto: DREAMLANDS A.v.

Roberto Polillo: Tra il visibile e l’invisibile

Valentina Tamborra: Skrei- Il Viaggio, una storia tra Italia e Norvegia

Francesco Faraci: Atlante Umano Siciliano

Roberto Strano: Compagni di viaggio

TALK E INCONTRI


Incontro con l’autore dell’anno Lorenzo Cicconi Massi. 
Incontro con Pierpaolo Mittica.

Lo stato dell’arte del fotogiornalismo oggi con Francesco Cito, Pierpaolo Mittica, Valentina Tamborra e Roberto Strano.

 

Trovate il programma completo e tutte le altre informazioni sul sito internet www.coriglianocalabrofotografia.it

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Mostra – Angelo Ferrillo e Sara Rossatelli “Behind Three Stars”

Officine Fotografiche Milano riapre coraggiosamente la stagione espositiva con l’esposizione “Behind Three Stars” di Angelo Ferrillo e Sara Rossatelli, un progetto fotografico che coinvolge i ristoranti italiani insigniti delle tanto bramate tre stelle della Guida Michelin. La mostra è a cura di Barbara Silbe e Chiara Oggioni Tiepolo ed è parte del circuito di Photofestival.

Testo di Barbara Silbe

“La cucina, come la fotografia o qualunque altra arte, è tutta questione di ingredienti e pensiero. E il cibo è stato ed è, per l’umanità, inesauribile fonte di ispirazione. Necessità di sopravvivenza, certo, ma anche gioia per il palato, modo per esprimere il bisogno di bellezza, materia plasmabile percepita da tutti i sensi. Noi italiani mangiamo con gli occhi e, attraverso ciò che prepariamo, ci prendiamo cura degli altri. E’ segno della nostra stessa civiltà al quale molti artisti in ogni tempo si sono dedicati. Apripista della natura morta fu Caravaggio, ma andando a ritroso si trovano raffigurazioni di tavole imbandite anche nelle necropoli etrusche, nella Roma antica, nel Medioevo… Di cibo si parla nell’Odissea, nella Divina Commedia, nelle Sacre Scritture, nel Gattopardo, nel Signore degli Anelli, in Montalbano.

Cucinare, insomma, è cultura e lo spiegano bene queste immagini dedicate agli undici ristoranti che nel nostro Paese hanno ricevuto le prestigiose tre stelle dalla guida Michelin. Una faccenda seria, fatta di impegno costante, di ricerca, di creatività, collaborazione e passione, e non è strano che a indagare queste eccellenze siano stati due fotografi che in queste caratteristiche si riconoscano da diverso tempo. Sara e Angelo hanno condiviso questo percorso nella ristorazione top in perfetta simbiosi, tanto da rendere quasi impossibile distinguere chi ha scattato cosa, con l’intento di dare risposte a domande che si facevano da un po’ e che, forse, ci siamo posti anche noi. Per esempio, come si arriva a realizzare piatti che sono opere d’arte?

Affrancandosi dai classici canoni estetici con i quali tendiamo a immaginare un racconto dedicato a questo universo patinato che non tutti i palati e i portafogli possono permettersi, i due fotografi hanno privilegiato spontaneità ed empatia dietro le quinte, cercando di non interferire con i soggetti inquadrati. Si sono soffermati sui gesti, sull’atmosfera in cucina, sulla naturalezza del flusso di lavoro, sulla cura dei clienti in sala, sui rapporti tra i componenti di queste affiatate brigate organizzate come un’orchestra il cui direttore è lo chef. La ricerca stellare a quattro mani, nata da un’idea dei due autori, è durata due mesi e mezzo. Alla base c’è sicuramente uno studio iconografico approfondito sui generi più comunemente abbinati alla ristorazione, la fotografia di food o, più in generale, i lavori “corporate” e pubblicitari. Lo stile usato da Sara e Angelo si colloca però a metà fra lo storytelling e il reportage, mette in primo piano proprio il pensiero e gli ingredienti di questi piatti inarrivabili, affidandosi alle testimonianze dirette dei vari soggetti fino a svelare, a chi osserva la serie, quanto il backstage di una sfilata sia determinante per la riuscita di qualunque passerella.”

Info mostra

Inaugurazione 17 settembre, ore 19. Aperta dal 18 settembre al 16 ottobre 2020

Orario di visita
da lunedì a giovedì 15.00-20.00
venerdì 11:00 – 13:00 e 14:00 – 18:00

Ingresso gratuito*

*Stando alle attuali limitazioni previste nei regolamenti nazionali e regionali per il contenimento della diffusione del Covid-19, potrebbe essere richiesto ai visitatori della mostra di indossare protezioni personali (mascherine e guanti), oltre al rispetto delle regole di distanziamento.

L’accesso alla mostra è contingentato, max 20 persone contemporaneamente. Consigliata ma non obbligatoria la prenotazione della visita tramite email, scrivendo a ofm@officinefotografiche.org. in caso di mancata prenotazione potrebbe essere necessario attendere.

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Libri – In “258 Minutes” un racconto per immagini a un anno dalle stragi di Parigi

Mi trovo nuovamente a scrivere di un progetto curato da Benedetta Donato, ottima professionista che è anche collaboratore di questa testata. La ragione non va naturalmente cercata in questo legame, quanto piuttosto nello scrupolo con il quale sceglie di cosa occuparsi e come. Segnatamente, mi riferisco al libro del fotografo Angelo Ferrillo da poco pubblicato e sul quale Benedetta ha posto, appunto, la sua firma curatoriale, insieme a quella del maestro Giovanni Gastel. Il volume, edito da Crowdbooks in tre lingue, si intitola “258 Minutes” ed è un lavoro che ricorda e reinterpreta gli attacchi terroristici che sconvolsero Parigi il 13 novembre 2015. L’autore ripercorre quei luoghi a un anno di distanza, le sue scarpe vanno nei siti cittadini dove si è compiuta la catastrofe che fu definita l’11 settembre del Vecchio continente. Ferrillo compie quello stesso percorso del terrore: lo stadio, il café Bonne Biere, la pizzeria Casa Nostra, rue de Charonne, il Bataclan, il ristorante Comptoir Voltaire… Ricostruisce sensazioni, atmosfere e memoria impiegandoci lo stesso tempo: quei 258 minuti che sono trascorsi dalla prima esplosione avvenuta allo Stade de France quella notte (erano le 21.20), fino alla liberazione degli ultimi ostaggi del Bataclan, quando l’orologio segnava le ore 00.58. Sono poco più di quattro ore, durante le quali il fotografo non intende riproporci tracce lasciate dalla distruzione di allora, quanto piuttosto raccontarci il vissuto del qui e ora, il quotidiano che ostinatamente, istintivamente, prosegue per la sua strada trasformando ogni gesto inconsapevole in lotta per tornare alla normalità. Non dimenticare, intendiamoci, ma reagire  comunque anche attraverso la memoria.

La potenza della sua narrazione viene dal fatto che ci venga imposto il ragionamento e il ricordo di quei momenti attraverso l’inquadratura di atmosfere notturne, a volte asettiche altre volte frenetiche, con un distacco circostanziato dalla distanza temporale e affidandosi a immagini che, come l’asfalto, assorbono e attutiscono ogni cronaca. Ferrillo ci vuole dire che siamo in un momento qualunque, in una strada qualunque di una città qualunque. Cosa fa la gente? Manda un messaggino mentre sosta per strada, fa la fila alla cassa del supermercato, cena al ristorante, lega una bici al palo che fu testimone di un’esplosione, sale sui mezzi pubblici, attraversa sulle strisce pedonali. Le bombe e gli spari sono lì, impregnano ogni passo, ma restano relegate a dodici mesi prima. Sono i segni, lo scandire delle ore sulle pagine nere, quel meraviglioso raccolto estrapolato dai social composto da una micro selezione dei post concitati di quella tragica notte, a dirci cosa successe allora. Lui ci rivela la sua visione con un anno di scarto, un’azione del ricordare che non scade mai nella commemorazione, eppure la memoria è talmente viva da fargli sentire il bisogno di raccogliere in un libro quel suo vagabondare. “La sensazione è che manchi qualcosa – scrive Benedetta Donato nel suo intervento – il vuoto che ci sembra riempire alcuni frammenti è dato dall’assenza di appigli e di riferimenti al passato più recente. In questo spazio, Ferrillo costruisce il suo racconto e individua il terreno fertile dove coltivare una relazione visiva tra memoria, luoghi e vita quotidiana – irrimediabilmente snaturati – che hanno a che fare con la storia”. 

Giovanni Gastel, nel presentare il volume l’altra sera in Triennale a Milano, in un incontro affollato che rientra nel ciclo di appuntamenti organizzati da AFIP International in collaborazione con CNA Professioni, ha evidenziato alcune cose importanti. La prima è che Angelo Ferrillo ha un approccio concettuale alla fotografia. Troppo spesso e a torto incluso in quell’inflazionato filone di questa arte che è la street photography, l’autore vira invece verso una progettualità sempre più ragionata in anticipo, che lo porta ad avere una visione profonda di quel che andrà a fare ben prima di iniziare il lavoro. La seconda scoperta fatta dal maestro italiano del ritratto di moda è che Ferrillo ha trovato la sua cifra stilistica, definita dallo stesso Gastel “ferrilliana”: quel bisogno di concettualità ponderata, fatto di una memoria al contrario che gioca sullo spazio e sul tempo, lo applica ora a tutta la sua produzione. Ultima constatazione è che il modo di esprimersi di Angelo Ferrillo trova il contenitore perfetto nelle pagine di un libro. Più che in una mostra, più che su un giornale, serve uno scrigno che si apra un capitolo dopo l’altro, rivelando e conservando nei decenni quel vagabondare. 

Barbara Silbe

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Festival – A Courmayeur per un nuovo appuntamento con la buona fotografia

Si chiama Pho-Bo Festival, prima edizione di una kermesse all’insegna della fotografia che si terrà ai piedi del Monte Bianco, in Val Veny (Aosta), dal 26 al 29 luglio. Noi di EyesOpen! abbiamo deciso di parteciparvi per varie ragioni. Prima fra tutte la concentrazione di bravi autori che si alterneranno fra mostre, proiezioni, workshop, talk, incontri e letture portfolio (domenica mattina) a cui siamo stati invitati. Sarà presente il direttore della nostra testata, Barbara Silbe, che insieme al fotografo Angelo Ferrillo valuterà i vostri lavori per una possibile pubblicazione. Oltre a loro, citiamo tra i nomi confermati Max&Douglas, Alessandro Belluscio, Massimiliano Sticca, Giorgio Galimberti, Davide Camisasca.  Chi si iscriverà, oltre a stare al fresco in uno scenario mozzafiato circondato dal paesaggio alpino, potrà approfondire competenze tecniche e creative, sia in fase di sviluppo che di realizzazione di un progetto, confrontandosi con varie tematiche: dal paesaggio alle riprese outdoor, dal ritratto al reportage alla fotografia naturalistica alla smartphoneography.

Questo appuntamento sarà una full-immersion di creatività all’aria aperta lontani dal caos cittadino, in un territorio ricco si spunti estetici e di riflessione, ottima opportunità per raccontare i luoghi, la gente, la natura, le storie usando la fotografia come linguaggio espressivo, o semplicemente visitando una delle mostre in giro per la città o ascoltando gli autori parlare. Previsto anche un momento “touch and try” a cura di Fowa, con ingresso libero per professionisti e amatori, venerdì e sabato presso il Foyer del Centro Congressi di Courmayeur  per vedere o testare fotocamere direttamente in loco. Iniziative in programma anche per la fotografia “social” o per i più piccoli.

L’Hobo Camping (loc. Cuignon 7, Val Veny), delizioso campeggio adagiato a 1560 metri di quota immerso nella natura selvaggia di una delle valli più belle d’italia, sarà il cuore pulsante di questo lungo evento estivo. Info: info@campinghobo.com, tel. 0165/869073.

Si comincia alle ore 18 di gioveì 26 luglio. Dopo una cerimonia d’apertura durante la quale saranno presentati i docenti, le mostre e Fowa University, ci sarà un open party al quale non potete mancare.

Questo il programma dettagliato:

Venerdì 27 c/o HOBO Camping e Comune di Courmayeur:

Dalle 09:00 alle 18:00 workshop

  • Ritratto – max&douglas (Fowa University)
  • Reportage – Angelo Ferrillo (Fowa University)
  • Action Photo – Alessandro Belluscio (Fowa University)
  • Naturalistica – Massimiliano Sticca
  • Landscape – Davide Camisasca

Dalle 09:00 alle 13:00 workshop

  • Droni: normativa e tecnica – Roberto Ferrarin (Fowa University)
  • Instagram e Fotografia – Raffaele Monaco (Igers Italia)

Dalle 14:30 alle 18:30workshop

  • Droni: normativa e tecnica – Roberto Ferrarin (Fowa University)
  • Instagram e Fotografia – Raffaele Monaco (Igers Italia)

Dalle 20:00 alle 22:00 conferenze e speech autori

  • Dalle 20:00 alle 21:00 parliamo con Mattia Vacca della sua mostra
  • Dalle 21:00 alle 22:00 parliamo con Davide Camisasca della sua mostra

 

SABATO 28 c/o HOBO Camping e Comune di Courmayeur:

Dalle 09:00 alle 18:00 workshop

  • Ritratto – max&douglas (Fowa University)
  • Reportage – Angelo Ferrillo (Fowa University)
  • Action Photo – Alessandro Belluscio (Fowa University)
  • Naturalistica – Massimiliano Sticca
  • Landscape – Davide Camisasca

Dalle 09:00 alle 13:00 workshop

  • Droni: normativa e tecnica – Roberto Ferrarin (Fowa University)
  • Instagram e Fotografia – Raffaele Monaco (Igers Italia)

Dalle 14:30 alle 18:30 workshop

  • Fotografia Aerea – Enrico Pescantini (Fowa University – 2 da 2H cad.)
  • Instagram e Fotografia – Raffaele Monaco (Igers Italia)
  • Baby Photography – Fotografia Istantanea – Giorgio Galimberti (Fowa University)

Dalle 20:00 alle 22:00 conferenze e speech autori (c/o HOBO Camping):

  • Dalle 20:00 alle 21:00 parliamo con Renzino Cosson del territorio e di fotografia
  • Dalle 21:00 alle 22:00 parliamo con Raffaele Monaco e della fotografia Social

 

Domenica 28  luglio c/o HOBO Camping e Comune di Courmayeur:

Dalle 09:00 alle 13:00 workshop

  • Droni: normativa e tecnica – Roberto Ferrarin (Fowa University)
  • Fotografia Aerea – Enrico Pescantini (Fowa University)
  • Baby Photography – Fotografia Istantanea – Giorgio Galimberti (Fowa University)

 Dalle 10:00 alle 13:00 Letture portfolio a cura di EyesOpen! Magazine

Dalle 10:00 alle 18:00 Proiezione in centro delle immagini realizzate da Igers durante il festival e in supporto agli hastag creati ad hoc.

Dalle 18:00 alle 20:00 Festa di chiusura del festival in centro.

Sia venerdì che sabato saranno aperte al pubblico le mostre legate all’evento (con accesso gratuito):

GRANDI AUTORI DI FOWA c/o Sala Congressi Comune di Courmayeur

Una collettiva dei fotografi professionisti e dei docenti di fotografia

WINTER’S TALE di Mattia Vacca c/o Foyeur del Cinema di Courmayeur

Un bellissimo viaggio fotografico nel Carnevale di Schignano

NERO SU BIANCO di Davide Camisasca c/o Museo Duca degli Abruzzi – Ufficio Guide

Un excursus nei paesaggi suggestivi ed incredibili del territorio.

(l’accesso per gli iscritti a PHO-BO è gratuito)

Altre informazioni qui: https://phobofestival.com/

 

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Workshop – Nuove declinazioni del ritratto

Vi segnaliamo una tre giorni fotografica di qualità che sta girando l’Italia. Dopo la tappa di Milano, è la volta di Napoli l’8, 9 e 10 giugno.  Il workshop è mirato a istruire i partecipanti all’utilizzo del ritratto come linguaggio, comunicazione, racconto, ricerca introspettiva. A guidarvi nelle giornate di laboratorio ci saranno gli Hasselblad Ambassador max&douglas e Angelo Ferrillo.

Si passeranno in esame le varie declinazioni del genere: dal ritratto posato a quello ambientato, dal reportage al ritratto di strada, quattro espressioni differenti che sono rami dello stesso approccio alla persona. A completare il percorso, la stampa delle immagini realizzate durante il lavori posati e ambientati.

Il programma sarà così sviluppato:

Venerdì (dalle 19:00 alle 22:00) si affronterà il ritratto da un punto di vista teorico, analizzando autori, linguaggio, semantica, tecnica e tipologie.

Sabato (dalle 10:00 alle 18:00) si affronteranno le tipologie di ritratto mettendo in pratica i canoni teorici studiati il giorno prima. I partecipanti saranno divisi in due gruppi e si alterneranno passando dallo studio alla strada.

Domenica (dalle 10:00 alle 18:00) si dedicherà la giornata all’editing, alla post produzione e alla composizione del portfolio di ogni partecipante, per arrivare a una selezione di immagini che verranno infine stampate per dare concretezza maggiore ai risultati ottenuti durante il laboratorio. Chiuderà la giornata un aperitivo conviviale di scambio.

I partecipanti NON realizzeranno ritratti di modelle, come nella tradizione della varietà formativa contemporanea, ma di soggetti comuni che verranno rintracciati tra la gente comune, approccio che differenzia questa experience dalle altre offerte dal mercato. I partecipanti non scatteranno tutti insieme, ma uno alla volta, seguiti passo passo dai docenti. Dalla ricerca del soggetto, all’impostazione tecnica, allo scatto, all’editing, alla postproduzione, alla composizione del portfolio, alla stampa alla messa in opera.

Il limite massimo di partecipanti è fissato per n. 20 (2 gruppi da 10 persone).

Il costo è fissato per € 249,00 IVA compresa.

Agli iscritti IgersItalia verrà praticato uno sconto, pagando solo € 199,00 IVA compresa.

I prossimi appuntamenti saranno Bologna e Roma.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni: info@angeloferrillo.com

 

max&douglas
Ambassador Hasselblad, lavorano insieme dal 1998, anno in cui terminano l’ Istituto Europeo di Design di Milano. Una delle prime “coppie creative” nel mondo della fotografia, sicuramente la prima in Italia. Iniziano a lavorare in campo pubblicitario e successivamente inizia la collaborazione con numerose ed importanti riviste italiane ed estere, delle quali realizzano innumerevoli copertine.

www.max-douglas.com

 

Angelo Ferrillo

Ambassador Hasselblad nasce a Napoli nel 1974 dove intraprende gli studi di Ingegneria e mentre lavora, si appassiona alla fotografia, formandosi da autodidatta, come è regola che sia, fino ad approdare nel mondo fotografico professionistico. Attualmente si occupa di fotogiornalismo come freelance, e di fotografia corporate, inoltre insegna fotografia e comunicazione visiva presso lo IED Milano e Officine Fotografiche Milano.

www.angeloferrillo.com