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Portfolio – Paolo Di Clemente, Ronda di carità

Nell’inverno della pandemia, l’autore ha trascorso quattro mesi a seguire le azioni sul territorio dell’associazione Caritas “Ronda Carità e Solidarietà Milano ODV”, uscendo con loro la notte per documentare gli interventi di sostegno ai senzatetto della città meneghina. Ricorda il freddo, i cinema del centro storico chiusi e le strade deserte a causa del coprifuoco imposto per tutelare tutti i cittadini contro la diffusione del virus, gli interventi per portare bevande calde, biancheria intima, alla ricerca di persone avvistate e segnalate dai cittadini, insistendo per lasciare loro cibo, sacchi a pelo, aiuti di ogni genere.

“Stiamo parlando di oltre dodicimila persone – racconta Paolo Di Clemente – che trovavamo raccolte ai piedi delle vetrine, nei parchi, sulle panchine, agli angoli delle vie di Milano. Sono senzatetto, che ho scelto di inquadrare raccontandone la loro routine quotidiana, vissuta ai margini della società, separati dai milanesi come due universi distinti, fatti di regole e cadenze proprie, che si affiancano su binari paralleli che mai si toccano. A fare da ponte, ci sono i volontari, che tendono la mano, con pazienza, rispettando i tempi e le dinamiche di queste persone che quella mano, nella maggior parte dei casi, la rifiutano o la temono. Ho voluto conoscere e indagare questa realtà coi miei occhi, stanco di rappresentazioni stereotipate e disturbato dalle foto scattate dal marciapiede di fronte col teleobiettivo, che finiscono per ledere la dignità dei soggetti, per strumentalizzarli, senza una sincera volontà di conoscenza. Il mio desiderio è stato quello di incontrare questi uomini e donne che vivono per la strada e tra gli alberi dei parchi urbani, così come i volontari e gli operatori civili che lavorano tra frustrazione e sorrisi, nel tentativo, a volte boicottato dal sistema stesso e dalla burocrazia, di riconoscerli, nominarli, censirli, aiutarli e, nel migliore dei casi, reinserire qualcuno di loro. Con le mie fotografie ho cercato di prestare attenzione, chiamarli per nome, considerarli come persone, rompendo il bozzolo che li protegge dall’umiliazione dell’essere sempre giudicati, e ho voluto narrare senza retorica i gesti di chi li aiuta e li assiste, in due distinti piani di osservazione”

 

Note biografiche

Mi chiamo Paolo Di Clemente, sono nato a Milano nel luglio del 1971. Negli anni ’90 ho collaborato prima come assistente nello studio del fotografo Gik Piccardi per servizi di moda e beauty, e in seguito ho lavorato come fotografo nello stesso campo, in parallelo alla mia professione di disegnatore di fumetti e illustratore che continua ancora oggi per la Sergio Bonelli Editore e altre realtà internazionali. Sono attratto dalle storie e amo la foto documentaristica e di réportage, il ritratto, e mi interessano tutte le declinazioni della figura umana.

Instagram: @paulmartdicle

www.paolodiclemente.myportfolio.com