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Celine Croze – The Drifters

L’autrice sembra voler inconsciamente analizzare se stessa attraverso i sogni che si manifestano costantemente da diverso tempo. Con le sue foto Celine cattura frammenti di queste esperienze e li mette insieme, analizzandoli alla ricerca della verità. Ci restituisce un mondo inquieto, le sue immagini attraggono lo sguardo, ma allo stesso tempo quando le hai davanti senti la necessità di trovare una via d’uscita, come all’interno di un labirinto appena illuminato cosi come le figure che lo popolano. Guardando il suo lavoro ti sembra di essere all’interno di una versione ancora più inquieta e tormentata del famoso romanzo di Lewis Carroll, dove Celine prende il posto della protagonista Alice.

Antonio Verrascina

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Sono anni che faccio lo stesso sogno, è notte e sono circondato dall’acqua.

Conosco il posto nel profondo, vorrei dire che è la mia città, ma non lo è.

L’atmosfera è pesante. Nuoto senza meta quando mi ricordo che devo salvare qualcuno, questa persona appare in mezzo al nulla o al tutto. La conosco, la tiro, la porto a riva. Guardo il cielo, le stelle mi dicono di non avere paura. Mi sveglio.

Il giorno dopo, sono nell’acqua, è notte. Qui è un mondo sull’orlo di un precipizio. L’urgenza di un gesto, di un grido. È un’oscillazione costante dal visibile all’invisibile, tra ciò che si rivela e ciò che scompare.

Sempre al limite della rottura che traduce la vulnerabilità del mondo che guardo.

Poi ci sono questi corpi come territori e questi luoghi che traboccano su questi corpi. Il mio occhio fa scorrere lentamente i personaggi che incrocio verso una storia dal clima inquieto,

Come i fantasmi di una società fratturata attraverso una sacra ricerca visiva.

Come le ombre del mio passato che cercano solo di essere rivelate per scomparire e rinascere.

E se fossero tutti me, una stessa persona dispersa che si sforza di trovare la sua unità.

Celine Croze

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Note biografiche

Celine Croze è un’artista visiva nata in Marocco e residente a Parigi con un background nel cinema. Sensibile alle crepe che la nostra società sta attraversando, Celine usa i codici del cinema per trasgredire il mondo che sta guardando.

Il suo lavoro parte sempre dal mostrare una storia. Per entrare nella frattura. Svanire e trovare il tempo del mondo. C’è questo impulso animale che rasenta l’urgenza e culla il pericolo. Ricava dal suo background cinematografico e di scrittura narrativa una visione del mondo nascosto, per andare oltre i limiti che viviamo e vediamo. Ombre e luce, la dualità interiore dell’essere umano diventano una sorta di pura ricerca umana.

Nel 2019, vince il Festival In Cadaqués con ” SQEVNV “, e il Revelation Price

tra Festival Map e il Face à la mer.

Nel 2020 vince il Prix Mentor 2020 con “Male Madre”.

Nel 2021, è una delle finaliste del premio HSBC 2021 con ” SQEVNV ” che è stato esposto in aprile al Festival Instantes in Portogallo.

Il suo lavoro “Nothing Happenned” è stato esposto in aprile 2021 al Rencontres de la jeune photographie internationale de Niort. È una delle vincitrici del “Tremplin Jeunes talents” del Festival Planches Contact di Deauville 2021.