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Porftolio – Martín Ordeñana. La vita degli artisti circensi

Pubblichiamo questa serie di ritratti agli artisti del circo Armando Orfei, realizzati da un fotografo di origine argentina che vive e lavora nel nostro Paese. Lui è Martín Ordeñana, la sua indagine visiva racconta il quotidiano di giocolieri, equilibristi, clown, domatori, venditori di zucchero filato e operai addetti a montare il tendone di questo spettacolo itinerante d’altri tempi. Da tutti i protagonisti, da gesti e sguardi regalati alla fotocamera, emergono una grande umanità, la passione, a volte l’allegria, la serietà e l’impegno con in quale si preparano. Un senso tangibile di comunità, quasi fosse una grande famiglia allargata, li accompagna nel loro sacrificio per divertire il pubblico in ogni località dove si fermano. Come introduce lo stesso autore, “Qui si va, e si torna, per trarne un certo conforto e un sorriso. Le luci si spengono, e sulla ribalta viene il presentatore che, con voce trionfale, annuncia: Signore e signori, ecco a voi il circo”. Il fotografo ha voluto concentrarsi su singole storie che, radunate, formano un esauriente racconto di quelle atmosfere. Si è mosso dietro le quinte e sulla scena, facendo arrivare fino a noi entrambi i volti di un mondo itinerante complesso e, talvolta, controverso.

 

NOTE BIOGRAFICHE

Sono nato e cresciuto nella cosmopolita Buenos Aires, dove ho respirato sin da piccolo un’atmosfera carica di stimoli innovativi e culture diverse. 
Alterno il lavoro fotografico a quello di ricerca nel campo delle arti visive. Due aspetti complementari della mia grande passione per le immagini. Scatto dopo scatto, sposto il mio sguardo lasciando libera l’immaginazione e cercando di raccontare le storie che si nascondono dietro i volti, le linee fluide di un corpo, le curve di un paesaggio, le geometrie di una città.
Dai ritratti ai reportage, attraverso l’obiettivo della fotocamera, provo a raccontare il mondo così come lo vedo, con uno sguardo sincero e libero da condizionamenti.

Ho studiato Grafica e Comunicazione alla Scuola Internazionale di Grafica a Venezia dove ho anche seguito un corso fotografico analogico e sullo sviluppo in camera oscura.

Ho seguito il corso “Seeing Through Photographs” al Museum of Modern Art – MoMA

Ho partecipato, come docente di Fotografia, all’Université Paris Ouest Nanterre La Défense, trattando l’argomento: ‘La photographie et la Création de Valeur pour l’entreprise et pour le consommateur’.

Le mie fotografie sono state pubblicate su diverse riviste e testate nazionali ed internazionali tra le quali:
 Vouge Italia, Elegant Magazine, Fashion, Portrait, Procne Magazine, Level Magazine, Futbol, La Repubblica, Corriere della Sera, La Nacion, Il Messaggero, Il Gazzettino, Il Friuli, TeleFriuli, Rai FVG. Alcune, invece, sono state utilizzate nel Film “Encintados” di Gianfranco Quattrini -Proyecto Ganador del Concurso de Largometrajes de Ficción del Ministerio de Cultura del Perú. Una coproduzione peruviana-argentina del 2020

RICONOSCIMENTI E PREMI AWARDS:

2022 – IPA International Photography Awards
Honorable Mention in the 2022 edition of the International Photography Awards

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A Lugano capolavori dal Museum of Modern Art di New York

Fino al 1° agosto, il Museo MASI di Lugano espone per la prima volta in Europa la pregiata collezione Thomas Walther proveniente dal MoMA di New York: oltre duecento capolavori della fotografia risalenti alla prima metà del XX secolo, per un approfondimento focalizzato intorno ai fotografi attivi in quel periodo storico, momento contrassegnato da esuberante creatività e radicali sperimentazioni che hanno consentito loro di superare i limiti di capacità espressive della fotografia trasformando questa arte in un mezzo fondamentale per le arti visive. Non solo i fotografi dell’epoca, ma gli stessi artisti figurativi, approfondirono le potenzialità di questo medium di recente invenzione, avviando tecniche e metodologie che ancora oggi sono alla base di molte tendenze. Ciò non vale solo per l’impiego della fotografia nel giornalismo, in architettura, nella moda o in pubblicità: l’uso di elementi fotografici permeò ogni arte e conobbe una straordinaria diffusione proprio in quei decenni.

La selezione esposta a MASI offre una visione impareggiabile di queste evoluzioni Tra il 1977 e il 1997 il collezionista Thomas Walther raccolse le migliori stampe d’epoca dei più importanti esponenti dei movimenti modernisti, così come una sorprendente selezione di immagini di professionisti meno noti, attivi prima della Seconda Guerra mondiale, riunendole in una collezione unica che il museo newyorkese potè acquisire  nel 2001 e 2017. Scattate in città, in campagna, in studio oppure realizzate per esposizioni importanti o per pubblicazioni d’avanguardia, tutte le immagini hanno un unico comune denominatore: le radicali innovazioni con le quali i più importanti fotografi del tempo hanno definito ed esplorato le loro visioni. Accanto a immagini iconiche di autori americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston, o di europei come Karl Blossfeldt, Brassai, Cartier-Bresson, André Kretész e August Sander, la Collezione Walther valorizza in particolare il ruolo centrale delle donne con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Lee Miller, Tina Modotti e altre. Sono infine raccolti qui i capolavori della fotografia del Bauhaus, del Costruttivismo e del Surrealismo, e più di cento pezzi di altri rappresentanti delle avanguardie fotografiche, che evidenziano come la fotografia abbia conquistato la propria posizione centrale nel campo delle arti visive.

La collettiva è a cura di Sarah Meister, curatrice del Dipartimento di Fotografia del MoMA; di Quentin Bajac, direttore del Jeu de Paume di Parigi; di Jane Pierce, assistente alla ricerca della Carl Jacobs Foundations del MoMA.

Catalogo Silvana Editoriale disponibile in inglese e in italiano.