In questa copertina non c’è niente da spiegare.
E’ tutto lì, in quelle facce, in quelle posture impalate, nel salotto pieno degli oggetti che hanno scandito una vita: una teiera, una candela, quadri appesi, qualche fiore.
A firmare questo lavoro, la cui parte inedita e pensata apposta per EyesOpen! Magazine si sviluppa poi nelle pagine interne, è Settimio Benedusi. Lui, tra i nostri più apprezzati fotografi di moda, è in piedi accanto all’anziana madre. Entrambi svestiti si prestano a un autoscatto fatto con il cellulare.
L’immagine è comparsa per la prima volta lo scorso agosto sui social network, momento celebrativo di un papà scomparso otto anni prima e svelato al mondo da un fotografo notoriamente più abituato a spogliare gli altri piuttosto che a mettere a nudo se stesso.
Un ritratto di famiglia, insomma, che arriva dritto alla nostra parte emotiva, sottolineando un senso di perdita vivo nel tempo e ancora doloroso. La loro assenza parla della nostra, dei lutti che sono bagaglio comune, come condivise e inevitabili sono le paure da affrontare.
Non manca però ironia, in questa messa in scena: quella di una donna ultraottantenne che sta al gioco del figlio, quella del figlio che la coinvolge e la fa girare per la rete in mutante e reggiseno, quella di un pudore che cade di fronte a chi li osserva.
Per parlarci di un’assenza che sopravvive e si salva nella memoria, che è presenza in noi.
Barbara Silbe vive e lavora a Milano. Co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine, fin dagli anni Novanta scrive di arte, fotografia, tecnologia,cultura e turismo anche sulle pagine del quotidiano il Giornale. Ha inoltre collaborato con varie testate, tra cui Style, Il Fotografo, Espansione, Digitalic, Donna Moderna. Anche i suoi lavori fotografici seguono gli stessi percorsi e sconfinano spesso in altri. È specializzata nel ritratto e nel reportage di viaggio.
Ha un blog che si occupa di fotografia ospitato sulla home page del sito del quotidiano Il Giornale