L’immagine incontra il mondo al Festival Fotografico Europeo

Il bel festival organizzato da Archivio Fotografico Italiano apre oggi la sua dodicesima edizione con una rosa di appuntamenti e mostre imperdibili, curate dal direttore artistico Claudio Argentiero, che animeranno il territorio della provincia di Varese fino al 28 aprile.

Patrocinato dalla Commissione Europea, dalla Provincia di Varese, e dalle Amministrazioni comunali di Legnano, Busto Arsizio, Castellanza, Cairate e Olgiate Olona, con la condivisione di: Archivio Letizia Battaglia, ILISSO Edizioni, Istituto Italiano di Fotografia, EMERGENCY, FP SCHOOL Scuole di Fotografia, gallerie e realtà private tra cui: Barbara Frigerio Gallery Milano, Galleria Boragno Busto A., A&A Studio Legale Busto A. e Milano, Spazio Arte Farioli Busto Arsizio e il supporto tecnico di EPSON Digigraphie, si pone l’obiettivo di promuovere la fotografia d’autore e il linguaggio espressivo, attraverso percorsi visivi articolati, aperti alle più svariate esperienze.

Un progetto culturale e artistico dedicato alla fotografia storica, moderna e contemporanea, con un approccio interdisciplinare che vede importanti autori a confronto con fotografi emergenti, italiani e provenienti da diversi paesi del mondo. Il programma è arricchito da conferenze, proiezioni, presentazione di libri, workshop e iniziative site specific, il cui obiettivo è approfondire l’evoluzione del linguaggio fotografico e visivo. Un crocevia di esperienze dove esperti del settore, studenti, appassionati, ricercatori e professionisti potranno confrontarsi per una crescita collettiva. Il Festival ha tra le finalità anche quella della valorizzazione del territorio, da far
conoscere e scoprire mediante una comunicazione mirata, immagini d’archivio e campagne contemporanee.
Va visto come una sorta di laboratorio culturale dedicato all’arte della fotografia che si apre all’Europa e che dialoga con la gente
attraverso gli sguardi dei grandi autori, mettendo a fuoco le aspirazioni, i linguaggi e l’inventiva di artisti con differenti peculiarità stilistiche.

La proposta comprende in tutto diciotto mostre, conferenze, proiezioni, presentazione di libri. Un programma espositivo articolato che muove dalla fotografia storica al reportage d’autore, dalla fotografia d’arte all’architettura, dalle ricerche creative alla documentazione del territorio, tema da sempre caro al festival e al suo curatore.

Palazzo Marliani Cicogna, a Busto Arsizio, Varese, ospiterà la mostra dedicata a Roberto Kusterle “Una mutazione silente. I segni della metembiosi”; la personale di Carmelo Bongiorno, “L’isola intima, radiografie dell’anima. Fotografare è un atto d’amore” e quella di Gabriele Maria Pagnini “Ritratti 1970-2000”.

Al Museo del Tessile di Busto Arsizio, Varese, dal 23 marzo Stefano Barattini, “Ex fabbrica. Monumenti del lavoro”.

Alla Galleria Boragno, via Milano 4 Busto Arsizio, fino al 24 marzo è esposta con ingresso libero l’artista brasiliana Isabel Lima, con la sua personale dal titolo “Le mie amine salve”, oltre al progetto di Fulvio Francone “La terra e la luna” dal 6 al 14 aprile.

Da Spazio Arte Farioli, via Silvio Pellico 15 Busto Arsizio, dal 23 marzo al 14 aprile esporrà Erminio Annunzi col suo lavoro “Nel buio si cela la luce”.

Al Castello Visconteo di Legnano va invece in scena Maurizio Galimberti con “La promessa – Marcinelle: 8 agosto 1956, concept by Paolo Ludovici, dove l’autore prosegue la sua riflessione sul senso della storia e del tempo con questo nuovo lavoro. Lo affianca una retrospettiva dedicata a Letizia Battaglia “Le immagini, la storia”, e il reportage di Laura Salvinelli “Afghana” che racconta il centro di maternità di Emergency nella valle dl Panjshir. Per finire Joseph-Philippe Bévillard che racconta i Mincéir, minoranza etnica tradizionalmente nomade originaria dell’Irlanda, e Natla Grigalshvili con “La terra dei Doukhobor”

A Castellanza, Varese, un’altra rosa di proposte interessanti.

A Villa Pomini fino al 14 aprile la retrospettiva dedicata a Carlo Bavagnoli recentemente scomparso, e al suo racconto “Sardegna 1959. L’Africa di casa”, affiancata da “Adagio Napoletano” di Stefania Adami, da una collettiva degli studenti del II° anno dell’Istituto Italiano di Fotografia dal titolo “Paesaggi di luoghi senza volto” e dalla personale di Roberto Lugano “Punto Zero”.

La Chiesa dei Santi Innocenti di Olgiate Olona, Varese, allestisce “La terra di sotto” di Luca Quagliato e Luca Rinaldi.

Il Monastero di Santa Maria Assunta di Cairate, Varese, sopita Armando Bottelli con “Natura in mostra” e i “Berbere portraits” di Rui Pires.

Per consultare tutto il programma di eventi collaterali che sono proposti durante tutto il periodo del festival, www.europhotofestival.com

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