AlUla, scritto in questo modo strano di maiuscole e minuscole ondeggianti come le dune del deserto, è una città millenaria che si trova sull’antica via dell’incenso nei territori a Nord Ovest dell’Arabia Saudita. Nel 2019 il Paese ha finalmente aperto le sue frontiere al turismo internazionale permettendo ai viaggiatori di andare a visitare quest’oasi fertile che è luogo di eterna rigenerazione, dove tradizione, cultura, arte e avventura si incontrano in un paesaggio di stupefacente bellezza naturale.
Per promuovere l’incanto di questo sito patrimonio Unesco, la fotografia contemporanea è stata chiamata a leggerne ogni aspetto, e a reintepretarlo. Sulla Promenade du Lavrotto del Principato di Monaco, fino al 3 settembre una mostra dal titolo “AlUla: A Tapestry of Creativity” fa conoscere all’Occidente i suoi tesori geologici, archeologici e artistici e ne celebra la vibrante cultura, la storia e gli affascinanti paesaggi. L’esposizione riunisce artisti sauditi e internazionali che hanno catturato col loro sguardo il patrimonio di AlUla creando un arazzo immaginario per ogni aspetto da valorizzare. Questi artisti, attraverso le loro esperienze immersive in programmi di residenza, visite indipendenti e progetti commissionati, offrono prospettive uniche sulle meraviglie geologiche, l’importanza archeologica e la ricchezza culturale di questo luogo, ed evocano con il loro scatti la bellezza stratificata di una regione in cui patrimonio culturale, tradizione e modernità coesistono armoniosamente. La mostra mette in evidenza le diverse espressioni artistiche e gli approcci tecnici, riflettendo il passato, il presente e il futuro di AlUla.
Il percorso di visita, curata da Arts AlUla, è composta da ventiquattro scatti realizzati sul posto da otto artisti sauditi e internazionali (Moath Alofi, Huda Beydoun, Lance Gerber, Catherine Gfeller, M’hammed Kilito, Prince Michel de Yougoslavie, Matthieu Paley e Robert Polidori), esposti su pannelli da 3×2 metri. Tripodi posti nei punti di accesso alla mostra offriranno ai visitatori un’introduzione all’esposizione e permetteranno di accedere al catalogo digitale e a video su AlUla mediante QR code.
“AlUla è un’infinita sorgente d’ispirazione per artisti di diverse epoche e culture che oggi torna ad affermarsi come punto di riferimento internazionale nel mondo dell’arte e della cultura”, ha commentato Nora Aldabal, Executive Director of Arts and Creative Industries, Royal Commission for AlUla. “AlUla: A Tapestry of Creativity è una perfetta testimonianza della capacità che AlUla ha di ispirare nuove generazioni di artisti locali e internazionali, nonché di essere veicolo per portare l’arte e gli artisti sauditi sul palcoscenico internazionale. Il Principato di Monaco è sempre stato un luogo in cui l’arte prospera e che sostiene i nuovi talenti, risultando il punto di partenza ideale per la prima mostra fotografica pubblica di Arts AlUla fuori dal Regno dell’Arabia Saudita”.
Arts AlUla si impegna nel sostegno agli artisti locali e nella promozione delle comunità creative per portare l’arte saudita sul palcoscenico internazionale, contribuendo parallelamente a far conoscere AlUla nel mondo e a sviluppare nuove opportunità di lavoro a lungo termine per la prossima generazione di artisti, dove le donne ricopriranno un ruolo di grande importanza.
Info:
AlUla: A Tapestry of Creativity, Contemporary Photography from AlUla, Saudi Arabia.
Promenade du Larvotto, Principato di Monaco, dal 3 agosto al 3 settembre 2024.
Aperta con accesso libero fino al 3 settembre 2024, Promenade du Larvotto, Principato di Monaco
Gli artisti
Moath Alofi – artista poliedrico, ricercatore, esploratore, nonché fondatore dello studio artistico Al-Mthba e il cofondatore di Erth Team, un gruppo di produzione specializzato in safari, fotografia aerea e documentazione di viaggio. Il suo lavoro si concentra su artefatti, patrimonio culturale e tesori nascosti all’interno della città di Medina. Nel corso del tempo, la sua esplorazione si è ampliata fino a comprendere l’intera regione di Medina, immortalando i suoi paesaggi brulli e la sua bellezza urbanizzata. Alofi esprime un forte interesse nell’espandere ulteriormente le sue esplorazioni artistiche fino a comprendere l’intero Regno dell’Arabia Saudita.
Huda Beydoun – artista visiva la cui carriera ha avuto inizio nel 2010, concentrandosi sulla pittura, sulla lavorazione di tecniche miste e fotografia. Ora di base a Jeddah, in Arabia Saudita, Beydoun si è affermata come artista, direttrice creativa e fotografa di moda, coltivando una presenza distintiva e influente nella scena artistica locale.
Lance Gerber – Nato nel 1975, è un fotografo contemporaneo rinomato per la sua esperienza nella documentazione d’arte, nel design d’interni, nell’architettura, nelle belle arti e nella fotografia still-life. L’estetica fotografica di Lance è caratterizzata da composizioni intricate, da uno stile meticoloso e da un gioco di luci e ombre che infondono alle sue immagini sentimento e profondità. Residente nella California meridionale, Lance trae ispirazione dai paesaggi desertici dove esplora i potenti effetti trasformativi del mondo naturale e il costante ruolo che questo mondo ha nella sua scoperta personale e artistica.
Catherine Gfeller – artista franco-svizzera nota per il suo lavoro fotografico. Nel 1995 ha avuto l’opportunità di lavorare e svolgere ricerca a New York, dove è rimasta affascinata dall’ambiente urbano e ha trasformato le scene cittadine in quelli che lei chiama “fregi urbani”. Il fascino dell’artista per AlUla è nato da una visita alla regione nel marzo 2023. L’opera di Catherine Gfeller evidenzia il movimento della nuova convergenza verso AlUla e invita al dialogo con lo spirito del luogo.
M’hammed Kilito – nato nel 1981 a Lviv, è un rinomato fotografo documentarista e National Geographic Explorer che attualmente risiede a Casablanca. L’eccezionale talento e la dedizione di Kilito gli sono valsi numerosi riconoscimenti e borse di studio. Le sue fotografie coinvolgenti sono state esposte anche in rinomati festival e musei internazionali, tra cui il Leica Ernst Leitz Museum in Germania, la Tate Modern nel Regno Unito e Cortona on the Move AlUla nel 2022.
Prince Michel de Yougoslavie – nel 2009 ha scoperto la passione per la fotografia e ha dato inizio il suo percorso artistico. I suoi numerosi viaggi intrapresi hanno avuto un ruolo cruciale nell’affinare l’acuto senso di osservazione che applica alla fotografia. Le sue fotografie sono state esposte a livello internazionale, tra cui nel 2020 a Palm Beach, in Florida, negli Stati Uniti, nel 2022 a Seoul, in Corea, al Dongdaemun Design Plaza, ospite speciale della Photo Artists Society of Korea, alla Kiaf-Frieze Art Fair di Seoul, alla 2nd Global Art Fair di Singapore e al Palazzo dei Duchi di Cadaval in Portogallo. Attraverso la sua fine osservazione della vita, le fotografie di Prince Michel offrono una visione sofisticata e privata del mondo.
Matthieu Paley – Nato nel 1973 a Rouen, in Francia, è un fotografo francese e che collabora regolarmente con il National Geographic. È noto soprattutto per il suo lavoro di documentazione delle comunità della regione occidentale dell’Himalaya: il Karakoram, l’Hindukush e le montagne del Pamir. È molto interessato a documentare le comunità che vengono travisate e fraintese, con particolare attenzione a quelle isolate in aree geopoliticamente sensibili. Recentemente si è occupato di storie legate all’ambiente e all’inquinamento.
Robert Polidori – Nato nel 1951 a Montreal, è considerato uno dei più importanti fotografi di architettura del mondo. Creando fotografie a colori meticolosamente dettagliate e su larga scala che trascendono i limiti della pura fotografia architettonica, le immagini di Polidori registrano una citazione visiva del passato e del presente, una straordinaria invocazione di storia e modernità entro i confini di un singolo fotogramma. Le sue principali mostre personali includono una retrospettiva di metà carriera al MAC di Montréal e le sue opere sono conservate nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art, del MoMA, del LACMA, del V&A e della Bibliothèque Nationale.
Altro
AlUla è un’oasi culturale situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, lungo l’antica Via dell’Incenso, che per millenni è stata crocevia di civiltà e scambi culturali. Con oltre 200.000 anni di storia dell’evoluzione dell’essere umano e 7.000 anni di civiltà consecutive, oltre a un affascinante e variegato contesto naturalistico, AlUla è sempre stata una fonte d’ispirazione per artisti di diverse epoche e culture. Grazie all’immenso patrimonio culturale e naturale, oggi AlUla continua a stimolare le menti, l’immaginario, i sentimenti e la creatività di nuove generazioni di artisti locali e internazionali affermandosi come punto di riferimento globale per arte e cultura. Situata a 1.100 km da Riyadh, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla è un luogo dallo straordinario patrimonio naturale e umano. La vasta area, che si estende per 22.561 km², comprende una lussureggiante valle di oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti del patrimonio culturale che risalgono a migliaia di anni fa, quando regnavano i regni Lihyan e Nabateo.
Il sito più noto e riconosciuto di AlUla è Hegra, il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita. Antica città di 52 ettari, Hegra era la principale città meridionale del Regno Nabateo ed è composta da 111 tombe ben conservate, molte delle quali con elaborate facciate scavate negli affioramenti di arenaria che circondano l’insediamento urbano cinto da mura. Le ricerche attuali suggeriscono che Hegra fosse l’avamposto più meridionale dell’Impero romano dopo la conquista dei Nabatei da parte dei Romani nel 106 d.C.
Oltre a Hegra, AlUla ospita anche l’antica Dadan, capitale dei regni di Dadan e Lihyan e considerata una delle città più sviluppate del I millennio a.C. della penisola arabica, e Jabal Ikmah, una biblioteca a cielo aperto con centinaia di iscrizioni e scritti in molte lingue diverse. Anche la Città Vecchia di AlUla, un labirinto di oltre 900 case in mattoni di fango sviluppatesi almeno a partire dal XII secolo, e l’antica ferrovia e il Forte di Hegra, luoghi chiave nella storia e nelle conquiste di Lawrence d’Arabia.
Il Principato di Monaco è da sempre molto attento alla promozione dell’arte e della cultura, incoraggiando l’attività di artisti e associazioni nel Principato e organizzando eventi culturali di rilievo internazionale. La Direzione degli Affari Culturali del Principato di Monaco supporta questa mostra dando l’opportunità ad artisti internazionali di esporre le proprie opere sull’Esplanade du Larvotto in un contesto prestigioso, liberamente fruibile dal pubblico.
Barbara Silbe vive e lavora a Milano. Co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine, fin dagli anni Novanta scrive di arte, fotografia, tecnologia,cultura e turismo anche sulle pagine del quotidiano il Giornale. Ha inoltre collaborato con varie testate, tra cui Style, Il Fotografo, Espansione, Digitalic, Donna Moderna. Anche i suoi lavori fotografici seguono gli stessi percorsi e sconfinano spesso in altri. È specializzata nel ritratto e nel reportage di viaggio.
Ha un blog che si occupa di fotografia ospitato sulla home page del sito del quotidiano Il Giornale