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Caratterizzato da forti contrasti, luce tagliente e una spiccata attenzione per le vicende umane che si svolgono sulle strade del mondo, lo stile di Mario Sabatino restituisce all’osservatore l’inquietudine e la durezza dell’esistenza di ciascuno di noi. Gli scatti che qui pubblichiamo fanno parte di un’ampia ricerca sperimentale svolta sulla città utilizzando lo smartphone come mezzo espressivo, e fanno rivivere in un notevole bianco e nero quel senso di vuoto che fa parte del nostro frettoloso quotidiano, mescolato però a spunti emotivi positivi come gli attimi di contatto tra individui o le soste di singole persone di fronte a scene curiosamente oniriche. I suoi giochi di ombre, che lui stesso enfatizza come farebbe un pittore e che ricordano lo stile spinto di autori come Tadashi Onishi o Martin Waltz, sono il frutto della capacità paziente di aspettare l’istante immaginato, previsto e inquadrato. Una sapienza che viene dall’osservazione delle scene e dalla conoscenza dei comportamenti dei suoi simili.
NOTE BIOGRAFICHE
Mario Sabatino nasce a Gassino (Torino) e, con gli studi di grafica, perfeziona la sua passione per la fotografia fino a trasformarla in un mestiere. Con gli anni attinge stile e gusto fotografico da esponenti importanti del mondo dell’immagine, come Klaus Zuagg, Giuseppe Pino, William Klein, Dominique Issermann e Maurizio Galimberti. Passato al professionismo si occupa prevalentemente di ritratti, architettura e still life. Realizza diverse ricerche fotografiche con materiali Istant e supporti digitali. E’ lui a ideare il primo Polaroid Day in Italia, svoltosi a Torino nel 1996, oltre a molti altri progetti nel corso del tempo. Da sette anni è fondatore e direttore del Colline Cultura Photo Festival, manifestazione che anima i dintorni del capoluogo piemontese con svariati eventi, presentazioni e mostre di fotografia e che ha portato sul territorio grandi maestri dello scatto. E’ anche docente, conduce infatti workshop sull’immagine, e ha al suo attivo diverse mostre personali. Sempre interessato ad accrescere la propria professionalità e a sperimentare nuovi mezzi, sta lavorando attualmente a progetti realizzati con lo smartphone.
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Barbara Silbe vive e lavora a Milano. Co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine, fin dagli anni Novanta scrive di arte, fotografia, tecnologia,cultura e turismo anche sulle pagine del quotidiano il Giornale. Ha inoltre collaborato con varie testate, tra cui Style, Il Fotografo, Espansione, Digitalic, Donna Moderna. Anche i suoi lavori fotografici seguono gli stessi percorsi e sconfinano spesso in altri. È specializzata nel ritratto e nel reportage di viaggio.
Ha un blog che si occupa di fotografia ospitato sulla home page del sito del quotidiano Il Giornale