La serie che proponiamo, di questa autrice originaria di Forlì, si srotola in una sequenza di scene di interni, urbane o naturali, di luoghi della cultura o strade di passaggio, dove l’elemento umano viene da lei sempre collocato come fosse un perno della narrazione e dove le strutture architettoniche o, comunque, le forme dell’inquadratura, sembrano cercate per valorizzare l’azione e il ruolo dei soggetti solitari. E viceversa. I protagonisti gentili di questi scatti di gusto surrealista sono fugaci, in attesa, assorti di fronte a una finestra ignari di essere osservati, immersi in un parco o invasi dalla luce radente di una strada… Uno storytelling di stampo estetico, a lungo pensato, che evoca il gusto pittorico dei secoli passati e lo mescola con la contemporaneità per dare valore anche ai luoghi della cultura del nostro Paese. La posa, gli atteggiamenti delle figure umane presenti nella sua visione, svelano fremiti che accomunano tutta l’umanità, e contribuiscono a confezionare per chi osserva il bello delle nostre esistenze effimere, racchiuse in un momento di sospensione che ha il sapore di eternità.
“Da anni interpreto il mio amore per l’arte e la cultura – ci ha svelato Sara Camporesi – attraverso scatti fotografici e video che trovano forma sul mio profilo Instagram, credendo fortemente alla necessità di valorizzare e promuovere il nostro patrimonio territoriale in quanto radice del nostro passato e incipit di un nuovo futuro. Da fotografa e docente formatrice in comunicazione digitale cerco di trasmettere ogni giorno a bambini, adolescenti, adulti, questa necessità di abbandonarsi alla “bellezza delle cose” in cui perdersi e ritrovarsi. Raccogliere tutto questo “sentire” non è però mai semplice o scontato sapendo quanto impegno sia sempre necessario avanzare per migliorarsi sempre, imparando dagli altri”.
Note biografiche
Sara Camporesi è una fotografa e content creator specializzata in arte e promozione territoriale, ha coniugato questo interesse al racconto per immagini, per trasmettere la dimensione più autentica e contemplativa del nostro patrimonio culturale, in collaborazione con istituzioni pubbliche ed enti turistici. Docente formatrice nei programmi finanziati GOL, Donne Digitali e Fondi Interpersonali, conduce percorsi di consulenza, orientamento professionale e reskilling occupazionale, in sinergia con realtà di formazione accreditate a livello nazionale. Ha conseguito a Firenze il Master IED in progettazione culturale, laboratori educativi e comunicazione museale, approfondendo tematiche di accessibilità, inclusione e visitor experience nei percorsi espositivi. Comunicazione digitale, social media e smartphone photography costituiscono i principali focus didattici, rivolti a pubblici eterogenei con l’obiettivo di avvicinare tutti, giovani e adulti, al mondo del digitale, come strumento consapevole di crescita personale e imprenditoriale.
@saracamporesi.it

Barbara Silbe vive e lavora a Milano. Co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine, fin dagli anni Novanta scrive di arte, fotografia, tecnologia,cultura e turismo anche sulle pagine del quotidiano il Giornale. Ha inoltre collaborato con varie testate, tra cui Style, Il Fotografo, Espansione, Digitalic, Donna Moderna. Anche i suoi lavori fotografici seguono gli stessi percorsi e sconfinano spesso in altri. È specializzata nel ritratto e nel reportage di viaggio.
Ha un blog che si occupa di fotografia ospitato sulla home page del sito del quotidiano Il Giornale