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Portfolio – Nicole Russo, Visioni Extratemporali

“Tra mistero e ricerca, tra luoghi e non luoghi, tra realtà e sogno: è qui che le mie visioni hanno un inizio, ma non hanno una fine.” Così esordisce questa giovane fotografa per presentarci il progetto che pubblichiamo. Parte dalle sue stesse radici, dalla memoria che il mezzo fotografico ha da sempre il compito di conservare e al quale lei affida i ricordi e la celebrazione di un antenato artista che parecchie tracce deve aver lasciato nel suo animo. Come in una sequenza filmica fatta di fotogrammi atemporali e di flashback, di reperti conservati e soste nel presente, indaga il senso stesso della sua identità svelandoci un nonno scultore che creava figure ancestrali, oniriche, utilizzando materia proveniente da altri esseri viventi: gli alberi. Legno che prende forma dalle mani e diventa altro, fino a incanta una bimba lasciandole indelebili ricordi intimisti. Dal ceppo grezzo alle forme scultoree fino all’operazione meccanica e visuale compiuta da lei anni dopo, per una lettura aggiornata che di nuovo si ritrasforma in materia nelle stampe preziose che realizza, in un dialogo costante tra mondo naturale ed esseri umani. (Barbara Silbe)

 

Come lei stessa racconta: “Ho sentito il bisogno di indagare e intraprendere un viaggio emotivo attraverso l’identità familiare e personale. Una ricerca estetica dove si intravedono connessioni con la natura e con la dimensione onirica della mente. Mio nonno Gaetano in “Visioni Extratemporali”, testo risalente agli anni ‘70’ 80, descrive minuziosamente alcune visioni che lo colgono in un momento di convalescenza dettato dalla malattia (un’influenza): un susseguirsi di immagini, alcune mostruose, altre curiose, fino all’apparizione di un angelo custode.”

“Visioni Extratemporali” nasce dall’esigenza di reinterpretare e dar nuova forma, attraverso il mezzo fotografico, alle opere in legno da lui realizzate negli anni ’80. Era scultore e artigiano. Dai suoi pensieri trascritti deriva il titolo e la natura del progetto stesso. Raccontava di visioni, volti e maschere, che prendevano poi forma nelle sue sculture. L’immagine “Incondizionato Essere” rappresenta in questo senso un punto di partenza, un’apparizione luminosa, una figura misteriosa che cerca sé stessa nel mondo.

Velatamente si parla di liaison: connessioni con la natura e con la mente, e soprattutto con la famiglia, ossia il contesto da cui veniamo e le relazioni che, come i rami di un albero, ci tengono legati alle persone a noi care, i primi modelli di riferimento che impariamo ad osservare, a conoscere e ad amare.

Si tratta di un viaggio emotivo, che diventa una ricerca verso la propria identità- personale e familiare. Da qui la progressiva scomparsa della maschera e la perdita del contatto con la natura nuda che man mano diviene legno e oggetto tangibile. L’indagine romantica ed estetica sul confronto tra la dimensione umana e quella spaziale è preponderante ma viene alternata alla ricerca psicologica e più intimistica che ha il suo apice con l’autoritratto dell’artista.

Lo scatto Hand of Memory è catartico: attraverso un’esplosione di emozioni contrastanti l’artista rivede i ricordi legati al suo passato e si ricongiunge al tocco della nonna materna.

Hand of Memory, 2018

Selfportrait

Con le poche forze che le erano rimaste, appoggiò delicatamente la sua mano stanca sulla mia. Le gocce fuori tintinnavano ininterrottamente. C’era odore d’inverno e il freddo mi penetrava le ossa. A differenza della mia, la sua mano era calda, al tatto morbida e segnata da ottantatré anni di vita. In quel momento sentii una scossa di calore scendermi per tutta la schiena. Una sensazione infinita, durata però solo il tempo di un attimo.

Mi alzai di scatto; tutto intorno a me sembrava svanire, e senza ricambiare “l’abbraccio”, me ne andai. Tra le mie paure, l’intensità del suo tocco se ne andò per sempre.

Le fotografie appaiono emblematiche ma al contempo razionali, pulite, nitide, lasciando intravedere gli insegnamenti derivati dalla formazione grafica dell’artista.

Oltre alla forte ricerca in fase preliminare, fondamentali diventano le successive fasi di post-produzione, editing e scelta delle tecniche di stampa.

 

La scelta di stampare alcune fotografie ai sali di platino e palladio, grazie al prezioso supporto di Giancarlo Vaiarelli, maestro in questa antica tecnica, è stata fatta con l’obbiettivo di ridare ai soggetti la propria essenza materica quanto più lunga nel tempo.

 

Lo scatto Madre con maschera, 2018 è l’approdo e la ricerca di equilibro di una figlia nei confronti di una madre, il punto di riferimento che ognuno ricerca nel mondo. Un corpo che crea l’orizzonte tra terra e spazio infinito. L’acqua rappresenta la vita, la nascita e il mutamento del corpo.

La maschera è la continua ricerca di identità.

 

Da essere Umano questa è stata la scintilla che mi ha spinta a percorrere un viaggio per

comprendere a pieno me stessa e i miei valori.

Quando le mie ricerche si sono focalizzate sulle sculture in legno che mio nonno Gaetano ha

lasciato in eredità alla mia famiglia, ho trovato un mezzo per mettermi in contatto con lui.

Un dialogo che ha innescato un viaggio a ritroso nel tempo fino allesatto istante in cui è stato

spinto dal bisogno di realizzare queste opere.

Più scoprivo sulle sue visioni e più prendevo coscienza del mio ruolo in questa storia.

Chi sono io quindi?

Sono un messaggero, un narratore, che con il suo linguaggio mette in contatto il passato con il futuro e la speranza di lasciare alle persone che si ritroveranno nella mia storia un modo per ritrovare se stesse.”

 

Note biografiche

Nicole Russo è nata nel 1994 sulle rive del Lago di Garda. Laureatasi in Graphic Design e Comunicazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia nel 2017, fin da subito inizia a lavorare come fotografa in ambito pubblicitario, sviluppando una particolare passione per la ritrattistica e avvicinandosi al mondo della moda. Successivamente, decide di approfondire le sue conoscenze nel campo della fotografia iscrivendosi al Master presso l’Istituto Raffles di Milano, durante l’anno accademico 2017/2018. Qui ha avuto modo di lavorare con professionisti di fama internazionale e di approfondire temi legati al mondo delle belle arti e al mercato dell’arte. A giugno 2018 partecipa alla mostra collettiva “The Embarrassment Show” curata da Erik Kessels in collaborazione con Raffles Milano, esponendo le sue opere allo Spazio O’ di Milano. Nello stesso anno viene selezionata per un workshop diretto da Christopher Morris all’interno del circuito “Milano PhotoWeek”, con il supporto di Samsung Electronics Italia, ZERO e Sky Arte.

Nel 2019 partecipa alla mostra collettiva Fotografia Zero Pixel, festival fotografico internazionale pensato per dare voce alla fotografia analogica. Sempre nello stesso anno espone i suoi lavori alla mostra collettiva ImageNation Paris, dove viene confermata per l’edizione 2023.  Nel 2022/2023 è chiamata alla Direzione Artistica di un brand di hair & skin care, per il quale ha curato l’immagine dalle scelte editoriali e di branding alla realizzazione di una visual identity. Attualmente Nicole lavora come fotografa nel settore della moda e delle belle arti.

 

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Mostra – Guido Harari, Remain in Light

La Mole Vanvitelliana di Ancona, dal 2 giugno al 9 ottobre 2022, ospita l’antologica dedicata a “50 anni di fotografie e incontri” di Guido Harari. Il titolo, sfilato al celebre disco dei Talking Heads,Remain in Light”, è forse una dichiarazione di intenti, un imperativo, o piuttosto un augurio scaramantico. «Restare in luce» è più dell’esortazione che il fotografo indirizza ai suoi soggetti prima di far scattare l’otturatore: è soprattutto una preghiera, perché la memoria di quanto si è voluto fissare non evapori. La mostra è concepita come un diario di incontri, un caleidoscopio, un ottovolante dei momenti di una vita da
osservatore di mestiere (o per sensibilità), un percorso che svela un incredibile scrigno di passioni e sentimenti. È lo sviluppo di tante storie che gli sguardi di Guido Harari hanno saputo cogliere e fissare.
La mostra è promossa dal Comune di Ancona e La Mole, in collaborazione con Rjma progetti culturali, Wall Of Sound Gallery e Maggioli Cultura, col contributo speciale del main sponsor MAN Truck & Bus
Italia.

Oltre 300 fotografie, installazioni, filmati originali e proiezioni, raccontano tutte le fasi della eclettica carriera di uno dei maggiori fotografi italiani: dagli esordi degli anni Settanta come fotografo e giornalista
in ambito musicale, ai ritratti intesi come racconto intimo degli incontri con i maggiori artisti e personalità del suo tempo, da Fabrizio De André a Bob Dylan, Vasco Rossi, Lou Reed, Kate Bush, Paolo Conte,
Ennio Morricone, Renzo Piano, Wim Wenders, Giorgio Armani, Carla Fracci, Greta Thunberg, Dario Fo e Franca Rame, Rita Levi Montalcini, Zygmunt Bauman, Josè Saramago, fino all’affermazione di un
lavoro che nel tempo ha incluso editoria, pubblicità, moda e reportage. I visitatori saranno guidati in mostra da un’audioguida con la voce narrante dello stesso Harari. Videointerviste e il documentario di Sky Arte a lui dedicato, li condurranno nel cuore del suo processo creativo. Al termine del percorso espositivo, troveranno una stanza, la “Caverna Magica”, che in alcune giornate dedicate, sarà allestita con un set fotografico. Qui, su prenotazione, chi lo desidera potrà essere ritratto da Harari e ricevere una stampa Fine Art in formato cm.30×42, firmata dall’autore. I ritratti realizzati verranno anche esposti in tempo reale nello stesso ambiente in una specie di mostra nella mostra. Inoltre, in occasione della mostra, Rizzoli Lizard ha pubblicato un volume omonimo di oltre 400 pagine e 500 illustrazioni, di cui molte inedite, disponibile nelle librerie e sui principali store online, e in vendita al bookshop della Mole Vanvitelliana.
Il percorso espositivo si compone di otto sezioni, partendo dagli anni Settanta quando Harari, ancora adolescente, inizia a coniugare le sue due grandi passioni: la musica e la fotografia. Si prosegue via via con
immagini e sequenze inedite insieme a filmati d’epoca, videointerviste e un documentario di Sky Arte  a lui dedicato.


SEZIONI MOSTRA
1. LIGHT MY FIRE. IL BIG BANG DI UNA PASSIONE
La mostra inizia con la ricostruzione idealizzata della stanza di Harari adolescente, con tutta l’iconografia che lo ha ispirato: poster, foto, riviste d’epoca, pagine di diario, copertine di dischi, autografi e memorabilia.
2. ALL AREAS ACCESS
Uno sguardo privilegiato e molto ravvicinato sul backstage di tournée, alla ricerca di un’intimità con gli artisti, che esploderà presto nella dimensione più esclusiva del ritratto: da Fabrizio De André a Paolo Conte, Lou Reed, Peter Gabriel, Kate Bush, Vinicio Capossela, Vasco Rossi, Mark Knopfler, Claudio Baglioni, Gianna Nannini, Frank Zappa e altri.
3. FRONTE DEL PALCO
I concerti: rivelazioni e melodia cinetica, da Bowie ai Queen, da Dylan a Lou Reed, Queen, Springsteen, Bob Marley, Pink Floyd, McCartney, Rolling Stones, Miles Davis, Neil Young, Clash, Led Zeppelin, Prince, Police, Talking Heads, Michael Jackson, Stevie Wonder, James Brown, Nirvana, Simon & Garfunkel, Santana, Giorgio Gaber, Ray Charles, Tina Turner e molti altri.
4. WOODSTOCK’94
La coda della cometa. Una riflessione su quel che rimane dell’utopia musicale degli anni Sessanta in un intenso reportage sul festival del 25° anniversario, dove il pubblico è protagonista assoluto.

5. SEE ME, FEEL ME. NUOVE COMPLICITÀ
I ritratti dei musicisti del cuore: Tom Waits, Lou Reed e Laurie Anderson, Jeff Buckley, George Harrison, Keith Richards, Patti Smith, Bob Dylan, B.B. King, Frank Zappa, Van Morrison, Bob Marley, Eric Clapton, Elton John,  Kate Bush, Clash, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Philip Glass, Peter Gabriel, Nick Cave, George Michael, R.E.M., Iggy Pop, Paolo Conte, Battiato, De André, Vinicio Capossela, Vasco Rossi, Battiato, Morgan, Litfiba, Giorgio Gaber, Milva, Mia Martini, Enzo Jannacci, Pino Daniele, Lucio Dalla, Ivano Fossati, De Gregori, Zucchero, Guccini, Ezio Bosso e molti altri.
6. IL RITRATTO COME INCONTRO
Gli incontri del cuore: lunghe frequentazioni e collisioni isolate. José Saramago, Wim Wenders, Richard Gere, Pina Bausch, Greta Thunberg, Luis Sepulveda, Zygmunt Bauman, Allen Ginsberg, Hanna Schygulla, Lindsay Kemp, Daniel Ezralow, Alejandro Jodorowsky, Mikhail Baryshnikov, Richard Avedon, Sebastiao Salgado, Helmut Newton, Frank O. Gehry, Robert Altman, Madre Teresa e molti altri.
7. ITALIANS
I protagonisti della cultura e della società, eccellenze italiane tra Novecento e Duemila, fotografate quasi come fossero tutte rockstar, dall’avvocato Gianni Agnelli a Rita Levi Montalcini, Ennio Morricone, Nanni Moretti, Roberto Benigni, Umberto Eco, Michelangelo Antonioni, Dario Fo e Franca Rame, Bernardo Bertolucci, Carmelo Bene, Roberto Baggio, Ettore Sottsass, Renzo Piano, Carla Fracci, Vittorio Gassman, Lina
Wertmuller, Monica Vitti, Gino Strada, Luciano Pavarotti, Sophia Loren, Giorgio Armani, Carla Fracci, Margherita Hack, Alda Merini, Marcello Mastroianni, Enzo Biagi, Miuccia Prada, Toni Servillo e molti altri.
8. RESTARE IN LUCE. I FOTOGRAFI
Alcuni dei grandi fotografi che hanno ispirato Harari, colti in ritratti che sembrano emergere dal buio, quasi a volerlo esorcizzare: Duane Michals, Richard Avedon, Sebastiao Salgado, Helmut Newton, Paolo Pellegrin, Steve McCurry, Letizia Battaglia, Ferdinando Scianna, Nino Migliori, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli.
9. FOTOGRAFARE SENZA MACCHINA FOTOGRAFICA
Una passione parallela: la curatela dei libri, l’editing di testi, documenti e immagini, il recupero e il restauro di archivi dimenticati, il progetto grafico come elemento essenziale del racconto, libri come occasioni di incontri vecchi e nuovi. Le biografie illustrate di Fabrizio De André, Fernanda Pivano, Mia Martini, Giorgio Gaber e Pier Paolo Pasolini, presentate con doppie pagine tratte dai libri e una video proiezione con filmati inediti di lavorazione con Fernanda Pivano e presso l’Archivio Pasolini.
10. IN CERCA DI UN ALTROVE
Antidoti ai rituali della fotografia commerciale e ai ritratti di celebrities: schegge di reportage, ricerche e sperimentazioni inedite, alla ricerca di nuovi linguaggi. Una sezione della mostra che Harari intende in
progress.
11. CAVERNA MAGICA
Al termine del percorso espositivo, in alcune giornate dedicate, visionabili sul sito della mostra, sarà allestito un set fotografico dove su prenotazione il visitatore, potrà essere ritratto da Harari e ricevere una stampa Fine Art del proprio ritratto in formato 30x42cm, firmata dall’autore. I ritratti realizzati verranno esposti in tempo reale nello stesso ambiente in una specie di mostra nella mostra.

Sede della mostra
Mole Vanvitelliana, Sala Vanvitelli, Banchina Giovanni da Chio, n.28 Ancona
Orari di apertura
2 giugno 9 ottobre 2022
Da martedì a domenica 10-13 e 15.30-20.30. Aperture serali dopo le 20.30 in occasione di eventi nella Mole.
Chiuso il lunedì ad eccezione del 15 agosto
Biglietti (audioguida inclusa)
Intero € 11,00
Ridotto € 9,00 gruppi di minimo 12 persone e titolari di apposite convenzioni,
Ridotto speciale € 5,00 per scuole e ragazzi dai 6 ai 18 anni,
Gratuito minori di 6 anni, disabili e accompagnatori, giornalisti accreditati, guide turistiche con
patentino, docenti accompagnatori
Prevendita € 1,00
Sito web mostra per info: www.mostraguidoharari.it

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MIA Fair torna a stupirci

Sa di primavera e di ritorno alla normalità, questa edizione 2022 di MIA Photo Fair. Rimandata per la pandemia, ripartita con una tappa lo scorso autunno in mezzo a tante incertezze, la kermesse riprende finalmente la sua collocazione temporale di sempre, per riportare a Milano lo stupore della grande fotografia d’arte e dei molti linguaggi artistici contemporanei ad essa collegati. Dal 28 aprile al 1° maggio sarà ancora SUPERSTUDIO MAXI a Milano (via Moncucco 35), in zona Famagosta, ad accogliere la XI edizione e i suoi quasi cento espositori  provenienti dall’Italia e dall’estero in 7mila metri quadrati di luminosi spazi. A partire da questa tappa, MIA Fair entra nel gruppo Fiere di Parma.

Dopo Rankin, tocca quest’anno all’artista olandese Larissa Ambachtsheer (1993) firmare l’immagine coordinata di MIA Fair, con opere tratte dalla serie You Choose, I seduce(2017), in cui indaga il comportamento umano creando set e messe in scena, per realizzare nature morte, interrogandosi sul ruolo del colore nel cibo e su come lo si possa utilizzare come strumento di manipolazione. L’autrice (1993) vive e lavora a L’Aia (Olanda), si è diplomata nel 2017 alla Royal Academy of Visual Arts deL’Aia. Il suo lavoro si concentra su temi legati al comportamento umano come la consapevolezza, lo stile di vita minimalista e la sostenibilità. Osserva ciò che accade nella vita quotidiana e lo trasforma nella sua realtà. Ciò si traduce in nature morte, creazioni di moda e serie di immagini fotografiche. Con questi lavori, Larissa Ambachtsheer pone in evidenza i meccanismi manipolatori, sociali e automatici che spesso controllano il rapporto con noi stessi e le nostre vite.

Numerosi gli appuntamenti in programma. Il più rilevante, il cuore dell’intera fiera, è rappresentato dalla Main section che accoglierà un panel di espositori, selezionato da Fabio Castelli, direttore di MIA Fair,  Gigliola Foschi ed Enrica Viganò, advisor di MIA Fair. Tra le varie sezioni, si segnala la conferma di Beyond Photography Dialogue, curata da Domenico de Chirico, che ha selezionato con le gallerie invitate artisti consolidati ed emergenti, in un dialogo tra opere di fotografia intesa come linguaggio d’arte contemporanea e altri medium  come scultura, pittura e installazione.

Si terrà la mostra Quei temerari delle strade bianche. Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo – Colle della Maddalena, a cura di Giosuè Boetto Cohen, con il sostegno di Eberhard & Co., che racconterà, attraverso una selezione di 20 immagini, la sfida automobilistica Cuneo-Colle della Maddalena, tra il 1925 e il 1930, considerata per difficoltà e lunghezza come una delle corse più pericolose dell’epoca. Personaggio fondamentale delle fotografie in esposizione è Tazio Nuvolari, uno dei più grandi nomi dell’automobilismo mondiale, a cui, da oltre 30 anni, Eberhard & Co. dedica una speciale collezione.

Tra i premi, frutto di preziose collaborazioni con diverse istituzioni e partner culturali, segnaliamo il Premio New Post Photography, organizzato da MIA Fair, curato da Gigliola Foschi, che si propone di promuovere le tendenze più creative e innovative nel mondo della fotografia contemporanea e di essere una significativa vetrina, capace di registrare e mettere in luce i cambiamenti in atto.

La giuria, composta da Gigliola Foschi (curatrice del Premio e Advisor di MIA Fair), Sara Benaglia e Mauro Zanchi (docenti, curatori di BACO – Base Arte Contemporanea Odierna di Bergamo), Matteo Bergamini (direttore responsabile di exibart, membro del team curatoriale della biennale d’arte contemporanea milanese “BienNoLo”), Steve Bisson (direttore artistico Ragusa Foto Festival, docente al Paris College of Art), Franco Carlisi (direttore della rivista “Gente di Fotografia”) e Claudio Composti (curatore e direttore artistico di mc2 gallery), hanno selezionato Giorgia Bisanti, Mitikafe, Alessandro Cristofoletti, Daria Danilova, Francesca De Pieri, Massimiliano Gatti, Alessandro Laita / Chiaralice Rizzi, Marco Lanza, Nikola Lorenzin, Libera Mazzoleni, Sara Munari, Giangiacomo Rocco di Torrepadula, Alessandro Sambini, Filippo Tommasoli, Ulderico Tramacere, i cui lavori saranno esposti durante MIA Fair, in uno spazio dedicato.

MIA Fair 2022 accoglie la prima edizione del Premio IRINOX SAVE THE FOOD, a cura di Claudio Composti, aperto a progetti di artisti che abbiano una relazione con il tema del cibo in ogni sua forma.

Tra i molti candidati, sono stati selezionati dalla giuria finale composta da Katia Da Ros, (imprenditrice e Vicepresidente di Irinox S.p.A., Conegliano, TV), Carlo Sala (curatore e critico d’arte) ed Enrico Stefanelli (Direttore di Photolux Festival, Lucca) i 3 finalisti del Premio: Margherita del Piano, Malena Mazza e Maurizio Montagna e altri 13 autori, le cui opere saranno esposte all’interno della fiera: Simone Barberis, Giulio Cassanelli, Arnaldo Dal Bosco, Alessia De Montis, Margherita Del Piano, Mario Ermoli, Silvia Gaffurini, Giacomo Giannini, Luca Gilli, Ziqian Liu, Rohn Meijer, Ryan Mendoza, Romana Zambon, Patrizia Zelano. La giuria ha decretato Malena Mazza, Margherita Del Piano e Maurizio Montagna come vincitori del premio e l’opera Convivio di Malena Mazza entrerà a far parte della Collezione Irinox, grazie a un premio acquisto di Euro 2000. Il Premio è supportato da Irinox S.p.A., leader nella produzione di abbattitori rapidi di temperatura e di sistemi di conservazione di alta qualità per il settore professionale e domestico e di quadri elettrici in acciaio inox.

Sky Arte, media partner di MIA Fair, promuove invece il Premio Sky Arte che verrà assegnato a uno dei fotografi presenti in fiera, in palio uno speciale interamente dedicato alla sua carriera e alla sua visione artistica che sarà trasmesso sul canale tematico. La giuria è composta da Fabio Castelli, ideatore di MIA Fair, da Francesco Raganato, autore e regista, Daria Scolamacchia, photo editor e coordinatrice del dipartimento dello IED di Roma, e Dino Vannini, Head of Documentary & Factual Channels di Sky. Sky Arte, inoltre, realizzerà un servizio su MIA Fair che verrà diffuso sui canali 120 e 400 di Sky e in streaming su NOW.

I PROGETTI SPECIALI

Oltre alla Main section e ai premi, MIA Fair si completa con una serie di Progetti speciali.

BDC – Bonanni Del Rio Catalog, polo culturale di Parma (acronimo della coppia di collezionisti parmigiani Lucia Bonanni e Mauro Del Rio e ‘C’ di Catalog) promuove la prima edizione di La Nuova Scelta Italiana, che mira a valorizzare il lavoro di tre artisti che sono stati selezionati come  eredi dei grandi maestri della fotografia italiana. Gli artisti vincitori, oltre a un premio in denaro, esporranno le loro opere a MIA Fair 2022 e, in autunno, nella sede di BDC a Parma.

Fiere di Parma ha inoltre istituito un fondo di Euro 20.000 da impiegare per l’acquisto di opere selezionate durante i giorni di MIA Fair, da una commissione composta da Fabio Castelli e da esponenti dello CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato da Carlo Arturo Quintavalle, che entreranno a far parte della collezione Fiere di Parma.

SNAM, principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale, promuove The Thin Line, progetto che documenta il viaggio fotografico lungo 4000 km, compiuto da Giada Ripa in Italia, dall’estremo nord in Friuli Venezia Giulia a Mazara del Vallo in Sicilia, il cui territorio ospita reti e infrastrutture rispettose dell’ambiente naturale e umano attraverso le quali scorrono gas verdi come idrogeno e biometano, capaci di avvicinare sempre di più le persone alle fonti di energia rinnovabili.

Il Centro di Ricerca Advanced Technology in Health and Well-Being e ICONE, il Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’immagine dell’Università Vita-Salute San Raffaele tornano a MIA Fair con NEFFIE, un Progetto di Neuro-Estetica Fotografica che unisce arte fotografica e innovazione tecnologica e un ciclo di incontri culturali dedicato a riflettere in senso ampio su questa relazione.

NEFFIE riattualizza l’iconica cabina delle fototessere utilizzata da Franco Vaccari nella sua opera fotografica che prendeva forma in tempo reale, Esposizione in tempo reale n. 4: Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio, presentata alla Biennale di Venezia del 1972, rendendola protagonista di quella che potrebbe definirsi una nuova Esposizione virtuale in tempo reale e mostrando l’attualità anticipatrice di concetti quali “feedback” o “inconscio tecnologico”. In particolare, NEFFIE utilizza specifici biosensori e un complesso algoritmo di Intelligenza Artificiale per elaborare le risposte emotive e cognitive dei visitatori di fronte a una fotografia complessa, restituendo una rappresentazione tangibile di ciò che abbiamo visto e percepito di fronte a questa come simbolo concreto del nostro “inconscio neuro-estetico”. Dopo i riscontri ampiamenti positivi ricevuti a MIA Fair nell’ottobre del 2021, la piattaforma riapre al pubblico offrendo lo spazio per una nuova sperimentazione in prima persona, riaffermando la centralità del mezzo fotografico come dispositivo artistico di consapevolezza e di emancipazione culturale, individuale e sociale.

La Olympic Foundation for Culture and Heritage presenta Olympism Made Visible un progetto internazionale di fotografia per divulgare i valori olimpici, attraverso iniziative di sviluppo su base comunitaria in settori quali l’assistenza umanitaria, la promozione della pace, della salute e del benessere attraverso lo sport.
Per l’occasione, saranno esposte, per la prima volta in una fiera europea della fotografia, le immagini di Alex Majoli e Lorenzo Vitturi che hanno lavorato con organizzazioni, in Brasile e Cambogia, che promuovono lo sviluppo sociale attraverso lo sport.
Alex Majoli, tra i più riconosciuti fotoreporter di guerra, propone 33 scatti raccolti durante la sua visita a due organizzazioni operanti nelle favelas di Rio de Janeiro, mentre Lorenzo Vitturi, artista visivo, fotografo e scultore, espone dodici immagini ispirate dal suo incontro con la scuola di skateboard per ragazzini delle periferie povere di Phnom Penh in Cambogia.

Roberto Polillo, uno dei più conosciuti fotografi italiani a livello internazionale, porta a MIA Fair il suo progetto Invisibile. Curato da Denis Curti, Invisibile, racconta la ricerca dell’artista milanese, attraverso 21 immagini che sono lo specchio di oltre quindici anni di indagine fotografica che nei primi anni della sua carriera gli ha permesso di ritrarre alcuni dei più importanti nomi del Jazz, quindi, mosso dall’amore per il viaggio, lo ha spinto in oltre 25 paesi nel mondo, dal Marocco alla Cambogia, dal Giappone all’India. Le opere esposte a MIA Fair presentano paesaggi e architetture, colori e percezioni, che aspirano a cogliere l’anima dei luoghi e rivelare una realtà ridotta ai suoi elementi essenziali, evocativi di una realtà altra e diversa da quella registrata soltanto dagli occhi e alla volontà di trovare un linguaggio che possa diventare veicolo per una nuova espressione della realtà.
Il progetto si completa con il talk di venerdì 29 aprile alle ore 18.00 dal titolo Esplorando l’invisibile che vedrà un dialogo tra Denis Curti e Alberto Diaspro, direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia, con Mauro Pagani, polistrumentista, compositore e produttore discografico, e Francesca Taroni, direttore di Living e Abitare.

Animica è il titolo del progetto speciale di Barbara Pigazzi, curato da Angela Madesani.
Protagonista è la laguna veneta fra le provincie di Padova e Venezia, patrimonio dell’UNESCO. La mostra presenta 16 immagini, stampate su carta Hahnemühle, che propongono un paesaggio antropizzato, sul quale la fotografa lavora da molti anni. I luoghi sono teatro di brevi racconti dell’anima, popolati di personaggi, uomini e donne, in cui a dominare sono la scelta poetica della luce e il silenzio della natura. Per l’occasione Barbara Pigazzi ha realizzato un portfolio in 7 esemplari, costituito dalle 7 immagini fotografiche più significative di Animica.

La Galleria Project 2.0 de L’Aia (Paesi Bassi), con il progetto Dutch Talent Pavillion, col patrocinio del Consolato del Regno dei Paesi Bassi, ha scelto la vetrina di MIA Fair per presentare 5 tra i fotografi più originali della nuova scena olandese contemporanea: Sanja Marušič, Manon Hertog, David Hummelen, Lisanne Hoogerwerf e Larissa Ambachtsheer che ha firmato l’immagine della fiera. I cinque autori propongono altrettante visioni della vita quotidiana che si sviluppano in una narrazione fatta d’immagini collegate tra loro.

Anche in questa edizione MIA Fair rinsalda la collaborazione con Photo Independent, la fiera di fotografia di Los Angeles che sonda le nuove generazioni di fotografi indipendenti che, per l’occasione, presenterà una mostra immersiva e una selezione dei più interessanti autori, scelti tra i molti che hanno esposto nella rassegna californiana.

Onde nella Foresta. L’invisibile che esiste è il progetto fotografico di Marco Lanzetta Bertani, ideato e curato da Claudio Composti, in collaborazione con Tenuta de l’Annunziata di Uggiate Trevano (CO), un Natural Relais nato dal recupero di un’antica proprietà a lungo abbandonata, inserito in un bosco di 13 ettari, mappato dal bio architetto Marco Nieri, nel quale si può usufruire dei percorsi meditativi guidati da Margot Errante, insegnante di discipline contemplative asiatiche.
La mostra nasce dalla consapevolezza che il binomio natura-uomo è quanto mai attuale e gli scatti di Marco Lanzetta Bertani, da sempre dedicati al tema della foresta, forniscono una chiave di lettura inedita per raccontare la relazione Uomo-Albero. Per Lanzetta, fotografare i boschi e le foreste significa aprire un “portale”, per entrare attraverso l’immagine in uno stato introspettivo e per iniziare un viaggio dentro sé stessi, in un luogo dove s’incontrano l’io cosciente e l’inconscio.
A corollario, sabato 30 aprile alle ore 18.00, nell’Area Talk di MIA Fair si terrà una conversazione tra Marco Lanzetta Bertani, Margot Errante e Marco Nieri.

Mondadori Portfolio – agenzia fotografica del Gruppo Mondadori – celebra i suoi primi dieci anni di attività con Uno sguardo gentile, fotografie di Marisa Rastellini, una monografica, curata da Maria Vittoria Baravelli in collaborazione con Mondadori Portfolio, dedicata alla raffinata fotografa che ha lavorato, dagli anni sessanta fino alla fine degli anni ottanta, per i magazine Grazia ed Epoca.
In mostra saranno esposte stampe vintage di Marisa Rastellini, in grado di documentare perfettamente lo spirito del tempo da lei vissuto e molto ben rappresentato nei suoi ritratti di attori, personaggi della letteratura e della cultura italiana, e nei numerosi reportage di moda. Una fotografa dallo sguardo profondo, il cui straordinario lavoro esce per la prima volta dagli archivi della Mondadori.

A MIA Fair sarà presentato Morpheus, un progetto sviluppato da Bit For Fun che propone il meglio della tecnologia da applicare su metaverso e mostrare gallerie di opere e NFT in uno scenario personalizzato, con un livello di definizione e di realismo finora mai visto. I visitatori avranno così la possibilità di provare le funzionalità di Morpheus, accedendo alle gallerie virtuali in tempo reale.

Con questa edizione, MIA Fair inizia una collaborazione con Instagramers Milano (@IgersMilano), la community milanese di riferimento per gli appassionati di Instagram con oltre 54mila follower, che si traduce in due iniziative. La prima è un workshop in cui Orazio Spoto, esperto di comunicazione digitale, cofondatore di Newmi B Corp e presidente di Instagramers Italia ETS, parlerà di “Instagram e fotografia: 10 profili per ispirarsi” fornendo così esempi e spunti utili a professionisti e curiosi.
La seconda è una challenge, ovvero una “sfida fotografica” su Instagram aperta a tutti in cui si chiede di rappresentare con una fotografia “l’amore” in tutte le sue forme, inclusivo e solidale, e di segnalarla con il tag #AmoreMiaFair. Una giuria presieduta dal fotografo Stefano Guindani selezionerà le più interessanti che verranno poi esposte in fiera e vendute per beneficenza in collaborazione con la Fondazione Rava.

La Fondazione Rava presenta anche il progetto Emergenza Ucraina, raccontato attraverso le intense immagini di Alfredo Bosco, fotoreporter dell’Agenzia LUZ e volontario della Fondazione in Haiti. Dal primo giorno del conflitto, Alfredo Bosco si trova in territorio ucraino, continuando a testimoniare la gravissima situazione attraverso i suoi scatti.

Quale ideale prologo della fiera, MIA Fair organizza, dall’11 aprile al 19 settembre 2022, negli spazi dedicati alla fotografia d’arte dell’Università Bocconi di Milano, la mostra Ganga Ma (Madre Gange), che documenta il viaggio di dieci anni lungo il fiume sacro che il fotografo italiano Giulio Di Sturco ha intrapreso riportando gli effetti di inquinamento, industrializzazione e cambiamenti climatici. Il progetto accompagna il fiume per 2.500 miglia, dalla fonte nell’Himalaya in India al delta nella Baia di Bengal in Bangladesh, raccontando di come esso si trovi sospeso tra la crisi umanitaria e il disastro ecologico.

L’Archivio Carlo Orsi si presenta a MIA Fair con una mostra che ripercorre la carriera del fotografo milanese, attraverso 30 immagini tratte dai suoi cicli più famosi, da quelle più iconiche dedicate alla Milano degli anni sessanta, a quelle dei suoi viaggi intorno al mondo, ai ritratti di personalità della cultura, quali Riccardo Muti ed Ettore Sottsass, dello sport – Michael Schumacher, Marco Simoncelli, e altri.

Da non perdere tra gli artisti esposti durante la kermesse, il solo show di Matteo Procaccioli Della Valle presso la galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, con book signing fissato per sabato 30 aprile alle 16.30. Per mostrare il percorso dell’artista, al MIA la galleria ha scelto di presentare una selezione di polaroid che mettono al centro la figura umana, che successivamente scompare in altri lavori che fanno parte del viaggio artistico del fotografo, e un focus di ricerca sulle architetture ipercontemporanee o antiche. Qui troviamo URBAN HIVES progetto dedicato alle megalopoli densamente abitate e alle conseguenze architettoniche e umane della sovrappopolazione; MICROCITIES vedute architettoniche dall’alto che diventano non luoghi per i quali l’artista volutamente non fornisce specifiche coordinate. E ancora VESTIGES, corpus in cui Procaccioli rende omaggio alla nostra storia e alla stratificazione geologica e territoriale come memoria collettiva, ripresa anche nel ciclo STRUCTURES dove indaga la relazione tra presente e passato recente.

Torna in fiera anche Jacopo Di Cera, con una retrospettiva sulla sua produzione “fotomaterica”.  Presso lo stand di bArt, dal 28 aprile all’1 maggio, esporrà tre suoi progetti accomunati dal suo particolare sguardo: Fino alla fine del mare, lavoro che porta a galla l’emergenza sociale dell’immigrazione, ritraendo, in maniera astratta, le barche giunte fino a Lampedusa; Il Rumore dell’Assenza, tragico racconto visivo del terremoto che nel 2016 devastò parte del Centro Italia e rase al suolo la città di Amatrice; e il più recente MIRO. Milano – Roma, narrazione diaristica dello sguardo di un pendolare lungo la tratta ferroviaria Milano – Roma e viceversa che riscopre l’emozione del “guardare dal finestrino”

Un altro fiore all’occhiello di MIA Fair è il programma culturale che, nei giorni di apertura della manifestazione, organizzerà incontri, conferenze, talk su alcuni dei temi più attuali nel campo dell’arte e della fotografia.

MIA Fair – Milan Image Art Fair, organizzata da Fiere di Parma, gode del patrocinio della Regione Lombardia, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano e del Kingdom of The Netherlands.  Main sponsor BNL BNP Paribas. Sponsor Eberhard & Co.Note biografiche

MIA Fair può contare su un affezionato gruppo di sponsor. Per l’undicesimo anno consecutivo, BNL BNP Paribas è partner di MIA Fair nel ruolo di Main Sponsor, promuovendo il Premio BNL BNP Paribas, quello di maggior rilievo della manifestazione, assegnato da una giuria ad artisti che prendono parte alla fiera, esponendo con le proprie gallerie di riferimento. Il riconoscimento sottolinea il forte interesse di BNL BNP Paribas nello sviluppo della cultura e nella ricerca dell’arte contemporanea in Italia. L’opera vincitrice sarà annunciata il 27 aprile e sarà acquisita da BNL BNP Paribas entrando a far parte della collezione della banca, che a oggi conta oltre 5.000 lavori. Anche Eberhard & Co., che accompagna MIA Fair da 10 anni, conferma il proprio supporto e propone un nuovo progetto per la divulgazione di una parte dell’archivio di Adriano Scoffone (1891-1980) contenente circa 40.000 lastre e pellicole realizzate dal fotografo piemontese, nonché la contestuale digitalizzazione in una banca dati consultabile online.